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  1. #21
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    In Origine Postato da Amati75
    Beh se dobbiamo parlare di esempi.. vi sono anche opere infrastrutturali che hanno rispettato i tempi, costi e le previsioni di flusso?

    Questi esempi non vanno bene?
    Ma ti rendi conto dei RISCHI che tutto ciò comporta? Il governo LI HA VALUTATI veramente? Conoscendo i soggetti stanno al governo mi pare che i dubbi siano tutt'altro che infondati...

  2. #22
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    In Origine Postato da Emish
    Mi sembra ci siano anche le coop rosse nell'affare del ponte
    Azz!! Davvero?...

    Non vorrei essere nei panni dei mafiosi, allora...

  3. #23
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    In Origine Postato da medsim
    I sinistri si agitano tanto perché volevano essere loro a mettere la firma sue questa opera.

    Certo che fare una bella flotta di aliscafi avrebbe inquinato non poco i nostri mari, però andando molto veloci, con il consenso della sinistra naturalmente e magari anche degli ambientalisti.

    Alla fine saimo alle solite, non importa come e perché quello che conta è sparlare della destra.

    Patetici...
    Quali sono le previsioni di traffico sul Ponte?
    In ogni caso modeste.
    Nell'ipotesi bassa, 10.000 veicoli al giorno, nell'ipotesi alta 18.000. Non il giorno dopo la sua inaugurazione, bensì nel 2032. Ora, se si tiene conto che la potenzialità del Ponte sullo Stretto è invece di 100.000 veicoli al giorno, si può dire che essa sarà sfruttata, nella migliore delle previsioni, al 18 per cento (previsioni del DICOTER, organismo tecnico del Ministero delle Infrastrutture, si badi bene). Difatti, per non sbagliare, alle Ferrovie dello Stato è stato imposto un canone annuo di 100 milioni di euro, che tanto somiglia ad una tassa a favore del Ponte. Sarà una domanda banale: i 4,4 miliardi, che poi diventano, come minimo, 6 e poi non sappiamo quanti ancora, non era meglio investirli nei porti siciliani e calabresi, nella rete viaria e ferroviaria e così via? Ma, allora, che senso ha parlare oggi di tariffe per i camion, le auto e le moto uguali a quelle odierne dei traghetti in servizio? Se il traffico oscillerà, nel 2032, tra il 10 e il 18 per cento della potenzialità del Ponte, quali dovranno mai essere le sue tariffe reali per rendere remunerativa la gestione complessiva? O non dovrà intervenire lo Stato? Sarebbe, a quel punto, una beffa clamorosa. E, allora, non era meglio migliorare strade, ferrovie, porti e i traghetti?
    Fra l'altro, infiltrazioni mafiose a parte (sempre pericolosissime), il gigantesco cantiere assicurerà, si promette, l'occupazione nell'intero anno di 40.000 unità (vedremo con quali contratti). Alla fine dell'opera, non rimarrà quasi nulla, mentre gli attuali traghetti occupano oltre 1.200 addetti, in modo stabile ovviamente.
    Il traffico camionistico sta inoltre flettendo. Il trasporto su gomma, tipicamente italiano, sembra avere un futuro per niente radioso. Al contrario della combinazione treno-nave-treno, con navi-portacontainers e treni bloccati tuttomerci. Di recente uno stesso carico ha viaggiato, in parallelo, da Palermo a Livorno in autostrada e per nave, arrivando prima per mare e con i conducenti sereni e riposati.

  4. #24
    Viva la piadina!!!
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    In Origine Postato da beppe2
    Ma ti rendi conto dei RISCHI che tutto ciò comporta? Il governo LI HA VALUTATI veramente? Conoscendo i soggetti stanno al governo mi pare che i dubbi siano tutt'altro che infondati...
    E quale attivita' umana non comporterebeb dei rischi?
    Quale avanzamento strutturale ed economico non comporta dei rischi?

    O si fano le infrastrutture o ci si lamenta che i trasporti e la logistica ocstano troppo, e che quindi hanno un effetto sulle tache dei cittadini..semplice.

    Cmq non mi sembra una posizione sensata prendere solo gli esempi non funzionanati, dato che ci sono anche gli esempi opposti che portano benefici.

    "Conoscendo i soggetti al governo.."

    Beh questa e' una opinione tua soggettiva, non necessaramente corretta.

  5. #25
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    In Origine Postato da Amati75
    Mi sembra sinceramente inutile stare a sentire la sx sulle infrastrutture, fosse stato per loro non sarebbe stata costruita neanche la A1 in Italia.
    Purtroppo , come in tante altre cose, ci arrivano con decenni di ritardo, paziena cosi son fatti.
    Discorso che dimostra che non solo non sai niente di infrastrutture, ma neache di studi di fattibilità, analisi costi/benefici, valore sistemico delle infrastrutture e processi di sviluppo.

    L'articolo è chiaro non per chi è contrario alle infrastrutture, ma al contrario, per chi vi è favorevale, e quindi sa che il ponte ha effetti contrari a quelli sistemici che deve avere un'infrastruttura.

    Il ponte tra Svezia e danimarca è un'infrastruttura. Infatti il suo valore sistemico consiste nell'impatto che ha sull'abbattimento dei costi e incremento dei traffici in un'area cha va dalla Scandinavia alla Rhur. L'incremento marginale del PIL delle aree interessate sostiene i costi del progetto infrastrutturale e del sistema di cui è il centro.

    Nel caso del ponte di Messina il sistema va dalla periferia di reggio Calabria a quella di Messina!

    Somaro patentato! Di quanto dovrebbe essere l'incremento marginale stabile di PIL del sistema interessato a regime (dopo la conclusione dei lavori) per sostenere, non la spesa di costruzione, ma il mero mantenimento dell'opera?

    Bestia!

    Te lo dico io: almeno comparabile a quello avuto , in valore assoluto, da mezza Germania e tutta la scandinavia meridionale nel caso del ponte danese.

    Qualcuno vede questo nel futuro a medio termine di Messina? Da sola produrrà più della Rhur?

    Dove sono la destra e la sinistra nell'analisi sistemica e nell'articolo?
    Forse la sinistra in questo caso è la totalità delle cattedre di economia e la destra nella totalità dei somari col certificato.

  6. #26
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    In Origine Postato da MrBojangles
    Quali sono le previsioni di traffico sul Ponte?
    In ogni caso modeste.
    Nell'ipotesi bassa, 10.000 veicoli al giorno, nell'ipotesi alta 18.000. Non il giorno dopo la sua inaugurazione, bensì nel 2032. Ora, se si tiene conto che la potenzialità del Ponte sullo Stretto è invece di 100.000 veicoli al giorno, si può dire che essa sarà sfruttata, nella migliore delle previsioni, al 18 per cento (previsioni del DICOTER, organismo tecnico del Ministero delle Infrastrutture, si badi bene). Difatti, per non sbagliare, alle Ferrovie dello Stato è stato imposto un canone annuo di 100 milioni di euro, che tanto somiglia ad una tassa a favore del Ponte. Sarà una domanda banale: i 4,4 miliardi, che poi diventano, come minimo, 6 e poi non sappiamo quanti ancora, non era meglio investirli nei porti siciliani e calabresi, nella rete viaria e ferroviaria e così via? Ma, allora, che senso ha parlare oggi di tariffe per i camion, le auto e le moto uguali a quelle odierne dei traghetti in servizio? Se il traffico oscillerà, nel 2032, tra il 10 e il 18 per cento della potenzialità del Ponte, quali dovranno mai essere le sue tariffe reali per rendere remunerativa la gestione complessiva? O non dovrà intervenire lo Stato? Sarebbe, a quel punto, una beffa clamorosa. E, allora, non era meglio migliorare strade, ferrovie, porti e i traghetti?
    Fra l'altro, infiltrazioni mafiose a parte (sempre pericolosissime), il gigantesco cantiere assicurerà, si promette, l'occupazione nell'intero anno di 40.000 unità (vedremo con quali contratti). Alla fine dell'opera, non rimarrà quasi nulla, mentre gli attuali traghetti occupano oltre 1.200 addetti, in modo stabile ovviamente.
    Il traffico camionistico sta inoltre flettendo. Il trasporto su gomma, tipicamente italiano, sembra avere un futuro per niente radioso. Al contrario della combinazione treno-nave-treno, con navi-portacontainers e treni bloccati tuttomerci. Di recente uno stesso carico ha viaggiato, in parallelo, da Palermo a Livorno in autostrada e per nave, arrivando prima per mare e con i conducenti sereni e riposati.
    Ehm..visto che si parla di esempi...quali erano le previsioni di traffico sul' autosole quando fu costruitia..e quale invece la realta'?

    Non solo..ma tute queste belle idee sul migioramento della rete ferroviaria ece cc..ma vi sono venute in mente solo dopo il 2001? Dal 1995 al 2001, nulla?

  7. #27
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    In Origine Postato da Amati75
    Mi sembra sinceramente inutile stare a sentire la sx sulle infrastrutture, fosse stato per loro non sarebbe stata costruita neanche la A1 in Italia.
    Purtroppo , come in tante altre cose, ci arrivano con decenni di ritardo, paziena cosi son fatti.
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    13 Ottobre 2005
    Berlusconi resuscita la «Pi. Ru. Bi», l’autostrada della vergogna

    In principio fu la «Pi.Ru.Bi», acronimo dei democristiani che tanto la volevano (Piccoli, Rumor e Bisaglia). Poi, fu l’«autostrada della vergogna», 2000 miliardi delle vecchie lire che sarebbero stati bruciati inutilmente. Dopo l’intervento di Antonio Cederna, che la bollò come un’opera che avrebbe battuto «ogni record di inutilità», gli stessi promotori, nel 1973, la riposero nel cassetto dei sogni sfumati. Venticinque anni dopo, grazie alla Casa delle libertà, è tornata a nuova vita nel 2001. Potremmo definirla la «Be.Lu.Ca» acronimo di Berlusconi, Lunardi e Casirin (quest’ultimo presidente forzaitaliota della provincia di Padova). Pirubi o Beluca sarebbe comunque un disastro. Un nuovo tratto autostradale che proseguendo il primo (Vicenza-Piovene Rocchette aperto nel 1976) unirebbe Vicenza a Canda (Rovigo) attraversando uno dei territori più belli e più produttivi della campagna veneta, dove risiedono tra l’altro nove ville notificate dalla Soprintendenza, alcune delle quali progettate da Palladio. Da Villa Saraceno a Villa Emo. Passando per Villa Priuli-Fogazzaro-Maruffa di Baldassarre Longhena.
    Domani mattina il Consiglio di Stato deciderà definitivamente se l’opera si dovrà realizzare. È un’autostrada lunga 54 chilometri, vanta sei caselli e due barriere (non esiste una cosa così nel resto del mondo) e, soprattutto, una notevole rivalutazione dei terreni subito a ridosso degli svincoli i cui prezzi sono saliti alle stelle. Interessi economici e elettorali. Conflitti di interessi. Pareri negativi del Ministero per i Beni e le attività culturali e della commissioni Via (Valutazione di impatto ambientale) epurata con l’avvento del «Berlusconi due». Cambia la commissione e cambia il parere che diventata all’improvviso positivo. Anche se 10 membri su 33 si astengono. Nasce anche la querelle tra il Ministero dell’Ambiente e quello dei Beni culturali. È lì che interviene il premier: avoca al governo la decisione e con un decreto del 16 maggio 2003 risorge la Pirubi, anzi dà vita alla Beluca. La benedizione arriva con un altro decreto, questa volta del Ministero delle Infrastrutture e trasporti del 5 aprile 2004. Amen. È fatta.
    Se non fosse che si mettono di traverso gli ambientalisti, (Italianostra e Wwf) nonché il proprietario di una delle ville venete, il Landmark Trust. Presentano, insieme, un ricorso al Tar. Il quale riconosce che nelle procedure amministrative ci sono gravi irregolarità e violazioni di norme giuridiche. «Sicuramente fondati» definisce il tribunale amministrativo i motivi elencati nel ricorso. Decisione molto, ma molto sgradita a due amministratori locali che hanno raccolto le firme per una petizione contro la decisione dei giudici. Si tratta della presidente della provincia di Vicenza, Manuela Dal Lago, 59 anni, leghista di ferro, nonché consigliere componente del comitato direttivo della società che dovrebbe realizzare l’autostrada (nel 2004 ha percepito oltre 100mila euro per il suo incarico nella società), e Vittorio Casarin, suo collega alla provincia di Padova, iscritto nelle liste di Fi, nonché presidente vicario della spa Autostrade Brescia-Verona-Vicenza-Padova, che nel giugno 2003 ha acquisito dall’Anas, senza gara europea, la concessione dell’autostrada A31 Valdastico. I due presidenti avevano annunciato la raccolta di 100mila firme a sostegno dell’autostrada. Sembra che siano riusciti, dopo una campagna pro-firma con auto e personale della provincia impegnati al riguardo, a recuperarne 3.300.

  8. #28
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    In Origine Postato da Amati75
    Ehm..visto che si parla di esempi...quali erano le previsioni di traffico sul' autosole quando fu costruitia..e quale invece la realta'?

    Non solo..ma tute queste belle idee sul migioramento della rete ferroviaria ece cc..ma vi sono venute in mente solo dopo il 2001? Dal 1995 al 2001, nulla?
    Altra bestialità. Le previsioni di traffico erano congruenti con i costi. Le aree interessate andavano da tutto il nord Italia fino al centro sud. Un paragone che non sta in piedi neanche se intervenisse Cristo per provarci a farcelo stare.

  9. #29
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    In Origine Postato da Nelson
    Discorso che dimostra che non solo non sai niente di infrastrutture, ma neache di studi di fattibilità, analisi costi/benefici, valore sistemico delle infrastrutture e processi di sviluppo.

    L'articolo è chiaro non per chi è contrario alle infrastrutture, ma al contrario, per chi vi è favorevale, e quindi sa che il ponte ha effetti contrari a quelli sistemici che deve avere un'infrastruttura.

    Il ponte tra Svezia e danimarca è un'infrastruttura. Infatti il suo valore sistemico consiste nell'impatto che ha sull'abbattimento dei costi e incremento dei traffici in un'area cha dalla Scandinavia alla Rhur. L'incremento marginale del PIL delle aree interessate sostiene i costi del progetto infrastrutturale e del sistema di cui è il centro.

    Nel caso del ponte di Messina il sistema va dalla periferia di reggio Calabria a quella di Messina!

    Somaro patentato! Di quanto dovrebbe essere l'incremento stabile di PIL del sistema interessato a regime (dopo la conclusione dei lavori) per sostenere, non la spesa di costruzione, ma il mero mantenimento dell'opera?

    Bestia!
    oh "bestia" lo dici a tua mama che t'ha fatto? Hai capito imebecille?

    T'ho gia' risposto altre volte su quanto riguarda l'analisi costi benefici..per me ce ne sono, se non ti va giu'..amen, non me ne frega una cippa se ti vada a genio o meno...

    Le Autostrade in Calabria sono in fase di Potenziamento cosi come quelle in Sicilia (dopo 40 anni...).

    Che impatto avra' il ponte sulla logistica ed i suoi dei trasporti in Italia (ovvio nelle regioni interessate)? E quindi sui prezzi al consumo?

    Ne post addietro ho chiesto qualche informazione, se me le puoi dare bene..senno vedi di andare pure a fanculo..che in nessun 3D mai.. ti ho attacato personalmente come TU hai fatto qui sopra..quindi datti una calmata.."bestia".

  10. #30
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    In Origine Postato da Nelson
    Altra bestialità. Le previsioni di traffico erano congruenti con i costi. Le aree interessate andavano da tutto il nord Italia fino al centro sud. Un paragone che non sta in piedi neanche se intervenisse Cristo per provarci a farcelo stare.
    Bla Bla BLa.... rispondi..quali erano le previsioni di traffico...e quale invece la realta'?

    E allora... tutte ste belle idee.. dal 1995 al 2001?
    Dov'erano?

 

 
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