Milano, 29 set. (Apcom) - Si inasprisce in Regione Lombardia lo scontro attorno al caso dell'assessore alla Sanità, il leghista Alessandro Cè, a cui il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha sospeso la carica in seguito ad alcune sue affermazioni polemiche sulla "logica di potere" formigoniana che guiderebbe le scelte sulla sanità lombarda. Ad accendere la miccia tra alleati sempre più ai ferri corti, oggi, un articolo sulla sanità lombarda dal titolo "... e il figlio di Abelli divenne primario", pubblicato in prima pagina dal quotidiano La Padania.

Pronto il contrattacco di Forza Italia: "La Padania è la voce del Nord o la voce dell'Est?". La domanda è di Maurizio Bernardo, vice-coordinatore azzurro e assessore regionale lombardo, il quale replica allo "stile dell'illustre quotidiano", osservando che "sembra quello della migliore tradizione stalinista".

Nell'articolo, firmato dal direttore della Padania Gianluigi Paragone, si legge che "C'è ha sbagliato. Ha sbagliato a dire 'forse': Formigoni non è estraneo a quella logica di potere. C'è dentro da capo a piedi'". Poi l'accusa diretta a Formigoni: "ha detto sì alla nomina di un certo Fabrizio Abelli a primario di radiologia all'ospedale di Voghera". E da qui quella di nepotismo, essendo Fabrizio Abelli figlio dell'assessore regionale Giancarlo Abelli. "Non c'è che dire: Abelli è un un ottimo assessore alla Famiglia: la sua infatti l'ha sistemata davvero bene: il figlio primario. La figlia direttore sanitario".

Battute che cadono nel primo giorno di una settimana di tempo a disposizione che la maggioranza in Consiglio comunale, incapace di garantire il regolare svolgimento del Consiglio regionale, si è data per ricomporre la frattura e superare lo scontro "Cè-Formigoni". Frasi che non sono andate giù a Forza Italia, che attraverso le parole di Bernardo associa la definizione "stalinista" al quotidiano leghista. "L'importante, secondo quello stile - scrive Bernardo in una nota - non è il confronto politico, ma l'attacco e il vilipendio della persona... che forse a qualcuno non piace proprio per la sua ottima e provata capacità amministrativa".

"E' probabile che la Padania, avendo affidato l'incarico di direttore a un giovane brillante giornalista, che in poco tempo ha realizzato una grande carriera, voglia ridursi a un piccolo quotidiano locale pieno di gossip. Siamo sicuri - prosegue Bernardo - che l'organo ufficiale di stampa dei nostri alleati, in giunta con noi da più di cinque anni, tornerà alla sua migliore tradizione. Intanto - conclude - ci riserviamo di far recapitare al giovane direttore una copia del Libro nero sul comunismo. All'assessore Abelli invece va tutto il nostro pieno sostegno".