L’aeroporto varesino è il primo in Europa ad adottare il nuovo sistema Bhs. Investiti oltre 60 milioni
Code e bagagli, rivoluzione a Malpensa
L’attesa ai nastri trasportatori, dopo lo sbarco, sarà ridotta a 12 minuti
MALPENSA (Varese) - L’aspetto è quello di un ottovolante, con i vagoncini gialli che girano vorticosamente su piccole rotaie. Grazie a quel saliscendi, il primo in Europa, Malpensa conta di eliminare ritardi nelle partenze degli aerei e disguidi nella consegna dei bagagli. Il sistema si chiama Bhs, è entrato in funzione nell’hub varesino da qualche giorno e rappresenta una rivoluzione nella movimentazione delle valigie in un aeroporto: se fino a ieri i bagagli venivano smistati da macchine che leggevano dei codici a barre (metodo relativamente lento e impreciso) ora a Malpensa il vai e vieni è governato da microchip che emettono impulsi radio: a ogni frequenza corrisponde un percorso ben preciso nei sotterranei dell’aeroporto che collegano i check in alle piste.
Il metodo impedisce che una borsa destinata a Parigi prenda inavvertitamente la strada di Nuova Delhi ma soprattutto permette di smistare 8.000 pezzi all’ora contro i 4.000 attuali.
I bagagli «radiocomandati» garantiranno dunque tempi più veloci nelle operazioni di imbarco e dunque maggiore puntualità nelle partenze: lo scalo, sotto questo profilo, ha già migliorato notevolmente le sue performance: nella classifica degli scali continentali, il mese scorso, si è piazzato al secondo posto alle spalle di Francoforte.
«Il guaio più frequente - ha spiegato ieri il presidente di Sea Giuseppe Bencini - è che le operazioni di imbarco dei bagagli vadano per le lunghe. A questo punto il pilota dell’aereo ha due scelte, entrambe poco auspicabili: o parte in ritardo o lascia a terra dei bagagli. Con il sistema introdotto a Malpensa entrambi gli inconveniente dovrebbero scomparire».
Dall’hub varesino oggi transitano, in media, 50 mila bagagli al giorno, con picchi di 90 mila nei giorni di punta: un traffico che il vecchio sistema non sempre riusciva a sostenere.
«Il Bhs - prosegue Bencini - permette di gestire con particolare efficacia le valigie in transito, che a Malpensa sono il 45% del volume complessivo. Proprio se riusciremo a migliorare i servizi offerti alle compagnie e ai passeggeri l’aeroporto si potrà sviluppare come hub». Con il nuovo impianto la Sea conta di «limare» i tempi di attesa per la riconsegna dei bagagli ai passeggeri in arrivo: secondo le statistiche europee oggi a Malpensa il 60% delle valigie viene sbarcato dopo 15 minuti, presto il dato dovrebbe scendere a 12.
L’ottovolante delle valigie non è l’unica novità presentata ieri da Malpensa: una serie di video informa in tempo reale i passeggeri che stanno per imbarcarsi quanto durerà la coda per superare i controlli di sicurezza. L’anno scorso, come è noto, una serie di intoppi durante queste operazioni portò a Malpensa le attese anche sopra i 40 minuti. Oggi l’«anticamera» davanti al metal detector è scesa a una media di 8 minuti.
Claudio Del Frate
Corriere della Sera