Milano,scalo chiuso 30 minuti per test
L'aeroporto di Malpensa chiuso per 30 minuti, tra le 15 e le 15.30, per consentire un'esercitazione antiterrorismo. Dopo i test nella stazione Cadorna a Milano e quelli al Colosseo a Roma, nuove prove anti-kamikaze. Un commando di terroristi prenderà di mira lo scalo, in particolare cercherà di bloccare un aereo in partenza utilizzando dei lanciarazzi. Forze di polizia e reparti speciali si preparano a sventare l'attacco.
Il piano criminale prevede il tentativo di colpire un aereo sulla pista. L'esercitazione, secondo quanto comunicato dall'Enac ai vettori, si svolge nell'ambito del piano nazionale antiterrorismo e causerà una chiusura di 30 minuti. Lo stop non dovrebbe comunque provocare grossi disagi al traffico di Malpensa: sono programmati infatti in quella fascia oraria solo 3 voli in arrivo (saranno tenuti in circolo per pochi minuti fino al cessato allarme) e 20 in partenza che saranno riprogrammati alla fine dell'esercitazione e che quindi subiranno solo leggeri ritardi.
L'esercitazione è solo una delle tante che l'apparato di sicurezza dello scalo intercontinentale, diretto da Enzo Ricciardi, effettua costantemente prendendo in esame i diversi tipi di attacco che possono essere portati allo scalo: dall'allarme bomba su un aereo, al terrorista kamikaze. I test saranno chiusi al pubblico e nemmeno i giornalisti potranno assistere all'azione. Dai pochi particolari filtrati si comprende comunque che riguarderà un punto delicato del Gigante della Brughiera, cioè il bosco del parco del Ticino che ne circonda una gran parte del perimetro.
I presunti terroristi arriveranno nei pressi della testa-pista 36 destra, un punto dove gli aerei in partenza giungono dopo un lungo rullaggio e quasi sempre si arrestano alla stop bar in attesa del permesso di decollo. Si tratta di un punto particolarmente vulnerabile, tanto che viene sorvegliato anche con l'ausilio di un elicottero, con a bordo tiratori scelti, che periodicamente si alza in volo per bonificare questo tragitto, specie quando la rotta di decollo o di atterraggio sta per essere impegnata da aerei di compagnie ritenute più a rischio.
Lo scopo dell'esercitazione è quello appunto di collaudare il meccanismo di difesa in questa zona, un meccanismo che è stato via via perfezionato anche con l'impiego di reparti dell'esercito che da alcuni anni a questa parte vigilano all'esterno sui chilometri di reti che dividono la via di fuga della pista dal bosco.
da www.tgcom.it