Veto di Mastella sui Radicali
lunedì 26 settembre 2005
Il nuovo progetto politico nato a Fiuggi non piace a Clemente Mastella che ha posto agli alleati dell'Unione un vero e proprio aut aut sull'ingresso dei radicali. Un'affermazione che ha stupito Enrico Boselli: “È davvero sorprendente – ha detto - che sia Clemente Mastella a proporsi come guardiano della purezza ideologica necessaria per stare nel centrosinistra“, e suscitato l'indignazione di Emma Bonino.
"Non si vede proprio Mastella nei panni di un inquisitore lui che per carattere e modo di fare si è dimostrato sempre una persona tollerante.- ha aggiunto Boselli - Noi stiamo costruendo un soggetto politico laico, socialista, radicale e liberale che non è un ritorno al passato ma vuole proporsi come una novità nel panorama politico italiano. D’altra parte, in un’alleanza plurale che va da Mastella a Bertinotti, porre questioni di compatibilità tra visioni filosofiche e concezioni religiose sarebbe davvero paradossale. Incamminarsi su questa strada creerebbe solo maggiori divisioni invece che l’unità più ampia che è necessaria al centrosinistra. A chi si propone come un campione di coerenza e ortodossia, va sempre ricordato il motto evangelico: chi è senza peccato scagli la prima pietra.”
''Non mi pare – ha commentato Emma Bonino - si un gran modo di fare politica trattare i radicali come se avessero un odore sgradevole'''. Il problema, secondo la Bonino, é se ''una forza radicale e laica abbia diritto di esistere e se abbia diritto di esistere in particolare dentro la sinistra. Dal discorso di Fassino mi pare sia emersa questa consapevolezza: una sinistra che ponga un out out non mi pare inizi bene'', soprattutto in un momento in cui ''nei due poli c'é stata un'iniezione di clericalismo che fa paura'', conclude.
Boselli è intervenuto anche con un'intervista al quotidiano on line Affaritaliani.it, per commentare gli esiti della conventione di Radicali e Sdi a Fiuggi. "Lo Sdi - ha detto - ha di che essere felice, visto che l'unità socialista appare ormai cosa fatta. Penso che le giornate di Fiuggi siano state importanti perché si é aperto un cantiere con i Radicali che ha l'obiettivo di far nascere una nuova forza a partire anche dalle prossime elezioni politiche”.
"Vogliamo da vita ad una forza - spiega Boselli - che affronti tutte le battaglie per la tutela dei diritti civili, per la laicità dello stato, per la scuola. Che sono i temi su cui oggi dobbiamo registrare un arretramento”.
“Se il Nuovo Psi - osserva ancora - come ci ha detto De Michelis, al suo congresso di ottobre sceglierà di abbandonare il centrodestra e di ritornare nella sinistra, dove i socialisti sono sempre stati, allora non c'é dubbio che l'unità socialista è cosa fatta e che socialisti e radicali potranno guardare al futuro con impegno.
Rispondendo poi ad una domanda sulle dichiarazioni di Prodi in merito ai ''transfughi della Cdl'', il leader dello Sdi precisa che: ''Mi sembra che Prodi oggi abbia fatto una precisazione chiara e positiva. Un conto sono i transfughi, un conto sono le forze politiche, i partiti, i movimenti, che decidono di avviare un percorso e di entrare a far parte dell'Unione e di condividere con tutto il centro sinistra una battaglia importante per cambiare il paese e sconfiggere la destra'”.