L’esercito ha sostenuto che i bombardieri F-15 hanno sganciato bombe dirette precisamente su decine di iracheni riunitisi attorno ai rottami di un carro armato americano distrutto, che hanno provocato la morte di venti persone, definite “terroristi”.
L’esercito ha ritenuto che gli Iracheni stessero interrando un’altra bomba a lato della strada, come quella la cui esplosione aveva causato la distruzione del carro armato.

Tuttavia, l’ “Indipendent” ha riportato la testimonianza di diverse persone e di un capo locale, secondo cui gli Iracheni che sono stati investiti dallo scoppio erano civili raccoltisi attorno ai rottami per vederli o prenderne dei pezzi, come accade abitualmente presso i carri armati americani distrutti. Il capo locale, Shiyad Sa‘d, e i testimoni, che hanno rifiutato di fornire i loro nomi, temendo per la loro incolumità, hanno detto che la deflagrazione ha colpito la folla provocando l’uccisione di 25 civili.

Per quanto concerne gli altri uccisi, l’esercito ha affermato che essi sono caduti nel villaggio di Al Bu Faraj, vicino Ramadi, evidenziando che uomini armati hanno aperto il fuoco su un elicottero d’assalto “Cobra”, che ha reagito, provocando la morte di dieci guerriglieri, mentre il resto di loro è fuggito verso un’abitazione vicina. L’esercito ha aggiunto che gli armati si erano appostati approntando le armi, così un caccia F-18 ha lanciato un missile contro la casa, uccidendo circa quaranta combattenti.

Tuttavia, l’”Indipendent” anche in questo caso ha riportato le affermazioni dei testimoni, secondo cui non meno di quattordici degli uccisi erano civili. Contrariamente alla versione americana, i testimoni hanno riferito che i caccia hanno fatto esplodere l’edificio allorché era stato completato il trasporto in esso di un uomo ferito nel primo attacco.

Le notizie della mattanza dei civili è coincisa con le dichiarazioni del responsabile delle Nazioni Unite, nelle quali ha affermato che le forze d’occupazione americane affamano i civili iracheni e li privano dell’acqua.

L’inviato speciale della FAO [in Iraq] Jean Zigler ha detto: “Esiste un autentico dramma in Iraq, coperto da un perfetto silenzio, in quanto le forze alleate sfruttano la fame e la privazione dell’acqua come arma contro i civili”.

Traduzione di Valerio Buemi per Aljzazira.it
fonte: Islamonline.net, 17-10-2005