Il ballottaggio delle Presidenziali. «Sarò il presidente di tutti» Elezioni in Polonia, Kaczynski in testa Il candidato cattolico dato al 53,52% nei primi sondaggi
dopo il voto. Il rivale Donald Tusk dato al 48,46
Il candidato del Pis, Lech Kaczynski (Reuters)
VARSAVIA - Il candidato cattolico Lech Kaczynski, della formazione di destra «Diritto e Giustizia» (PiS), è in testa nel ballottaggio delle elezioni presidenziali svoltosi oggi in Polonia, secondo il primo sondaggio condotto dal laboratorio Gsk di Varsavia e diffuso dal canale privato della tv polacca Tifa N.
Il sondaggio - che non è ancora un 'exit poll - attribuisce il 53,52 per cento di preferenze a Kaczynski ed il 48, 46 per cento al suo rivale, Donald Tusk. Kaczynski, 56 anni, era arrivato secondo, con il 33,10% dei voti, al primo turno, svoltosi il 9 ottobre scorso, dietro il candidato liberale Tusk (36,33%). Nella mattinata, un malfunzionamento aveva ritardato le operazioni in un seggio, facendo slittare di 25 minuti le operazioni di voto.
Kaczynski ha tenuto già in serata un primo discorso alla tv, ringraziando tutti gli elettori che gli hanno attribuito la preferenza e annunciando l'intenzione di mettersi subito al lavoro per il bene del Paese. «La Polonia ha bisogno di consenso», ha detto, riferendosi agli alleati nel futuro governo, due volte superati agli esami delle urne, ovvero i liberali di Piattaforma Civica. Kaczynski ha poi vouto ringraziare il fratello, Jaroslawl, che ha fatto un passo indietro e ha ceduto la poltrona da premier proprio per non intralciare la corsa presidenziale del gemello Lech. Questi ha già annunciato che a questo punto si ritirerà dal partito Diritto e Giustizia per
Il candidato della Piattaforma Civica, Donald Tusk (Reuters)
essere «il presidente di tutti i polacchi».
Di fronte al distacco, giudicato «sufficiente» da Kaczynski, il suo sfidante Donald Tusk ha fatto sapere tramite portavoce di accettare la sconfitta. Anche lui ha parlato alla tv e dopo avere ringraziato «il quasi 50% di elettori che credono nei valori della libertà, della solidarietà e della responsabilità» ha detto di essere «triste» per la sconfitta ma fiduciozo che «la Polonia comunque non ha perso». Tusk si è poi congratulato con Kazcynski per la vittoria. Contemporaneamente, il partito Diritto e Giustizia faceva sapere che domani alle 12 partiranno i negoziati di coalizione per il nuovo esecutivo.
23 ottobre 2005