di Maurizio Blondet

LOS ANGELES - Earl Krugel, un attivista dell’americana Jewish Defense League (JDL), è stato condannato a vent’anni di carcere per una serie di attentati compiuti nel 2001 contro moschee e centri islamici.
Il capo del Jewish Defense League, Irv Rubin, si è sottratto alla stessa condanna togliendosi la vita in prigione.
Su ordine di Rubin, Krugel ed altri hanno tramato per piazzare una bomba nella moschea «Re Fahd» nell’area di Los Angeles, in un ufficio di Darrell Issa, un membro del Congresso di origine araba (repubblicano della California), e nei locali del Muslim Public Affairs Council (MPAC).



La JDL è sospettata di almeno 40 attentati compiuti in USA in una trentina d’anni.
Ed è quasi certamente responsabile dell’assassinio di Alex Odeh, un dirigente del Comitato Anti-Discriminazione Arabo-Americano (ADC), commesso nel 1985.
Un ordigno esplose mentre Odeh entrava nei suoi uffici di Santa Ana, uccidendolo. Gli autori dell’omicidio restano, dopo vent’anni, ignoti o protetti; una taglia di un milione di dollari, offerta dall’FBI a chi fornisca informazioni in proposito, non ha avuto risultati.

Krugel è un terrorista accertato e condannato. «Ma perché nella sentenza la parola terrorista non è stata usata?», si è chiesto ad alta voce Al-Mryati, il capo del Muslim Public Affairs Council.
Ovvio perché: non è arabo.

Maurizio Blondet