Io volevo semplicemente dire che sul piano della morale vanno tenute in conto due verità:
1 - che esiste una gerarchia di volori visto che Cristo stesso parla di un comandamento "primo e massimo".
2 - che i cristiani dovrebbero ricordare che l'etica si appricla a tutti i nostri comportameni nel mondo e non solo a quelli "sotto la cintola". Da come uso il mio denaro (quanti pensano che non è lecito "tenersi il superfluo", che è dei poveri?) che i cosiddetti " investimenti " su cui oggi si chiacchiera tanto sono quella che i santi padri chiamavano "usura" ovverosia "denaro che produce altro denare" e che invece la nostra società su questo peccato si fonda; che risponderemo anhe dei voti che diamo alle elezioni; se insegnamo ai nostri figli a pestare gli altri per affermarsi e che la carriera è un grande valore etc. etc. etc.
Questo volevo dire, da persona che è stato preparato dalle suore di clausura alla prima comunione perchè "non si poteva miscolare con le classi basse" andando al catechismo in parrocchia dove "ci vanno anche i figlioli degli spazzini e degli operai" che dicono brutte parole forse non danno il dovuto peso alla "bella virtù". Mentre fare il "catechismo di classe " non era considerato un "brutto vizio", preti e vescovi assentendo visto che io ho fatto la comunione nella Chiesa delle stesse monache, officiante il Vicario generale che celebrava il "pontificalino " essendo protonotaro apostolico, com monache che cantavano e seminaristi che servivano, seguito da rinfresco nel circolo più elitario e "bene della città". Ma volete mettere tutto questo con la "bella virtù"!!!!!!