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  1. #1
    INNAMORARSI DELLA CHIESA
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    La donazione degli organi:la cremazione

    Discorso di Giovanni Paolo II al Congresso internazionale sui trapianti, Roma, 29 agosto 2000, e la dichiarazione della Pontificia accademia per la vita

    [...] "Ciò che è tecnicamente possibile, non è per ciò stesso moralmente ammissibile" (Congregazione per la Dottrina della Fede, Donum vitae, 4).

    [...] Un primo accento è da porre sul fatto che ogni intervento di trapianto d'organo [...] ha generalmente all'origine una decisione di grande valore etico: "la decisione di offrire, senza ricompensa, una parte del proprio corpo, per la salute ed il benessere di un'altra persona". [...] Di conseguenza, ogni prassi tendente a commercializzare gli organi umani o a considerarli come unità di scambio o di vendita, risulta moralmente inaccettabile [...]
    Questo primo punto ha un'immediata conseguenza di notevole rilevanza etica: la necessità di un consenso informato. La verità umana di un gesto tanto impegnativo richiede infatti che la persona sia adeguatamente informata sui processi in esso implicati, così da esprimere in modo cosciente e libero il suo consenso o diniego.

    [...] Il riconoscimento della dignità singolare della persona umana ha un'ulteriore conseguenza di fondo: gli organi vitali singoli non possono essere prelevati che ex cadavere, cioè dal corpo di un individuo certamente morto. [...] Nasce da qui una delle questioni che più ricorrono nei dibattiti bioetici attuali e, spesso, anche nei dubbi della gente comune. Si tratta del problema dell'accertamento della morte.
    [...] Di fronte agli odierni parametri di accertamento della morte, - sia che ci si riferisca ai segni "encefalici", sia che si faccia ricorso ai più tradizionali segni cardio-respiratori -, la Chiesa non fa opzioni scientifiche, ma si limita ad esercitare la responsabilità evangelica di confrontare i dati offerti dalla scienza medica con una concezione unitaria della persona secondo la prospettiva cristiana.

    [...] Un altro aspetto di grande rilievo etico riguarda il problema dell'allocazione degli organi donati, mediante la formazione delle liste di attesa o "triages". [...] Dal punto di vista morale, un ben inteso principio di giustizia esige che tali criteri di assegnazione degli organi donati non derivino in alcun modo da logiche di tipo "discriminatorio" (età, sesso, razza, religione, condizione sociale, ecc.) oppure di stampo "utilitaristico" (capacità lavorative, utilità sociale, ecc.). Nella determinazione delle priorità di accesso ai trapianti ci si dovrà, piuttosto, attenere a valutazioni immunologiche e cliniche.
    [...] Un'ultima questione riguarda una possibilità ancora del tutto sperimentale di risolvere il problema del reperimento di organi da trapiantare nell'uomo: si tratta dei cosiddetti xenotrapianti, cioè del trapianto di organi provenienti da specie animali diverse da quella umana.
    [...] Occorrerà comunque evitare sempre quei sentieri che non rispettano la dignità ed il valore della persona; penso in particolare ad eventuali progetti o tentativi di clonazione umana, allo scopo di ottenere organi da trapiantare: tali procedure, in quanto implicano la manipolazione e distruzione di embrioni umani, non sono moralmente accettabili, neanche se finalizzate ad uno scopo in sé buono.

    *********************


    è di stamani la notizia di una persona, in sicilia, che dopo due anni di COMA PROFONDO, si è risvegliato completamente capace di intendere e di volere, raccontando CHE DURANTE IL COMA EGLI ERA IN GRADO DI PERCEPIRE TUTTO CIO' CHE GLI ACCADEVA INTORNO.....

    dice il fratello: "RINGRAZIO IL CIELO CHE ESSENDO CRISTIANO CI SIAMO IMPOSTI A CHI CI INVITAVA A DONARE I SUOI ORGANI PERCHE' ORAMAI RITENUTO MORTO..."
    ...



    *************

    SUCHECKI ZBIGNIEW "La cremazione" Libreria Editrice Vaticana

    L'argomento sviluppato nel corso del presente lavoro riguarda la cremazione dei cadaveri nel diritto canonico e nella legislazione civile.
    In primo luogo, nel titolo riguardante le esequie ecclesiastiche, il legislatore sottolinea che "la Chiesa raccomanda vivamente che si conservi la pia consuetudine di seppellire i corPi dei defunti; tuttavia non proibisce la cremazione, a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana" (c. 1176 § 3).

    Così, mentre colui che in precedenza optava per la cremazione, era ritenuto sostanzialmente contrario alla Chiesa e la cremazione era appunto la massima espressione ditale contrarietà, attualmente, essendosi affievolito lo spirito settario e sopravvenendo ragioni di pubblica o privata utilità a favore dell'applicazione della cremazione - le disposizioni della Chiesa non si oppongono, qualora la persona abbia espresso l'intenzione di essere cremata.

    Lo schema del rinnovato e approfondito rito delle esequie ha preso in considerazione l'istruzione e le decisioni di Paolo VI a proposito delle esequie di coloro che saranno cremati. "Anche questa possibilità è considerata, con le debite cautele, in conformità alle disposizioni della Congregazione per la Dottrina della Fede".

    In questo lavoro cerchiamo di presentare la normativa della Chiesa relativa al rito delle esequie di coloro che hanno scelto la cremazione. Di notevole importanza, infatti, e strettamente connesse alla nostra ricerca, sono le leggi emanate in passato riguardo alla cremazione e le affermazioni dei Padri della Chiesa e dei Papi che esamineremo per poter comprendere meglio lo sviluppo e l'evoluzione del problema dell'incinerazione.
    Nella ricerca è stato menzionato, l'unico caso di cremazione ricorrente nella Bibbia, al quale non è stato dedicato nessuno studio specializzato della letteratura biblica degli ultimi vent'anni, indicando come l'incinerazione non sia stata accettata dagli Ebrei e successivamente neppure dalla Chiesa primitiva.

    Nella trattazione del lavoro si è mirato anzitutto all'aspetto giuridico-disciplinare dell'argomento, tuttavia si è ritenuto opportuno premettere una esposizione storica, prescindendo da un più ampio esame delle modalità di sepoltura in uso nelle diverse culture, per poter arrivare alle origini della cremazione e alle motivazioni a favore e contro di essa. Non si è tralasciato, inoltre, di illustrare alcuni aspetti particolari del diritto comparato, che appaiono di notevole rilievo per quanto riguarda l'argomento.
    Ci si limita a presentare la legislazione di alcuni paesi nei quali la cremazione è stata legalizzata.

    Quanto al materiale preso in esame, esso è costituito, innanzitutto, rappresentato dai testi dei Codici di diritto canonico e civile, e dagli scritti dei Padri della Chiesa; occorrerà d'altronde prendere in considerazione Te disposizioni di polizia mortuaria, le bolle, le lettere, i decreti, le istruzioni riguardanti la cremazione prima dell'entrata in vigore del CIC 1983.
    Seguendo nel presente lavoro una divisione in quattro capitoli, intendiamo approfondire le disposizioni del CIC 1983, riguardanti la cremazione.
    (Dall'introduzione)

    ****************************

    UNA DOMANDA:

    so che nella Chiesa Ortodossa la cremazione è vietata senza alcun compromesso.....qualcuno sa darmi i Documenti relativi a quanto insegna la Chiesa Ortodossa sul tema?
    Naturalmente chiedo questa cortesia al vescovo Silvano ed anche a tutti voi....

    Fraternamente Caterina LD
    Fraternamente Caterina
    Laica Domenicana

  2. #2
    INNAMORARSI DELLA CHIESA
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    La Cremazione e la Religione Cristiana


    Dal Nuovo Testamento non risulta che Gesù Cristo abbia predicato nulla circa il modo di dare sepoltura ai corpi. Non ci sono quindi argomenti di fede che contrastino col rito della cremazione.

    Possiamo anche aggiungere che nel primo secolo i martiri stessi venivano spesso bruciati durante la loro esecuzione, o fin anche divorati, mangiati dalle belve nelle arene......

    Tra il '700 e l'800, il fatto che tale pratica fosse sostenuta da logge massoniche anticlericali, posero però la Chiesa in una posizione "difensiva", invitando i fedeli a conservare la "pia consuetudine di seppellire i defunti".

    Possiamo aggiungere che questa posizione della Chiesa nasce anche a causa di una spinta protestante atta a sminuire il valore della commemorazione dei defunti che di fatto i Protestanti non praticano....

    Coi 'Codex Iuris Canonici' del 1917, la cremazione viene vietata in quanto espressione antireligiosa, atto di negazione dell'immortalità dell'anima e della resurrezione di corpi. In seguito, col Concilio Vaticano II si aprirà ,un ampio dibattito sull'argomento in seno alla stessa Chiesa: di fatto continuano a non emergere argomenti teologici contrari alla cremazione, piuttosto si ripropone il problema dell'inumazione come “tradizione” della comunità dei cristiani e della Cremazione come pratica tipica di massoni e anticlericali.

    Nel 1963 Papa Paolo VI, con apposita bolla, dichiarò la libertà della pratica cremazionista, perché “non tocca l'anima, non impedisce all'onnipotenza divina di ricostruire il corpo”.

    Possiamo aggiungere che questa posizione in verità NON cancella alcuna normativa del passato come taluni intendono far credere il divieto della Chiesa nasceva da una MALATA INFORMAZIONE DEL SIGNIOFICATO DELLA CREMAZIONE E DEL PATRIMONIO TEOLOGICO DELLA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI CON LA VISITA AI CIMITERI, ergo tale divieto viene meno nel momento in cui si prende atto che LA CONOSCENZA DI QUESTI TEMI VENGONO FINALMENTE COMPRESI DALLA GENTE E DAI FEDELI, lasciando ad ognuno la responsabilità della scelta sulla base però di una IFNORMAZIONE CORRETTA....in tal senso la Chiesa CONTINUA A PREFERIRE L'INUMAZIONE DEI CORPI CON LA PIA PRATICA DELLA VISITA AI CIMITERI......

    Nel 1968, con il decreto "Ordo Exsequiarum", la S. Congregazione per il Culto Divino stabilì definitivamente la concessione del rito e delle esequie cristiane a coloro che avessero scelto la cremazione, pur riconfermando il rispetto per il patrimonio del passato a proposito della sepoltura dei cadaveri. Come espresso da un discorso di Papa Paolo VI, pronunciato il 14 ottobre: “Dovrà dirsi saggia riforma quella che sarà in grado di armonizzare convenientemente il vecchio col nuovo.”

    Dopo secoli di dibattiti teologi, oggigiorno non vi sono più pregiudizi religiosi sulla cremazione è stato da più parti evidenziato come non contrasti con il convincimento dell’immortalità dell'anima, né con la concezione della sacralità del corpo umano, né con la dottrina cristiana della resurrezione.

    La celebrazione dei riti funebri può ormai avvenire anche all'interno dello stesso Tempio Crematorio alla presenza di un sacerdote.

    Anche la Chiesa Valdese, come pure le altre Chiese cristiane evangeliche, sono sempre state favorevoli alla cremazione, ma per quale motivo?
    A causa della cultura Protestante che di fatto rifiuta la commemorazione dei Defunti.

    ********************
    Fraternamente Caterina
    Laica Domenicana

  3. #3
    spirito libero
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    Mia mamma era religiosissima, recitava il Rosario tutti i giorni, seguiva fedelmente la messa ed i precetti, poi una volta ha chiesto al nostro parroco se era concessa la cremazione e lui le ha risposto di si così ha lasciato scritto di voler essere cremata dicendo:ho occupato tanto spazio da viva (superava i 200 kg) che non ne voglio occupare da morta . Adesso le sue ceneri riposano accanto ai suoi genitori e tutti gli anni viene commemorata con devozione dal marito e dai figli, tutto ciò è sbagliato?
    non sarà mai possibile con la ragione pervenire a qualche verità assoluta

  4. #4
    INNAMORARSI DELLA CHIESA
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    Originally posted by simplicio
    Mia mamma era religiosissima, recitava il Rosario tutti i giorni, seguiva fedelmente la messa ed i precetti, poi una volta ha chiesto al nostro parroco se era concessa la cremazione e lui le ha risposto di si così ha lasciato scritto di voler essere cremata dicendo:ho occupato tanto spazio da viva (superava i 200 kg) che non ne voglio occupare da morta . Adesso le sue ceneri riposano accanto ai suoi genitori e tutti gli anni viene commemorata con devozione dal marito e dai figli, tutto ciò è sbagliato?
    non è sbagliato se nelle intenzioni non vi regni il rigetto alla commemorazione dei Defunti che serve a noi vivi per ricordarci che i nostri cari, grazie alla Risurrezione del Cristo, "dormono il sonno della Pace" in attesa del suo ritorno quando "i nostri corpi risorgeranno incorruttibili" e se non si ricorra alla cremazione per evitare la pia pratica della "visita" accompagnata dal SUFFRAGIO E DALLE PREGHIERE....infatti vi è chi "disperde" le ceneri al vento....perchè crede che con la morte vi è LA FINE DI UNA VITA E BASTA..per noi cristiani invece con la morte inizia la vera vita e s'instaura la COMUNIONE DEI SANTI.....
    Fraternamente Caterina
    Laica Domenicana

  5. #5
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    NOn credo che la cremazione o il disperdere le ceneri sia di per sè un mancanza di rispetto verso la commemorazione dei defunti, si tratta di un atteggiamento interiore per chi è cristiano, ci può essere anche mancanza di rispetto verso la commemorazione dei defunti per chisceglie l'inumazione.

  6. #6
    Lefevriano in attesa
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    non ho idea del cosa ne pensino i Patriarchi, nè di quello che dicano i sette concili, ma la mia visione della cosa è abbastanza semplice: è stato detto che risorgeremo in corpo ed anima e andremo dinanzi a Cristo per esser ivi giudicati, è chiaro come il sole che da cremati non si può risorgere se non nel'anima, e quindi manca un pezzo, il corpo, per cui son contrario alla cremazione perchè anche se economica e pratica (bei termini, puah) non permette la risurrezione finale.
    †Extra Ecclesia nulla salus†

  7. #7
    spirito libero
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    Scusa ma hai mai visto cosa rimane di un corpo dopo 50 anni di sepoltura? Non molto di più che dopo una cremazione quindi...
    non sarà mai possibile con la ragione pervenire a qualche verità assoluta

  8. #8
    Arjuna
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    Credo che l'inumazione sia solo preferibile simbolicamente,ma,come dice Caterina,se non vi sono motivazioni diverse,non vedo il problema....
    In entrambi i casi si torna polvere....con l'inumazione nel tempo,con la cremazione immediatamente...

  9. #9
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    Predefinito vero"

    io desidero essere cremata anche per lasciare più "posto" agli altri
    sono convinta che la resurrezioni dei corpi sarà uguale anche se " il corpo" nel fratttempo è solo cenere!


    in quanto alla donazione degli organi sono stata una dei primi nella mia città ad aderire all'AIDO!

 

 

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