I piani architettonici in mano ai palazzinari?

[tolomeo]

I piani architettonici in mano ai palazzinari? Gli architetti relegati unicamente a firmare il progetto "template" presentato dall'ingegnere e dal palazzinaro.
Appartamenti, case e intere zone residenziali offrono oggi soluzioni architettoniche non a misura d'uomo. Lo dico da una mia recente esperienza alla ricerca di una casa. E mi chiedo:
è ancora necessaria la figura dell'architetto nella società moderna, dove gli spazi vengono stabiliti in base alla metratura, allo "status" che si vuol dare, allo sfruttamento integrale dell'area da dedicare a edificazione e accessori?
Sono dell'opinione che molti dei problemi familiari che ci sono - conflitti fra coniugi, tra genitori e figli, ecc - possano derivare psicologicamente dall'ambiente in cui vive il nucleo familiare, inadatto a ispirare, con i suoi spazi "funzionali", il relax necesssario dopo una giornata di lavoro. Molti considerano casa propria poco più di un dormitorio.
Ho il sospetto che a molti italiani piaccia più passare il tempo libero in automobile, anche a rischio di passare ore nel traffico bloccato o convulso, piuttosto che stare a casa propria.
C'è qualcuno che condivide questa mia impressione?

[Maria Vittoria]

Testo originale scritto da tolomeo
I piani architettonici in mano ai palazzinari? Gli architetti relegati unicamente a firmare il progetto "template" presentato dall'ingegnere e dal palazzinaro.
Appartamenti, case e intere zone residenziali offrono oggi soluzioni architettoniche non a misura d'uomo. Lo dico da una mia recente esperienza alla ricerca di una casa. E mi chiedo:
è ancora necessaria la figura dell'architetto nella società moderna, dove gli spazi vengono stabiliti in base alla metratura, allo "status" che si vuol dare, allo sfruttamento integrale dell'area da dedicare a edificazione e accessori?
Sono dell'opinione che molti dei problemi familiari che ci sono - conflitti fra coniugi, tra genitori e figli, ecc - possano derivare psicologicamente dall'ambiente in cui vive il nucleo familiare, inadatto a ispirare, con i suoi spazi "funzionali", il relax necesssario dopo una giornata di lavoro. Molti considerano casa propria poco più di un dormitorio.
Ho il sospetto che a molti italiani piaccia più passare il tempo libero in automobile, anche a rischio di passare ore nel traffico bloccato o convulso, piuttosto che stare a casa propria.
C'è qualcuno che condivide questa mia impressione?

Purtroppo concordo con il tuo post.

In Italia è mancata una pianificazione in armonia con la nostra identità; è prevalsa la speculazione edilizia.

[Penelope (POL)]

purtroppo!

[Maria Vittoria]

Come nota Penelope, ogni componente politica è caduta in errore.
Forse perchè nel secolo scorso si è frammentato il concetto di spazio in privato e pubblico: come se la vita fosse divisibile per funzioni, anzichè una composizione armonica di processi integrati.

Dopo molti anni di studio teorico, e di esperienze sul campo, sono arrivata a constatare una lacerazione fra la trasmissione del sapere e la pratica costruttiva europea.

Venendo a mancare quella vita in comune che consentiva di scrivere un codice di riferimento, da integrare con l'esempio quotidiano, è diventato necessario cercare di scrivere tutto.

Per comprendere la storia dell'architettura europea fino al XXI secolo consiglio di studiare ancora Vitruvio:

"Architectura est firmitatis utilitatis venustatis ratio"

E, per il nuovo millennio, auspico verrà studiata questa definizione :

"architectura est firmitatis utilitatis venustatis pia ratio in bonum"

Cordialmente
Maria Vittoria

[VecchioMissino]

A costo di sembrare il solito nostalgico rompic...rimando per una diversa concezione dell'urbanistica e del paesaggio ai testi originali della Legge urbanistica del '42 e a quelli delle due leggi di tutela del patrimonio artistico e paesaggistico del '39.

PS vedi anche al proposito il testo "Italia spa" di Settis , direttore della Normale.