vicenda veramente grottesca
SCONTRI E POLEMICHE
Zuffa in centro al gazebo di Forza Nuova
Tensione al gazebo allestito da Forza Nuova al teatro Guglielmi per raccogliere fondi per i terremotati. Ne scaturisce una zuffa con giovani dei Carc, un gruppo di estrema sinistra: immediato l'intervento di Polizia, Carabinieri, Polizia Municipale e Digos
Massa, Forza Nuova al Guglielmi (foto nizza) Massa, 22 aprile 2009 - Sono le 9,30 di mattina, quando un gruppo di giovani di Forza Nuova monta il suo gazebo sotto il Comune e inizia a raccogliere fondi per la gente terremotata dell’Abruzzo; intanto distribuisce sacchetti di pane a offerta: la chiama 'campagna contro il carovita'; passano pochi minuti quando a Forza Nuova tocca smantellare tutto: non hanno l’autorizzazione del Comune e vengono accompagnati da due agenti della Polizia Municipale di fronte al Teatro Guglielmi.
I ragazzi tentano di rimontare il loro gazebo, ma questa volta gli viene impedito: sono altrettanti giovani di estrema sinistra, Carc, a protestare contro la loro iniziativa; a nulla servono i primi interventi di un’agente della polizia municipale che viene a sua volta offesa da uno del gruppo, non troppo rispettoso dei ruoli e delle divise: iniziano insulti vari e minacce: "Andatevene, non potete stare qui", "siete falsi, date il pane gratis e la sera picchiate la gente per strada".
Il tempo di rispondere con altrettanti insulti e accuse e il gazebo finisce per terra con un calcio alle gambe di metallo; in quel momento passa anche una classe delle scuole elementari per assistere ad uno spettacolo all’interno del teatro; inizia la zuffa praticamente in mezzo ai bambini; un giovane Carc afferra una bandiera di Forza Nuova e nel tafferuglio una giovane minorenne militante dichiara di aver ricevuto un colpo forte in testa e di voler procedere con regolare denuncia; in pochi minuti il piazzale del Guglielmi si riempie di Polizia, Carabinieri, Polizia Municipale e Digos.
La rissa viene bloccata sul nascere, ma il resto della mattinata è teso: per permettere a Forza Nuova di continuare la loro iniziativa la Digos è costretta a circondare il Gazebo; i giovani di entrambe le fazioni continuano a offendersi e ad insultarsi, mostrando orgogliosi da una parte il pugno chiuso e dall’altra la mano aperta a saluto romano.
Ci sono altri momenti di tensione: un padre passa davanti al gazebo e riconosce un giovane che pare abbia avuto a che fare con il figlio durante manifestazioni politiche; la Polizia è costretta ad allontanarlo e a chiedergli i documenti di riconoscimento che lui all’inizio non vuole fornire. Si avvicina anche un cittadino extracomunitario e si schiera dalla parte dei giovani di sinistra; grida "vergogna, vergogna, razzisti" e Forza Nuova non sta a guardare, volano frasi come "marocchino torna al tuo paese", parole che inducono l’uomo a spiegarci che lui è regolare, che lavora, che vive a Massa da anni e che paga le tasse.
La manifestazione è accompagnata da un particolare ritornello, intonato da Marco Lenzoni dell’Associazione Solidarietà Proletaria, intervenuto poco dopo i tafferugli: "prendete il pane dei fascisti, uscito dal forno come i corpi degli Ebrei". Parole forti, durissime che Lenzoni durante un’intervista ha rivendicato e mai ritrattato. Alle 11,30, come previsto, Forza Nuova ha lasciato la piazza del teatro, caricato il pane, i vestiti per i terremotati e le offerte per l’Abruzzo. Molti dei 30 chili di pane comprato dai giovani di Forza Nuova è tornato indietro: in pochi avevano il coraggio di avvicinarsi al gazebo: troppa Polizia, troppo rumore e troppa diffidenza.
http://lanazione.ilsole24ore.com/mas...za_nuova.shtml