Debbo fare una breve osservazione sulla nazione veneta anche alla luce di alcune discussioni fatte sui forum della "destra" con alcuni nostalgici della "Serenissima nazione veneta" a cui, se ben ricordo partecipò anche Alvise Nutti.Originally posted by Der Wehrwolf
Piemontese, ovvio. Il suo Sangue è del Popolo Piemontese , i suoi Ascendenti e Discendenti avranno Sangue piemontese ( Dio permettendo!).
Egli sarà un Piemontese che per varie ragioni va a vivere nella Nazione Veneta.
la differenza che vi è tra la Cultura Veneta e Piemontese è MINIMA rispetto al Sangue . Il PIemontese ( che MAI deve rinnegare le sue radici!) si adatterà facilmente alla vita nella comunità etnonazionale veneta.
Lo stesso non si può dire di un terrone o di un extraeuropeo ( senegalese, marocchino, nigeriano, filippino...)-
In queste discussioni i nostalgici veneti della Serenissima Repubblica Veneta ( i quali hanno tutte le ragioni per essere orgogliosi del magnifico splendore di civiltà raggiunto dalla Serenissima) manifestavano però un atteggiamento ideologico inconciliabile con le caratteristiche di quella splendida esperienza storica.
I suddetti nostalgici infatti, richiamandosi alla grandezza della Serenissima, rivendicavano il sacrosanto diritto del veneto di chiudere le frontiere del veneto ai forestieri e alle integrazioni con genti e culture non rientranti nell'ambito regionale dell'attuale veneto o al massimo tollerando una integrazione solo con le regioni della Padania, ma non oltre la Padania.
Ma tale atteggiamento di chiusura è però, a mio modesto parere, la negazione più mortificante di quella che è stata la stupenda esperienza storica della Serenissima la quale ha dato vita ad una delle civiltà più belle in assoluto della storia europea.
E ciò perchè la Repubblica veneta è stata una delle società più cosmopolite, multiculturali e multietniche della storia europea !
La Repubblica della Serenissima si estendeva fino oltre la Grecia ed era molto proiettata verso l'oriente.
La sua grandezza e il suo splendore furono il frutto dell'integrazione formidabile di molteplici culture : da quella germanica a quella greca bizantina e mediterranea.
Tali integrazioni multiculturali diedero vita al costituirsi di una propria e caratteristica identità di ordine e natura universalistica pur sempre in un ambito indoeuropeo cristiano e anti-islamico.
Quei nostalgici nazionalisti veneti che ora desiderano la chiusura delle frontiere dell'attuale veneto richiamandosi alla Serenissima, a mio avviso, non hanno ben compreso lo spirito universale di profonda "apertura" della Venezia dei tempi d'oro che tanto decantano.
Quindi io consiglierei ai veneti che desiderano una chiusura, una delimitazione del territorio, un rifiuto di integrazione con culture diverse, di non richiamarsi alla Repubblica Serenissima Veneta.