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Risultati da 21 a 30 di 104
  1. #21
    Arthur I
    Ospite

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    Trasmissione radiofonica della BBC su un giro di pedofilia e induzione alla prostituzione di ragazze minorenni britanniche (anche di 11-12 anni) ad opera di pachistani:

    http://www.bbc.co.uk/radio/aod/fivel...eport_grooming

    SUNDAY 18 SEPTEMBER : Grooming Children for Prostitution

    In this disturbing Report, Julia Rooke discovers that hundreds of white girls, many as young as 12, are being lured into a world of group sex and prostitution by gangs of British born Pakistani men from West and South Yorkshire . The girls are being introduced to their future 'pimps' by their classmates, often the brothers and cousins of these older men. The children are not in local authority care, or already off the rails - they are living at home and many are doing well at school. This Five Live Report looks at the way in which these children are 'groomed' into believing that these 'pimps' are in fact their boyfriends. Julia Rooke hears from parents and a victim, many of whom are speaking out for the first time. And she asks why it is that so many of the men implicated in these crimes are British Pakistanis.

  2. #22
    Arthur I
    Ospite

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    Questione "sharia in Canada". Due links:

    http://www.nosharia.com/

    http://www.stopsharialawincanada.com/

  3. #23
    Arthur I
    Ospite

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    Turchia-UE: rammarico da Ankara per dichiarazione su Cipro

    22/09/2005 16:27

    Bruxelles, 22 set. - (Adnkronos/Aki) - La Turchia ha reagito con disappunto alla controdichiarazione approvata ieri dai 25 Paesi dell'Ue sulla questione del riconoscimento di Cipro, che nel testo e' definito "componente necessaria del processo di adesione". "Ci rammarichiamo - ha affermato Namik Tan, portavoce del ministro degli Esteri Abdullah Gul - della controdichiarazione fatta dall'Ue il 21 settembre". Secondo Tan, il documento "contiene alcuni approcci ingiusti e nuovi elementi che non sono conformi al tradizionale spirito di cooperazione che dura tra la Turchia e l'Ue da oltre 40 anni". Tan ha inoltre risposto polemicamente al collega di Atene Giorgios Kamoutsakos, secondo cui la Turchia avrebbe riconosciuto a breve Nicosia. "Qualsiasi riconoscimento (del governo greco-cipriota n.d.r.) - ha avvertito Tan - e' fuori questione prima che si stata raggiunta una soluzione globale".
    http://www.metronews.it/det.php?id=72174&fid=adnk_id

    Oramai sappiamo come è andata con l'avvio dei negoziati (e ci si dovrà ritornare sopra), ma è il caso di ricordare un pò di cose, come ad esempio il fatto che secondo Ankara Cipro sarebbe non questione europea, ma "globale"...

  4. #24
    Hrodland
    Ospite

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    Raciste

    A quoi ça sert : «Raciste» est employé pour culpabiliser ceux qui pensent que la France a dépassé ses limites en matière d'immigration ou qui se permettent d'établir un lien entre immigration et insécurité. Simplement demander des lois sur l'immigration similaires à celles en vigueur aux Etats-Unis d'Amérique ou la plupart des autres pays du monde ferait de vous un «Raciste».

    Les ripoublicains utilisent «Raciste» en tandem avec «Jeunes». Avec «Jeunes», on minimise, on cache aux Français, le lien existant entre une certaine immigration et l'insécurité qu'ils subissent. Avec «Raciste», ceux qui s'obstinent à voir ce lien sont culpabilisés. Sans même la possibilité de mettre ce sujet sur la table, sous peine de se voir couper la parole car les «Racistes» n'ont pas de droit à la parole.

    http://www.hautes-tensions.com/novlangue/raciste.html

    http://www.racismeantiblanc.bizland....donAcceuil.htm

  5. #25
    Hrodland
    Ospite

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    Alcuni ragazzi del Sudamerica pugnalano uno spagnolo:
    http://es.altermedia.info/general/in...anol_1400.html

    Questo è interessante leggerlo:
    http://es.altermedia.info/opinin/ins...bros_1387.html

    Vi ricordate quando, quest'estate, un gruppo di giovani, in Portogallo, derubò per le spiaggie?
    http://pt.altermedia.info/geral/todo...ovens_359.html

    Festa portoghese:
    http://pt.altermedia.info/geral/retr...icana_362.html

    Una spiegazione che gli "antirazzisti" ci devono dare:

    Perchè quando qualcuno da la notizia di un bianco che picchia un nero, un giallo, un verde, o quello che è, tutto va bene, quando invece qualcuno da la notizia di un nero (o qualcun'altro) che picchia un bianco, si grida al razzismo?
    Non siamo tutti uguali? O c'è qualcuno più uguale di altri?

  6. #26
    Arthur I
    Ospite

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    A quanto pare in Norvegia cresce, tra i giovani, lo scetticismo nei confronti dell'immigrazione di stranieri nella loro terra come di un fatto positivo:

    Teen tolerance declines

    First published: 26 Sep 2005

    A new survey suggests that Norwegian teenagers are less tolerant towards immigrants and more concerned about immigration than their parents. The amount of those who are skeptical about immigration has almost doubled in the past six years.

    Four of 10 teenagers questioned said they think immigrants represent "a serious threat to the national character." Their answers came in a questionnaire handed out in connection with school elections earlier this month.

    That's nearly double the number of teens who responded the same in a similar survey in 1999. The survey was conducted by Norwegian Social Science Data Services (Norsk samfunnsvitenskapelig datatjeneste, NSD) and is based on answers from 5,000 high school students.

    Boys were the most skeptical, with around half saying they agree that immigration threatens the national character. Three of 10 girls answered the same.

    "We have to look at this in connection with the recent years' terrorist events in London, Madrid and the US, where immigration has been tied to terrorism and terror threats," said Knud Knudsen, a sociology professor at the University of Stavanger.

    He's surprised by the survey results, however, even though he's been following Norwegian attitudes towards immigration for several years.
    http://www.aftenposten.no/english/lo...cle1122423.ece

  7. #27
    Arthur I
    Ospite

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    Durante una recente manifestazione per ricordare la liberazione belga dalla tutela olandese, alcuni "nuovi belgi", ossia, per usare i termini corretti, stranieri, hanno insultato gli ex-combattenti belgi in sfilata. E quando sento parlare di "nuovi belgi", mi vengono in mente i "nuovi italiani" di Livia Turco...

    lundi 26 septembre 2005

    Insultes envers des anciens combattants

    Les "nouveaux belges" CRACHENT sur un cortège d'anciens combattants.
    Le 24 septembre en Belgique c'est la commémoration de la révolution belge nous ayant libérés de la tutelle hollandaise.

    Quel ne fut pas mon dégout de voir les réactions des "nouveaux belges". Ils ont CRACHÉ et JETTÉ de l'eau sur un cortège de résistants et d'anciens combattants, des personnes parfois très agées.

    Crachats ponctués de bruits de poule (kot kot) poussés par un barbu tout sourire ...

    Vu et entendu place des Martyrs après le discours de la princesse de Mérode.

    Moralité : assistez à un maximum de commémorations patriotiques car s'il y avait eu de nombreux patriotes plus jeunes, ces "nouveaux belges" n'auraient pas osé faire ce qu'ils ont fait.
    http://www.politicaonline.net/forum/...0&pagenumber=3

    Sull'argomento, un esempio italiano dalla pagina delle lettere di un noto sito multietnicista:

    Il vostro inno chiama fratelli solo gli italiani

    Il vostro inno nazionale mi sembra un po' troppo nazionalista, anzi addirittura razzista perché chiama "fratelli" solo gli italiani.
    E poi dire che la vittoria è "schiava di Roma" mi sembra un po' esagerato.
    Lettera firmata
    ____________________________

    Non ci sembra che il nostro inno nazionale sia nazionalista e tanto meno razzista. E' solo un po' datato. Ha più di 150 anni e ha un valore per noi, non per quello che dice, ma per quello che ha rappresentato per otto generazioni di italiani.

    (09 maggio 2005 - ore 16.09)
    http://www.ilpassaporto.kataweb.it/d...p?id=30390&s=0

  8. #28
    Arthur I
    Ospite

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    Informazione senza link, tratta da una puntata dell'Infedele di Gad Lerner, stagione 2004-2005, dedicata alla questione "lavoratori immigrati e settori infermieristico":

    Tra gli infermieri presenti ci fu chi ricordò che il loro numero insufficiente (parlando di infermieri italiani), da cui poi la necessità di prenderli in così gran numero all'estero, non è dovuto ad una mancanza in senso assoluto, ma dall'assenza di una gestione occulata delle risorse, dei turni e delle competenze.
    Per cui gli infermieri, che comunque hanno delle responsabilità non da poco, si ritrovano a dover fare incarichi che possono benissimo essere concessi ad altri tipi di lavoratori, meno specializzati, il tutto risparmiando sotto molteplici punti di vista.
    Invece, gli ospedali scelgono la via dell'ammasso, senza distinzioni. Ecco anche perchè le rivalità tra le agenzie che gestiscono gli infermieri, come si evince da un passo di un articolo che dovrebbe (e ha) ben altro tono...
    Ecco il passo:

    Silvia non dà volentieri particolari sulla sua attività, perché "questo ambiente – spiega – è pieno di rivalità. In un mondo in cui gli infermieri italiani sono una rarità, gli stranieri vanno letteralmente a ruba e spesso passano per vie non proprio ortodosse da un datore di lavoro a un altro".
    http://www.ilpassaporto.kataweb.it/d...p?id=39331&s=2

  9. #29
    Arthur I
    Ospite

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    Articolo su una scuola a Prato. Notare tono e, soprattutto, titolo:

    A Prato la scuola che verrà: 19 alunni, nessun italiano

    A Prato la scuola che verrà: 19 alunni, nessun italiano

    di Pierpaolo Poggianti


    Gli alunni di Prato all'uscita della scuolaPRATO - Una prima classe elementare composta interamente da bambini stranieri. Prima o poi doveva accadere. E forse era proprio destino che succedesse a Prato, la città conosciuta come la più multiculturale d'Italia. "Ma è stato solo un caso - tengono a precisare insegnanti e responsabili scolastici - nessuna volontà di ghettizzare, ma quando il 12% degli studenti, quasi tremila bambini quindi, ha origini non-italiane le probabilità aumentano". Problema o ricchezza? In molti si chiedono quali saranno le conseguenze immediate per gli inconsapevoli piccoli protagonisti della vicenda. Da una parte la possibilità di confrontare le rispettive vie di integrazione, dall'altra il rischio di essere tagliati fuori dal circolo delle amicizie con italiani. Quel che è certo è che la 1° A della scuola Fabio Filzi di Prato sarà una classe, inevitabilmente, speciale.
    Nessun italiano

    Lo notizia era trapelata già nei primi giorni di settembre. Dalle iscrizioni pervenute all'istituto comprensivo Marco Polo si era capito che l'anno scolastico 2005/2006 sarebbe stato uno spartiacque. Diciannove iscritti: nove cinesi, tre marocchini, quattro pakistani, due albanesi, un rumeno e nessun italiano. "In realtà - fa sapere la dirigente scolastica Cristina Baldi - un bambino italiano c'era tra gli iscritti, ma ha scelto il tempo lungo e così è stato messo in un'altra classe". Il resto l'ha fatto il criterio di ripartizione per strade per il quale alla elementare Filzi spettavano i figli di un quartiere con alta densità di stranieri. E così la prima classe senza italiani è stata la più naturale delle conseguenze.

    Un occhio al futuro

    "Poche settimane di lezione - racconta Sabrina Nieri, assessore comunale alla Pubblica istruzione - è ancora troppo poco tempo per poter fare delle valutazioni. Siamo certi che gli insegnanti hanno le competenze per risolvere al meglio gli eventuali problemi di una classe, per adesso, così particolare". Il pensiero degli amministratori corre, infatti, al futuro, quando casi di questo genere potrebbero non essere più solo un'eccezione. "Assieme all'assessorato alla città multietnica - spiega ancora Nieri - stiamo allestendo una serie di laboratori linguistici specifici. Sarà un'esperienza preziosa non solo per i bambini, ma anche per la scuola di domani che dovrà, probabilmente, affrontare situazioni di questo tipo con maggior frequenza. Quello che ci lascia ben sperare è la mancanza di segnalazioni da parte dei genitori, la prima spia del disagio tra le mura scolastiche. La classe verrà comunque seguita con particolare attenzione e un occhio di riguardo".

    I problemi, le soluzioni

    Tra i servizi messi a disposizione dal Comune per la 1° A c'è anche la presenza di un facilitatore linguistico a tempo pieno. Questa figura ricopre una funzione fondamentale nel percorso di apprendimento. Non solo, infatti, si occupa di insegnare l'italiano ai piccoli, ma svolge anche funzioni di mediazione culturale con i genitori, che spesso conoscono solamente la lingua d'origine. La situazione all'interno della classe, dalle prime notizie emerse, è molto varia. Alcuni bambini sono nati a Prato o comunque in Italia e per questi lo scoglio linguistico sembra essere limitato. Poche difficoltà anche per tutti quelli che arrivano direttamente dalle scuole materne, avendo già alcuni anni di esperienza nella scuola italiana capiscono tranquillamente le loro maestre. I problemi maggiori vengono, ma non sono più di due o tre, da quei bambini alla prima esperienza scolastica con famiglie che non parlano italiano. A loro, soprattutto nei primi mesi, sarà dedicata un'attenzione particolare.

    La maestra sembra voler smorzare tutte le preoccupazioni e proteggere i piccoli dall'assalto mediatico ricevuto negli ultimi giorni. "Fino ad ora non c'è stato alcun problema, i bambini hanno molte più risorse di quanto non pensino gli adulti. Bisogna solo lasciarli tranquilli" racconta l'insegnante mentre accompagna in fila i suoi diciannove alunni dal grembiule nero e dai tratti somatici così diversi.

    Cosa dicono le mamme

    Davanti al cancello della scuola aspettando il suono della campanella qualche mamma si confessa preoccupata. "Mia figlia è nata a Prato e conosce perfettamente la lingua - racconta la madre di una bambina marocchina - non vorrei che le difficoltà rallentassero il programma. Credo, comunque, che piano piano le differenze scompariranno". Altri pensieri attraversano la mamma di una bambina pakistana. "Sono pensierosa - ammette - ma la classe non c'entra. E' la normale apprensione di una madre che accompagna le prime volte suo figlio a scuola. Una classe di stranieri non mi spaventa perchè i bambini, più degli adulti, sono davvero tutti uguali".

    (27 settembre 2005 - ore 13.17)
    http://www.ilpassaporto.kataweb.it/d...p?id=39377&s=0

  10. #30
    Arthur I
    Ospite

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    Ora date un'occhiata ad un'altra notizia (riguardante il Friuli) sempre riportata dal sito IlPassaporto:

    «In fabbrica sempre più immigrati»
    Gli addetti provenienti dai Paesi extra Ue hanno garantito il 24% delle assunzioni effettuate in tutto l’arco dello scorso anno
    http://www.ilpassaporto.kataweb.it/d...p?id=39592&c=1

    Proviamo ad avvicinargli un'altra notizia:

    Lavoro: Italia ultima per stipendi

    Ricerca Codacons su paesi Ue: 'Cipputi' messo male

    (ANSA) - ROMA, 27 set - 'Cipputi' guadagna meno di quasi tutti i suoi colleghi europei, secondo una ricerca Codacons sui salari in Ue. I lavoratori italiani hanno gli stipendi piu' bassi dell'Ue, battuti solo dal Portogallo. Peggio di tutti se la passano i metalmeccanici con una retribuzione netta annua di appena 11mila euro. In cima alla classifica dei meglio pagati ci sono, un po' a sorpresa, gli irlandesi.
    http://www.ansa.it/main/notizie/awnp...7_1393770.html

    Anche questa è una notizia che si conosceva già. Come detto, confrontiamola con l'esemplare notizia friulana: gli imprenditori friulani non troverebbero lavoratori in Friuli per un fatto sia numerico, sia contingente.
    Ora, pensando anche al numero di disoccupati in tutta Italia e in particolare nel Meridione e nelle isole, come è possibile che non si possa far qualcosa rimanendo solo nell'ambito dei cittadini italiani?
    Semplice: bisogna vedere quanto chiederebbero gli italiani e quanto gli stranieri, ecc., ecc.

 

 
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