Nichi Vendola vola a Washington per inaugurare lo 'sportello Puglia' e rimedia una serie di gaffes che preferiremmo non aver letto (e i pugliesi non aver pagato).
Riassunto : parte una nutrita delegazione, 50 persone, al seguito del Governatore della Puglia, e sbarca negli States.
Capo spedizione è un tizio che parla in modo insufficiente l'inglese e che non ha mai messo piede a Washington; quando il piede ce lo mette gli rubano l'auto e i bagagli e, senza contanti e carta di credito, viene respinto dall'albergo. Il giorno dopo gli prestano i soldi e lui abbandona il campo e torna a casa.
Il suo posto fa gola a molti che, ad uno ad uno, telefonano per lasciare le loro credenziali e un sostanzioso sputtanamento degli altri candidati.
Il convegno viene organizzato inizialmente all'Hilton Washington & Towers, dopodicchè decidono di spostarlo al Watergate Hotel senza premurarsi di comunicarlo ai partecipanti. Che infatti vanno all'Hilton e non trovano nulla.
Uno dei pochissimi partecipanti riferisce che la delegazione pugliese ha parlato di tutto tranne che di un qualsiasi argomento attinente allo scopo della loro visita, e cioè "vendere negli Stati Uniti", e che l'unico intervento serio è stato quello di David Biltchik:"Scusatemi: è tanto bello vedervi e vi ringrazio perché mi avete invitato a parlare - ha detto il chairman del Consultants International Group - ma siete dei pessimi venditori di voi stessi. Non avete invitato la gente giusta. Quegli americani, per esempio, che da anni commerciano con gli imprenditori pugliesi con successo". Infine ha sintetizzato sorridente: "i francesi sono molto meglio di voi".
Roba che uno potrebbe mandare in esilio permanente Nichi Vendola solo per questo.
Per l'incontro con il vicepresidente della Banca mondiale, Vendola chiede un interprete. Peccato che il vicepresidente sia Cesare Calari, italiano che parla perfettamente la nostra lingua.
Infine, il nostro Governatore e la sua delegazione ottengono un incontro con il presidente della Georgetown University e si presentano placidamente in ritardo di venti minuti.
Il commento americano è stato feroce:"Voi italiani siete fantastici. Arrivate qui con delegazioni regionali che al confronto quelle delle nazioni africane in visita alla Banca Mondiale sono roba da ridere. Ci offrite dei pranzi spettacolosi, danze suggestive. E poi sparite e nessuno capisce bene cosa siete venuti a fare".
Missione compiuta, insomma.