Originariamente Scritto da
Yggdrasill
Riprendendo con imperdonabile ritardo...
Guarda Fabiosko, proprio alla luce di certe dichiarazioni che ho letto negli ultimi tempi sul forum, mi chiedo quanta validità possa possedere tale tua, antica, affermazione. Chè, effettivamente, come professato anche a più voci da certi maestri orientali, la consapevolezza (colonna portante d'ogni possibile, futura, "edificazione") la si può ottenere anche mediante l'esercizio delle attività quotidiane più miserande. E qui mi torna alla mente un bellissimo libro di Morinaga letto l'estate passata...(
http://www.macrolibrarsi.it/__Da-Studente-a-Maestro.php). Quindi concordo con te quando teorizzi l'importanza, e la valenza, dell'essere perennemente presenti a sé stessi, in aderenza coi propri ideali, al fine di vivificarli, di fatto incarnandoli e, quindi, proiettandoli nel mondo. (ah! La teoria...
). Però, conditio sine qua non, per ottenere tutto ciò è la consapevolezza della necessità d'applicare una costante dusciplina che permetta il ri-orientamento dei propri impulsi. E delle proprie "storture". Insomma occorre una volontà sorretta da una genuina tensione alla consapevolezza. Ed io, come dicevo prima, ne scorgo ben poca, sia qui che altrove. Intravedo, invece, senso dell'insofferenza della regola, rivendicazione dei propri limiti e delle proprie debolezze, e, soprattutto, l'incapacità di comprendere quanto la propria individualità, se non inserita in un contesto più ampio, comunitario, che si conformi a certi dettami d'ordine etico, non conti e valga un bel nulla.
In una tale condizione è poco probabile che ci si possa conformare da sé a certi dettami. Piiuttosto è invece necessario ricevere una guida che fornisca un indirizzo ben preciso. Cosa che, discipline strutturate e decodificate, quali le arti marziali o altre tipologie "sportive" (e utilizzo tale termine sempre ricollegandomi a quanto detto negli interventi precedenti), possono agevolmente fornire. Non bisogna, infatti, e a mio modesto parere, dimenticare che le vie solitarie sono realmente per pochi, pochissimi, eletti. Gli altri hanno bisogno di guide, pena il precipitare nel vuoto.
(insomma, attenzione, chè il rischio è quello di produrre, ed avvalorare, soldataglie invece che soldati...)