Agli assassini della Liturgia

[ITALIANO (POL)]

Mons. Domenico Celada

E' da tempo che desideravo scrivervi, illustri assassini della nostra santa Liturgia. Non già perch'io speri che le mie parole possano avere un qualche effetto su di voi, da troppo tempo caduti negli artigli di Satana e divenuti suoi obbedientissimi servi, ma affinché tutti coloro che soffrono per gli innumerevoli delitti da voi commessi possano ritrovare la loro voce. Non illudetevi, signori. Le piaghe atroci che voi avete aperto nel corpo della Chiesa gridano vendetta al cospetto di Dio, giusto Vendicatore.
Il vostro piano di sovversione della Chiesa, attraverso la liturgia, è antichissimo. Ne tentarono la realizzazione tanti vostri predecessori, molto più intelligenti di voi, che il Padre delle Tenebre ha già accolto nel suo regno. Ed io ricordo il vostro livore, il vostro ghigno beffardo, quando auguravate la morte, una quindicina d'anni fa, a quel grandissimo Pontefice che fu il servo di Dio Eugenio Pacelli, poiché questi aveva compreso i vostri disegni e vi si era opposto con l'autorità del Triregno. Dopo quel famoso convegno di "liturgia pastorale", sul quale erano cadute come una spada le chiarissime parole di Papa Pio XII, voi lasciaste la mistica assise schiumando rabbia e veleno.
Ora ci siete riusciti. Per adesso, almeno. Avete creato il vostro "capolavoro": la nuova liturgia. Che questa non sia opera di Dio è dimostrato innanzitutto (prescindendo dalle implicazioni dogmatiche) da un fatto molto semplice: è di una bruttezza spaventosa.
E' il culto dell'ambiguità e dell'equivoco, non di rado il culto dell'indecenza.
Basterebbe questo per capire che il vostro "capolavoro" non proviene da Dio, fonte d'ogni bellezza, ma dall'antico sfregiatore delle opere di Dio.
Si, avete tolto ai fedeli cattolici le emozioni più pure, derivanti dalle cose sublimi di cui s'è sostanziata la liturgia per millenni: la bellezza delle parole, dei gesti, delle musiche. Cosa ci avete dato in cambio? Un campionario di brutture, di "traduzioni" grottesche (com'è noto, il vostro padre, che sta laggiù non possiede il senso dell'umorismo), di emozioni gastriche suscitate dai miagolii delle chitarre elettriche, di gesti ed atteggiamenti a dir poco equivoci.
Ma, se non bastasse, c'è un altro segno che dimora come il vostro "capolavoro" non viene da Dio. E sono gli strumenti di cui vi siete serviti per realizzarlo: la frode e la menzogna. Siete riusciti a far credere che un Concilio avesse decretato la disparizione della lingua latina, l'archiviazione del patrimonio della musica sacra, l'abolizione del tabernacolo, il capovolgimento degli altari, il divieto di piegare le ginocchia dinanzi a Nostro Signore presente nell'Eucaristia, e tutte le altre vostre progressive tappe, facenti parte (direbbero i giuristi) di un "unico disegno criminoso".
Voi sapevate benissimo che la "lex orandi" è anche la "lex credendi", e che perciò mutando l'una, avreste mutato l'altra. Voi sapete che, puntando le vostre lance avvelenate contro la lingua viva della Chiesa, avreste praticamente ucciso l'unità delle fede. Voi sapevate che, decretando l'atto di morte del canto gregoriano della polifonia sacra, avreste potuto introdurre a vostro piacimento tutte le indecenze pseudomusicali che dissacrano il culto divino e gettano un'ombra equivoca sulle celebrazioni liturgiche. Voi sapevate che, distruggendo tabernacoli, sostituendo gli altari con le "tavole per la refezione eucaristica", negando al fedele di piegare le ginocchia davanti al Figlio di Dio, in breve avreste estinto la fede nella reale presenza divina. Avete lavorato ad occhi aperti. Vi siete accaniti contro un monumento, al quale avevan posto mano cielo e terra, perché sapevate di distruggere con esso la Chiesa. Siete giunti a portarci via la Santa Messa, strappando addirittura il cuore della liturgia cattolica. (Quella S.Messa in vista della quale noi fummo ordinati sacerdoti, e che nessuno al mondo ci potrà mai proibire, perché nessuno può calpestare il diritto naturale).
Lo so, ora potrete ridere per quanto sto per dire. E ridete pure. Siete giunti a togliere dalle Litanie dei santi l'invocazione "a flagello terremotus, libera nos Domine", e mai come ora la terra ha tremato ad ogni latitudine.
Avete tolto l'invocazione "a spititu fornicationis, libera nos Domine", e mai come ora siamo coperti dal fango dell'immoralità e della pornografia nelle sue forme più repellenti e degradanti.
Avete abolito l'invocazione "ut inimicos sanctae Ecclesiae umiliare digneris", e mai come ora i nemici della Chiesa prosperano in tutte le istituzioni ecclesiastiche, ad ogni livello.
Ridete, ridete. Le vostre risate sono sguaiate e senza gioia. Certo è che nessuno di voi conosce, come noi conosciamo, le lacrime della gioia e del dolore. Voi non siete neppure capaci di piangere. I vostri occhi bovini, palle di vetro o di metallo che siano, guardano le cose senza vederle. Siete simili alle mucche che guardano il treno.
A voi preferisco il ladro che strappa la catenina d'oro al fanciullo, preferisco lo scippatore, preferisco il rapinatore con le armi in pugno, preferisco persino il bruto e il violatore di tombe. Gente molto meno sporca di voi, che AVETE RAPINATO IL POPOLO DI DIO DI TUTTI I SUOI TESORI.
In attesa che il vostro padre che sta laggiù accolga anche voi nel suo regno, "laddove è pianto e stridor di denti", voglio che voi sappiate della nostra incrollabile certezza: che quei tesori CI SARANNO RESTITUITI. E sarà una "restitutio in integrum". Voi avete dimenticato che Satana è l'eterno sconfitto.

[Thomas Aquinas]

Italiano, per queste cose ci sono i 3d comici. Non questo 3d, che è intelligente. Il movimento liturgico è stato benedetto da Papa Pio X, le sue istanze sono state portate avanti considerevolmente da Papa Pio XII, che infatti ha riformato la Settimana Santa, in questa linea si sono mossi i loro successori. Le emozioni, grazie a Dio, non fanno la messa, che non è incontro emozionale. Il fatto che la liturgia non piaccia agli esteti dell'antico rito mi compiace: si specchino costoro, dondolandosi con soddisfazione, con la loro pianeta addosso, non sapendo nè che si può ancora mettere, nè che quella forse...ehm...non è la sostanza della Messa.
La parte più divertente di questo articolo tragi-comico è quella che si riferisce alla litanie. In quella parte emerge la concezione tradizionalista del dio. Come un essere arrabbiato con il mondo, che può essere trattenuto solo da certe formule, sempre identiche, in lingua latina. Se le cambi un pochino non funzionano e questo dio manda ogni sorta di male nel mondo. Come ho già detto io a questo dio, o meglio: a questo idolo, non ci credo proprio. Mi pare anche ridicolo crederci, ma questa è la divinità dei tradizionalisti.

Celada poi dice: Lo so, ora potrete ridere per quanto sto per dire. E ridete pure.


Grazie per il permesso.

[Thomas Aquinas]

Tradizionalista 1 ad un suo compare : non ci sono più le mezze stagioni

Tradizionalista 2: ci credo, i modernisti, sozzi eretici, hanno cambiato le litanie

Tradizionalista 1: E' chiaro: ieri mi si è rotto il water, tutta la casa inondata, vedessi che schifo. Da quando hanno cambiato le litanie non si può più andare avanti

Tradizionalista 2: Già! Le nuove preci in lingua italiana sono un orrore che non riesce a trattenere l'ira di dio verso di noi

Tradizionalista 1: Meno male che ci sono i nostri preti. Se loro non dicessero la Messa il mondo sarebbe già finito da un pezzio



e così via....

[Thomas Aquinas]

Colgo l'occasione per ricordare l'ultima delle molte figuracce inter-tradizionaliste: qui

[ITALIANO (POL)]

Non fai ridere....

1) Dio è Giustizia
2) Un offesa fatto ad un bambino ha lo stesso valore di quella fatta ad un professore universitario? Non credo....Quindi un'offesa fatta a Dio è o non è un'offesa infinitamente grande, perché Dio stesso è Infinito?
3) Il fatto che siamo stati Redenti con la Passione e Morte di NSGC non ci autorizza certo a peccare gratuitamente nei suoi confronti...Dio sa punire e se lo fa, lo fa perché Egli è Giustizia.
La mamma che punisce il figlio lo fa perchè non gli vuole bene? NO, ma proprio perché gli vuole bene, lo vuole correggere punendolo.

Poi...sei libero di ridere pure di noi tradizionalisti, questo sta a dimostrare che voi avete inventato una nuova religione....Pio IX, quando lesse del messaggio de La Salette, inorridì al pensiero di tanti castighi...voi, invece, preferite mettere le faccine sorridenti...fate vobis...sinceramente non mi va di fare tira e molla qui con voi, preferisco impegnare il mio tempo libero in altro modo....cmq, aveva proprio ragione Gesù nel Vangelo: "Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire"

passo e chiudo

Con nessuna stima e sempre di più indignato,
ITALIANO

[Caterina63]

Avete tolto l'invocazione "a spititu fornicationis, libera nos Domine", e mai come ora siamo coperti dal fango dell'immoralità e della pornografia nelle sue forme più repellenti e degradanti.
Avete abolito l'invocazione "ut inimicos sanctae Ecclesiae umiliare digneris", e mai come ora i nemici della Chiesa prosperano in tutte le istituzioni ecclesiastiche, ad ogni livello.
Ridete, ridete. Le vostre risate sono sguaiate e senza gioia. Certo è che nessuno di voi conosce, come noi conosciamo, le lacrime della gioia e del dolore. Voi non siete neppure capaci di piangere. I vostri occhi bovini, palle di vetro o di metallo che siano, guardano le cose senza vederle. Siete simili alle mucche che guardano il treno.

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con tutto il rispetto della Chiesa del passato alla quale indissolubilmente mi sento legata..non mi venga a dire chi ha scritto questo pezzo che al tempo del papa BORGIA ADRIANO VI tale spirito FORNICATORE non imperversasse talvolta all'interno della chiesa........

C'è poco da ridere è vero, ma è il modo in cui si impone questa falsa visione di una Chiesa bimillenaria IMMACOLATA NEI COSTUMI..che spesso grazie a Dio CI FA RIDERE DI NOI STESSI PERCHE' L'AUTOIRONIA E' UNA FONTE DI GRAZIA

e dall'autoironia si passa al Mea Culpa teologico e pratico di Giovanni Paolo II TRE VOLTE MAGNO......

Italiano damme retta non rincorrere chimere, Cristo si è fatto uomo.......evita di diventare come molti fondamentalisti tradizionalisti.dio di te stesso.....

[simplicio]

Italiano, ma tu, il latino, lo conosci di persona o solo per sentito dire?

[ITALIANO (POL)]

Originally posted by simplicio
Italiano, ma tu, il latino, lo conosci di persona o solo per sentito dire?

Devo ridere o biasimarti?

[simplicio]

O italiano, hai dimostrato con le tue stesse parole la tua pochezza: l'offesa fatta ad un bambino è MOLTO più grave di quella fatta ad un professore universitario, perchè violi l'innocenza e approfitti del più debole, hai così dimostrato la tua vera natura

[simplicio]

Devi solo rispondere, absit iniuria verbis