Tutto inutile il casino sorto quest'estate sulle intercettazioni disposte dalla procura della Repubblica di Milano per l'offerta d'acquisto dell'Unipol per la BNL e tutti gli altri "furbetti del quartierino" come li chiamò Stefano Ricucci concordavano o si consultavano per le operazioni RCS, Banca Popolare di Lodi e, appunto, la scalata Unipol da parte di Consorte.
Interviste a iosa di Fassino e D'Alema volte o a dimostrare quanto fosse ingiusto criminalizzare gli immobiliaristi (quelli nominati da Celentano, motivo che l'ha reso tanto, ma tanto antipatico) e quanto fosse giusto che un segretario di un grande partito di sinistra "si interessasse" quando realtà tanto "vicine" storicamente ai diesse come le coop (che fanno parte dell'Unipol) tentano una operazione economica dell'ampiezza della scalata all BNL. Affermazioni che lasciarono di stucco Mario Pirani tanto da fargli scrivere che i diesse non hanno cultura di governo.
Oppure l'intervista di D'Alema chee lascò di stucco tanti altri a sinistra quando affermò chee non c'è alcuna differenza tra finanza industriale (quella che crea posti di lavoro) e finanza speculativa.
Tutto questo senza che manco l'Unipol sia riuscita ad "acchiappare"la BNL.
Quante energie sprecate...