VOCAZIONI: PAPA, NO A “PESSIMISMO E STANCHEZZA”, SÌ AL “RILANCIO” DELLA VITA CONSACRATA A PARTIRE DALLA “COERENZA” COL VANGELO
“Un’autentica ripresa della vita religiosa non si può avere se non cercando di condurre un’esistenza pienamente evangelica, senza nulla anteporre all’unico Amore, ma trovando in Cristo e nella sua parola l’essenza più profonda di ogni carisma del Fondatore o della Fondatrice. E’ quanto scrive il Papa, in un messaggio inviato a mons. Franc Rodé, prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica,in occasione della plenaria del dicastero vaticano. Citando il 40° anniversario della promulgazione del Decreto conciliare “Perfectae caritatis” sul rinnovamento della vita religiosa, Benedetto XVI ha definito un’”indicazione di fondo” del Concilio quella del “generoso e creativo dono di sé ai fratelli, senza mai cedere alla tentazione del ripiegamento su se stessi, senza mai adagiarsi sul già fatto,senza mai indulgere al pessimismo e alla stanchezza”.”Non c’è ambito umano ed ecclesiale” dove i religiosi e le religiose “non siano presenti in modo spesso silenzioso,ma sempre fattivo e creativo”,ha sottolineata il Papa, esprimendo la riconoscenza” della Chiesa per “la testimonianza di fedeltà e di santità data da tanti membri degli Istituti di vita consacrata”, arrivando spesso “fino al martirio”. Tra le ”prove e difficoltà” che attraversa oggi la vita consacrata, il Papa ha citato quella dell’”esercizio dell’autorità”, definendola “un servizio necessario e prezioso,per assicurare una vita autenticamente fraterna,alla ricerca della volontà di Dio”.
Agenzia Sir