ovviamente quando chiuderanno le metropolitane alle 20.30, quando i bambini non avranno più gli autobus, quando il verde già quasi inesistente sarà abbandonato ecc ecc la gente penserà che è colpa dell'amministrazione capitolina
Il sindaco elenca le rinunce che toccheranno alla capitale
"Tagli ai trasporti e ai servizi sociali, licenziamenti ovunque"
Finanziaria, Veltroni fa i conti
"Colpo mortale alla città di Roma"
ROMA - Il sindaco Veltroni fa il conto delle rinunce che toccheranno a Roma se questa Finanziaria diventerà legge: "Il colpo che verrà inferto ai servizi fondamentali per i cittadini non sarà sopportabile. Questa manovra mette a repentaglio la coesione sociale e civile di questo Paese". Un taglio, per il comune di Roma, di 312 milioni di euro sulla spesa corrente, quasi il 30 per cento del bilancio complessivo. In una conferenza stampa che si è tenuta alla sede dell'Anci, l'associazione dei comuni italiani, il primo cittadino della Capitale ha spiegato che se il governo non farà marcia indietro l'amministrazione sarà costretta a spegnere 20 mila lampioni sui 150 mila esistenti a Roma partendo da questa cifra curiosa per dare il via a un elenco lunghissimo di tagli.
Ad esempio la riduzione del servizio per il trasporto pubblico con la soppressione di 47 linee di autobus (su un totale di 340), con prevalenza in periferia; la chiusura anticipata, alle 20,30 delle linee A e B della metro; la riduzione del parco mezzi di circa 200 unità e la messa in mobilità di quasi mille lavoratori. A tutto questo si aggiungerebbe un taglio del 30 per cento alle spese per la cultura, con la chiusura di 12 biblioteche su 35, la chiusura delle Case del cinema e del jazz, la riduzione delle attività espositive delle Scuderie del Quirinale di 100 giorni, la riduzione di 210 eventi dell'Auditorium Parco della Musica con 200 mila spettatori in meno.
Ridimensionamento delle attività culturali che avrebbe conseguenze sui dipendenti comunali: la chiusura dei musei il pomeriggio porterebbe al licenziamento di 150 persone e all'annullamento degli impegni presi per realizzare le attività espositive, l'azzeramento della manutenzione e della pulizia delle aree archeologiche e dell'intero patrimonio artistico e monumentale della città con il licenziamento di almeno 80 persone.
Infine Veltroni ha parlato dell'azzeramento della manutenzione del verde per 400 ettari, la mancata potatura di 6 mila alberi e la conseguente perdita di lavoro per 300 persone. Sul fronte della scuola, il Comune sarà costretto, secondo il primo cittadino, a togliere i buoni libro a 44 mila bambini delle elementari e 12 mila delle medie, eliminare 20 mila borse di studio, ridurre gli interventi di sostegno per 6 mila bambini diversamente abili, sopprimere il trasporto scolastico per 3.600 bambini normodotati e 340 diversamente abili e togliere il servizio mensa a 3400 bambini.
Oltre ai problemi di sostenibilità sociale, una manovra di questo tipo, ha fatto osservare l'amministrazione capitolina, comporta una "insostenibilità giuridica, perché la maggior parte dei servizi pubblici infatti sono incardinati in contratti di servizio sottoscritti che è impossibile cambiare". A tutto questo vanno aggiunti gli impatti negativi sullo sviluppo economico e sociale della città: da una prima stima sono circa 16 mila i posti di lavoro che verrebbero messi a rischio.
In seguito, il sindaco di Roma ha rivendicato il contributo della città all'erario dello Stato: "Grazie ai dati del turismo a Roma lo Stato ha guadagnato in Iva circa 100 milioni di euro. Non ho bisogno di dire a quegli sventurati che ogni tanto vanno in tv ad accusare i comuni che fanno iniziative culturali che dovrebbero inviarci mazzi di fiori. Invece di dire delle fesserie in tv, bisognerebbe almeno riconoscere questo. E' grazie a queste iniziative, in un Paese in crisi dal punto di vista del turismo, che non solo si migliora la qualità della vita dei cittadini, ma c'è un ritorno importante di carattere finanziario".
(29 settembre 2005)
http://www.repubblica.it/2005/i/sezi...ltrotagli.html