Rapito giornalista del Guardian
Rory Carroll è stato rapito a Baghdad dopo l'udienza del processo a Saddam

19 Ottobre 2005

ROMA. Rory Carroll, il corrispondente a Baghdad del quotidiano britannico Guardian, è stato rapito nella capitale irachena. Lo ha reso noto il suo giornale.

Carroll è stato sequestrato mentre usciva di casa, nel quartiere di Sadr City, dopo aver seguito in tv la prima giornata d'udienza del processo a Saddam Hussein, insieme a una famiglia irachena. Secondo un testimone,
il giornalista è stato rapito da un gruppo di uomini armati.

il quotidiano britannico The Guardian ha confermato che il suo corrispondente a Baghdad Rory Carroll risultata scomparso e potrebbe essere stato rapito. Secondo
alcune testimonianze, Carroll stava guardano in televisione la prima udienza del processo a Saddam Hussein quando sarebbe stato sequestrato.

Irlandese, 33 anni, Carrol lavorava in Iraq da circa 9 mesi e secondo le prime notizie data dall'emittente al Jazeera sarebbe stato rapito da uomini armati presso il quartiere sciita di Baghdad Sadr City.

L'ultimo articolo pubblicato, ieri, da Carrol, riguardava il
processo a saddam Hussein. L'articolo era intitolato: «il
processo del secolo? Non per gli iracheni».

Quello di Carroll è solo l'ultimo di una lunga serie di episodi
che hanno visto coinvolti i giornalisti in Iraq. I casi più noti
hanno visto coinvolti due reporter francesi, Christian Chesnot (Rfi) e Giorgio Malbrunot (Le Figaro), rapiti con il loro autista il 20 agosto 2004 a sud di i Baghdad, l'inviata speciale a Baghdad del quotidiano francese Libération, Florence Aubenas, rapita il 5 gennaio col suo Hussein Hanoun Al Saadi e liberata solo solo il 12 giugno, e l'italiana Giuliana Sgrena, del Manifesto, che rapita il 4 febbraio 2004 viene liberata il 4 marzo scorso.

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