(Il nazista che sarebbe ancora il padrone dell'Iraq se avessimo dato retta a Prodi).
Dall'Associated Press, traduzione sua.
http://sorvegliatospeciale.splinder....646708#6040214
Saddam Hussein verrà processato in un'aula di tribunale blindata e sorvegliata, sotto le regole del diritto internazionale ma con alcune differenze rispetto ai tribunali istituiti in passato per crimini di guerra.
La differenza principale rispetto ai processi più recenti è quella che a Saddam potrà essere comminata la pena di morte come possibile sentenza. E diversamente dalla maggior parte di casi del genere sin dai tempi della Seconda Guerra Mondiale lui verrà processato da suoi concittadini.
Il tribunale fu istituito da un governo iracheno ad interim creato dalle autorità d'occupazione USA, ma è ora gestito e riconosciuto da un governo iracheno democraticamente eletto.
Non ci sarà una giuria. Il presidente della corte interrogherà i testimoni, e tutti insieme i cinque giudici decideranno la colpevolezza o l'innocenza di Saddam e dei suoi co-imputati. Ai giudici sarà consentito chiedere consulenza a dei consiglieri internazionali.
Saddam sarà seduto insieme ai suoi co-imputati, probabilmente dietro un vetro di protezione. Avrà il diritto di chiamare dei testimoni, e, se condannato, ricorrere numerose volte in appello prima che la sentenza venga applicata. Ogni co-imputato avrà almeno un avvocato.
Se condannato, Saddam potrà ricorrere in appello presso una corte composta da nove giudici, la quale corte è parte del tribunale speciale iracheno istituito per indagare sui crimini che Saddam ed altri sono accusati di avere commesso durante i 23 anni di potere.
Se la sentenza viene pronunciata dopo che tutti gli appelli sono finiti, allora essa dovrà essere applicata entro 30 giorni, a prescindere dagli altri procedimenti giudiziari in corso. Se Saddam dovesse essere condannato a morte, questo significa che potrebbe essere giustiziato mentre qualcuno delle sue decine di processi che dovrebbe in teoria affrontare sono ancora in corso.
Le accuse di questo primo processo non sono state ancora specificate, ma ci si aspetta che siano presentate durante la prima udienza. Il processo è legato al ruolo di Saddam e dei suoi sette co-imputati nel massacro compiuto nel 1982 di 143 persone a Dujail, una città a maggioranza sciita a nord di Baghdad, dopo un fallito tentativo di assassinio.
Non ci si aspetta che Saddam si pronunci durante la sessione inaugurale. Tuttavia, il suo avvocato chiederà probabilmente un rinvio, cioè la corte potrebbe aggiornarsi a molte settimane più tardi dopo i primi giorni di lavoro.
Deve essere ancora deciso se rendere pubblici i volti ed i nomi dei giudici. Ai testimoni potrebbe essere garantita qualche forma di portezione speciale, come l'occultamento delle loro identità.
I giornalisti potranno assistere al processo in aula, e qualche fotografia sarà ammessa. Invece le telecamere non saranno permesse nei primi giorni delle udienze. Non è chiaro se esse potranno essere consentite più avanti.
Cordiali Saluti