Qualcuno è stato alla presentazione del romanzo IL BROKER nell'Aula Magna di Santa Lucia?
E/o ... qualcuno l'ha letto?
Qualcuno è stato alla presentazione del romanzo IL BROKER nell'Aula Magna di Santa Lucia?
E/o ... qualcuno l'ha letto?
di necessità virtù
No... Di che trattava?Originally posted by MariaVittoria C
Qualcuno è stato alla presentazione del romanzo IL BROKER nell'Aula Magna di Santa Lucia?
E/o ... qualcuno l'ha letto?
Ciao, lsu !Originally posted by lsu
No... Di che trattava?
Premetto che non avevo mai letto niente di Grisham.
Un'amica mi ha detto che ci teneva ad andare alla presentazione del libro, nell'Aula Magna della nostra Università, sia perchè è una lettrice di questo autore, sia perchè Il Broker è ambientato a Bologna.
Incuriosita, ho chiesto in libreria se ci sarebbero state copie autografate in vendita nell'Aula: mi è stato risposto che Grisham si era rifiutato!
Incredula di fronte a tanta inciviltà, ho comprato un volume, e mi sono presentata agli organizzatori dell'evento. E' stata una soddisfazione osservare l'imbarazzo della responsabile ... che si è schierata dietro un "noi abbiamo fatto il possibile...è stato Grisham a rifiutare.."e poter scrivere all'ufficio milanese che raccoglie le critiche del pubblico (e forse le trasmette all'autore per conoscenza).
Anche alcuni quotidiani hanno scritto della delusione di un pubblico abituato ad essere più rispettato !
Ho letto comunque il romanzo: molto superficiale.
L'unica nota interessante riguarda la diversa concezione dello spazio: individualista per l'americano, sociale per il bolognese.
Forse in lingua originale è meglio, comunque faccio un esempio del livello di comprensione della nostra mentalità: Grisham scrive che i portici occupano tot chilometri di strade...mentre noi pensiamo che tot km.siano serviti dai portici !
di necessità virtù
Breve recensione: un avvocato di Washington, condannato a 20 anni per aver cercato di vendere un software letale per i sistemi di spionaggio satellitare, riceve - dopo soli 6 anni - la grazia presidenziale...sotto falsa identità viene portato a Bologna, dove inizia una nuova vita.Originally posted by lsu
No... Di che trattava?
Forse Grisham scriverà un altro libro ambientato a Bologna: speriamo che possa comprenderci un pò meglio, nel frattempo.
di necessità virtù
Certo che rifiutare autografi ai propri lettori... è come sputare nel piatto in cui si mangia.Originally posted by MariaVittoria C
Ciao, lsu !
Premetto che non avevo mai letto niente di Grisham.
Un'amica mi ha detto che ci teneva ad andare alla presentazione del libro, nell'Aula Magna della nostra Università, sia perchè è una lettrice di questo autore, sia perchè Il Broker è ambientato a Bologna.
Incuriosita, ho chiesto in libreria se ci sarebbero state copie autografate in vendita nell'Aula: mi è stato risposto che Grisham si era rifiutato!
Incredula di fronte a tanta inciviltà, ho comprato un volume, e mi sono presentata agli organizzatori dell'evento. E' stata una soddisfazione osservare l'imbarazzo della responsabile ... che si è schierata dietro un "noi abbiamo fatto il possibile...è stato Grisham a rifiutare.."e poter scrivere all'ufficio milanese che raccoglie le critiche del pubblico (e forse le trasmette all'autore per conoscenza).
Anche alcuni quotidiani hanno scritto della delusione di un pubblico abituato ad essere più rispettato !
Ho letto comunque il romanzo: molto superficiale.
L'unica nota interessante riguarda la diversa concezione dello spazio: individualista per l'americano, sociale per il bolognese.
Forse in lingua originale è meglio, comunque faccio un esempio del livello di comprensione della nostra mentalità: Grisham scrive che i portici occupano tot chilometri di strade...mentre noi pensiamo che tot km.siano serviti dai portici !
Non so se Grisham abiti in un deserto, ma i portici permettono ai cittadini di vivere e muoversi nella propria città anche se piove o nevica. Forse l'americano non è molto abituato a passeggiare...
Pensi che abbia trascorso un certo periodo a Bologna, per scrivere di essa o si è documentato in modo indiretto?
Alla Presentazione in Santa Lucia il Rettore, Pier Ugo Calzolari, ha detto senza giri di parole che la descrizione di Bologna risulta "da guida turistica", assolutamente superficiale.Originally posted by lsu
Certo che rifiutare autografi ai propri lettori... è come sputare nel piatto in cui si mangia.
Non so se Grisham abiti in un deserto, ma i portici permettono ai cittadini di vivere e muoversi nella propria città anche se piove o nevica. Forse l'americano non è molto abituato a passeggiare...
Pensi che abbia trascorso un certo periodo a Bologna, per scrivere di essa o si è documentato in modo indiretto?
Grisham, sforzandosi anche di parlare in italiano (pare stia studiando), ha raccontato di aver trascorso alcuni mesi in Città; da quanto ha scritto il Resto del Carlino, sembra sia diventato amico solo di un taxista.
Altra uscita inelegante è stato l'invito a chiedere la pubblicazione di nomi (personali o aziendali) nei suoi libri, a pagamento: naturalmente l'autore dice che "il ricavato andrà in beneficenza"...
Io so che ho scritto all'indirizzo datomi, reclamando per la delusione come bibliofilo: in segno di conciliazione, ho allegato nella busta una cartolina da collezione, con francobollo e annullo speciale bolognese. Risultato? ...nessuna risposta.
Penso proprio di aver chiuso, con Mister Grisham.
Troppo anglo-americano per i miei gusti.
di necessità virtù
Mi hai demolito Grisham. Non che mi dispiaccia, non ho mai letto un suo libro e... non comincerò oraOriginally posted by MariaVittoria C
Alla Presentazione in Santa Lucia il Rettore, Pier Ugo Calzolari, ha detto senza giri di parole che la descrizione di Bologna risulta "da guida turistica", assolutamente superficiale.
Grisham, sforzandosi anche di parlare in italiano (pare stia studiando), ha raccontato di aver trascorso alcuni mesi in Città; da quanto ha scritto il Resto del Carlino, sembra sia diventato amico solo di un taxista.
Altra uscita inelegante è stato l'invito a chiedere la pubblicazione di nomi (personali o aziendali) nei suoi libri, a pagamento: naturalmente l'autore dice che "il ricavato andrà in beneficenza"...
Io so che ho scritto all'indirizzo datomi, reclamando per la delusione come bibliofilo: in segno di conciliazione, ho allegato nella busta una cartolina da collezione, con francobollo e annullo speciale bolognese. Risultato? ...nessuna risposta.
Penso proprio di aver chiuso, con Mister Grisham.
Troppo anglo-americano per i miei gusti.
Capisco che sia diventato amico di un taxista, non deve aver camminato molto per i portici se non ha capito a cosa servono
Sarei curioso, a questo punto, di sapere come c'è finito a Bologna. E' certo una delle principali città italiane ed è conosciutissima, fra esse, nel mondo. Che fosse qui per turismo gastonomico?
Su questo punto è stato odioso.Originally posted by lsu
Mi hai demolito Grisham. Non che mi dispiaccia, non ho mai letto un suo libro e... non comincerò ora
Capisco che sia diventato amico di un taxista, non deve aver camminato molto per i portici se non ha capito a cosa servono
Sarei curioso, a questo punto, di sapere come c'è finito a Bologna. E' certo una delle principali città italiane ed è conosciutissima, fra esse, nel mondo. Che fosse qui per turismo gastonomico?
Noi speravamo che dicesse "Ho scelto Bologna perchè è bellissima, funzionale, colta, aperta e saggia...perchè è accogliente e intrigante; perchè può insegnare tanto sull'arte del vivere bene, a chi proviene da un deserto culturale..."
Macchè.
Molto sincero (se questa può essere la qualità dell'ignorante di citttà) ha detto che sarebbe potuto andare in qualunque altro posto, e che la scelta è stata piuttosto casuale, perchè Bologna è mediocre, "non grande, e non piccola"...una tranquilla provinciale.
Se torna, glielo faremo vedere noi bolognesi, chi siamo...sempre che non torni alla chetichella, in incognito
di necessità virtù