Cosa ne pensate dell'arrivo di una pattuglia di Radicali?

[Alvise]

Testo originale scritto da Giò91
cosa pretendi da degli anti-fascisti tout court?

Sì, lo so, ma Hunter si dice Liberalnazionale, e non capisco come chi si definisca "nazionale" possa apprezzare i radicali.

Ovviamente le loro posizioni e le nostre sono lontanissime, però volevo capire meglio.

[Gianfranco]

Testo originale scritto da Giò91
cosa pretendi da degli anti-fascisti tout court?

Mi fai ridere...io farei una analisi della parola antifascismo....ormai non ha nessun senso...per me il Fascismo è un momento storico su cui ho un mio parere...per me non è una linea politica...il fascismo è finito per sempre e voi potete fare saluti romani e cose simili ma vi rendete solo ridicoli e "vecchi"

[india9001]

Testo originale scritto da Alvise Nutti
Anche io ho le miei idee in politica economica, su questioni sociali, in politica estera ed in politica interna.

Ma ad esempio, anche provando ad immaginare di essere un Liberalnazionale o qualcosa di simile, non riesco a provare simpatie particolari per i Radicali, un movimento nel quale il concetto di nazionalità mi pare che non solo non faccia parte della cultura politica di base, ma che sia anche guardato piuttosto male.

Ho letto interventi molto rigidi di Rick Hunter in merito ad immigrazione e multiculturalismo. Interventi in cui, a tratti, superava i cosiddetti "nazi-fasci" (definizione letta su questo forum) per ferocia antimigrante. Mi viene spontaneo quindi chiedermi cosa ne potrebbe pensare un radicale e dove siano possibili conciliazioni delle posizioni.

Certo, se poi la Patria è mettere un cartello con sopra scritto "Italia" e bandierine tricolori ovunque, allora è un altro discorso.

Poi, certo, i Radicali sono abortisti, libertari, liberisti, tendenzialmente filoamericani, ma questi, appunto, sono elementi che non credo voi giudichiate male.

DUNQUE, HAI POSTO UN PROBLEMA SERIO E CHE MERITA UNA VALUTAZIONE UN Pò APPROFONDITA.

COME MOLTI SAPRANNO IO SONO STUFO E ARCISTUFO DI QUESTA IPOCRISIA DELLA POLITICA, DI UN TEATRINO FATTO SOLO DI ACCORDI E ACCORDUCCI SOTTO BANCO ANCHE TRA FORZE ANTITETICHE TRA LORO.

NON SI PUO' PENSARE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE ALLA POLTRONA.. Sì RAGAZZI, LO SO CHE SIAMO ABBASTANZA SMALIZIATI PER SAPERE CHE IL POTERE IN POLITICA HA UNA COMPONENTE FONDAMENTALE E QUINDI E' INUTILE FARE GLI IDEALISTI... anke se ce n'é sempre bisogno di gente idealista come noi...

TORNANDO AL DISCORSO RADICALI, PENSO CHE SE E' VERO COME E' VERO CHE UN "RENDEZ VOUS" TRA NOI E LORO NON DEVE ASSOLUTAMENTE ESSERE UN MERO ACCORDO ELETTORALE PER RACIMOLARE QUALCHE (forse inutile) VOTO IN PIU', E' PUR VERO, PERO', CHE SAPPIAMO BENE COME LA POLITICA SIA L'ARTE DEL COMPROMESSO, COL QUALE CREARE ALLEANZE TRA SOGGETTI E GRUPPI ANCHE E SOPRATTUTTTO ETEROGENEI TRA LORO.

INSOMMA RAGAZZI, PARLIAMOCI CHIARO.. SE DOVESSIMO RIMANERE INTRANSIGENTI A QUALSIASI FORMA DI COLLABORAZIONE CON REALTA' DIFFERENTI TRA NOI, NON POTREMMO STARE ASSIEME NE COI DEMOCRISTIANI, NE COI FORZISTI..

E' CERTAMENTE UN PROBLEMA COMPLESSO DA ANALIZZARE, MA SIAMO QUI PER QUESTO!

[Gianfranco]

Esatto Giulio , purtroppo la Politica è anche compromesso...che non vuol dire svendere i propri ideali ma essere un po elastici su alcuni punti per cercare di aggregare le forze compatibili in qualche modo con noi.

[cannoncino]

Il fatto è ke noi non dobbiamo accettare "I radicali" , ma parte di quei radicali, ovvero quelli che si identificano di più a destra. Quindi i Pannella, i Bonino non hanno nulla a che vedere con questo movimento, che trae la sua identità come movimento di minoranza nel partito radicale. Essendo più vicini al cdx sono anche più vicini al nostro modo di pensare e poi non saranno capaci di far nulla, se non portare una manciata di voti in più

[Gianfranco]

Testo originale scritto da cannoncino
Il fatto è ke noi non dobbiamo accettare "I radicali" , ma parte di quei radicali, ovvero quelli che si identificano di più a destra. Quindi i Pannella, i Bonino non hanno nulla a che vedere con questo movimento, che trae la sua identità come movimento di minoranza nel partito radicale. Essendo più vicini al cdx sono anche più vicini al nostro modo di pensare e poi non saranno capaci di far nulla, se non portare una manciata di voti in più

quoto in pieno

[Alvise]

Testo originale scritto da cannoncino
Il fatto è ke noi non dobbiamo accettare "I radicali" , ma parte di quei radicali, ovvero quelli che si identificano di più a destra. Quindi i Pannella, i Bonino non hanno nulla a che vedere con questo movimento, che trae la sua identità come movimento di minoranza nel partito radicale. Essendo più vicini al cdx sono anche più vicini al nostro modo di pensare e poi non saranno capaci di far nulla, se non portare una manciata di voti in più

Capisco; in effetti Della Vedova si è finora occupato principalmente di problemi economici abbracciando, per quel poco che ho letto di suo, posizioni di liberismo e liberoscambismo piuttosto nette.

Quindi potrebbe essere compatibile con la CdL come voi la volete.

Però i dubbi restano. Quello che segue sono letture mie, che probabilmente non condividerete, ma mi sento in dovere di sollevare dubbi sulla compatibilità tra liberismo puro e patriottismo.

In sintesi: i regimi economici, i regimi politici e le basi ideali che si vogliono dare ad una società non sono disgiunti fra loro. Liberismo e liberoscambismo in forma pura presuppongono la visione di una economia il cui sviluppo è avulso da ogni logica interna di "sistema nazionale", sopratutto in un momento di crescente "globalizzazione" (intesa come diminuzione, per cause di progresso tecnico, delle barriere operative e tecnologiche, di costo e di tempo, allo spostamento dei capitali, delle merci, delle persone, dei servizi). Il liberismo puro non conferisce importanza alcuna al sistema economico nazionale in quanto tale, se non come somma della ricchezza complessiva prodotta dai residenti/cittadini. E, come saprete meglio di me, la sottostruttura economica (io, ragionando alla Weber e non alla Marx, la chiamo così, anche se il termine è improvvisato) è fondamentale per la stabilità dei valori su cui si vuole che la società si basi e si conformi. Il punto che sovente critico è proprio questo: se si ragiona così la "Patria" diviene solo una regione del mondo, il luogo dove si vive, un semplice spazio fisico e geografico, magari con una bella bandierina sopra.

Ora, quello che personalmente rifuggo non è la globalizzazione in sé. La globalizzazione è solo un fenomeno tecnico e tecnologico, che può dare luogo a conseguenze economiche molto differenti. Quello su cui discuto è il governo della globalizzazione stessa, ed il rifiuto del mondialismo.

Nota: continuo parlare di patriottismo sia perché ho letto vari interventi di Hunter, sia perché vedo che molti di voi hanno un avatar con la dizione "Patria e Libertà", che poi è anche il simbolo che avete scelto per NDI, quindi suppongo che per voi l'appartenenza nazionale conti qualcosa.

Forse sono un po' uscito dal tema "radicali", ma spero non ve la prenderete per l'OT.

[Rick Hunter]

Testo originale scritto da Alvise Nutti
Scusami, Rick Hunter, mi pare di aver capito che tu ti definisca un patriota (anche se potrei sbagliarmi).

Ora, lasciando perdere i diversi modi in cui si può concepire l'essere "patrioti", cosa vedi di "nazionale" e di "patriottico" in Pannella & co.?

Solo a titolo informativo.

Anche se sono patriota, o meglio nazionalista, senza falsi pudori, non significa che non abbia mie idee su questioni sociali, come aborto, divorzio, patti civili (tra etero) ecc. e questioni economiche, verso le quali sono critico nelle posizioni dei radicali.

[etnia salentina]

Testo originale scritto da Gianfranco
Mi fai ridere...io farei una analisi della parola antifascismo....ormai non ha nessun senso...per me il Fascismo è un momento storico su cui ho un mio parere...per me non è una linea politica...il fascismo è finito per sempre e voi potete fare saluti romani e cose simili ma vi rendete solo ridicoli e "vecchi"

se è per questo il liberismo è molto più vecchio del Fascismo.

[Rick Hunter]

Testo originale scritto da Alvise Nutti
Sì, lo so, ma Hunter si dice Liberalnazionale, e non capisco come chi si definisca "nazionale" possa apprezzare i radicali.

Ovviamente le loro posizioni e le nostre sono lontanissime, però volevo capire meglio.

Primariamente vorrei capire quali sono le tue posizioni... Ad ogni modo, io sono con i radicali, che considero comunque una costola del vecchio partito liberale -quindi con la sinistra non hanno nulla a che spartire- nei temi sociali in particolari, riguardo la scienza, contro ogni oscurantismo, sia di matrice religiosa che "tradizionale", questa parola che vi piace tanto.

Sono contro i radicali quando parlano in termini transnazionali chiaro, o quando Pannella indossa un'uniforme croata e va ad abbracciare i suoi fratelli croati. Ma ricordo a questo proposito che i radicali della Venezia Giulia sono i più combattivi per quanto riguarda i diritti degli esuli e dei rimasti, quindi facciamo le opportune differenziazioni.
Questo il punto, in un programma elettorale io credo che con i radicali ci si possa tranquillamente mettere d'accordo su questioni pratiche come; aborto, pacs, divorzio, ricerca scientifica, no alla prevalenza della religione, qualsiasi religione, ecc. Mentre su temi più ideologici, tanto cari alla sinistra ed ai noglobal, come il transnazionalismo, si metteranno da parte.

Ovviamente anche in politica estera, e riforme interne, l'accordo è su tutta la linea.