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  1. #11
    Identitario Europeo
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    Testo originale scritto da LEONIDA
    li vedi i 'giovani' italiani, quelli 'normali' ? La vedi la mtv's generation...? Italia, cosa vuol dire per loro , che dentro ormai sono "negrizzati".
    Purtroppo quello che dice Leonida è giusto. Per sensibilizzare in modo efficace contro lo stesso problema immigratorio (che è, innanzitutto, un problema identitario) è necessario combattere contemporaneamente contro una società che fa dell'omologazione culturale ed etnica una sorta di dogma intoccabile.
    Il problema immigrazione è una priorità? Certo che lo è, perchè c'è poco da lottare per l'Europa se muoiono, anche esteriormente, gli Europei (perchè interiormente, vale a dire spiritualmente, sono già in fin di vita). Questo non vale per quanto mi riguarda a liquidare come "paccottiglia ideologica" gli altri problemi sul terreno. Per il semplice motivo che sono tutti legati tra loro a doppio filo, la buona battaglia insomma va fatta su tutti i versanti, senza trascurarne alcuno e valutando, naturalmente , le priorità legate alla sopravvivenza stessa del nostro popolo.
    Nel fare questo, e qui Enea dice cose giuste, bisogna naturalmente considerare i vari piani di comunicazione: ci sono determinati messaggi che possono essere percepiti in modo più immediato, altri che interessano un piano più "alto" e meno popolare dell' azione politica e che tuttavia non possono non far parte della nostra piattaforma programmatica.
    Quello dell' immigrazione è certamente un buon tema per iniziare a comunicare con le masse: proprio perchè è un nemico visibile.
    L'importante è che non si perda la consapevolezza del Problema...nella sua complessità.

  2. #12
    Mondializzatori VS Differenziatori
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    Questo passaggio:

    la vocazione prioritaria di Les Identitaires: l’affermazione della nostra identità etnica e culturale, che deve darci diritti prioritari sulla nostra terra.

    è assolutamente condivisibile.

    Però non capisco il salto che fa nella riga successiva dicendo: "per questo allora ne' kippa ne' kefiah..."

    Anche se con Orazio ciò è stato motivo di discussioni, io concordo con lui sul fatto che non ci sia UNA CAUSA UNICA ma un complesso di cause, ed allo stesso tempo credo che non si possano creare compartimenti stagni: cioè l'immigrazione è uno dei lati di un più grande problema centrale.

  3. #13
    Cuore Nero
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    Testo originale scritto da Fenris
    Mi sembra positivo che un gruppo di persone decida di fare finalmente della questione etnica-nazionale la priorità assoluta. Non è dall'altroieri che vado dicendo che sarebbe necessario farlo anche qui da noi, e che è questo il motivo per cui la Lega ci frega tanti voti che invece potrebbero essere nostri.

    Non è solo una questione di opportunismo politico però, è una questione maledettamente reale, che preoccupa un numero di persone infinitamente superiore a quello rappresentato dalla nostra area, e che per qualche motivo non riusciamo a catturare, forse perchè troppo presi da questioni che riguardano i massimi sistemi, attribuendo alle stesse anche le cause dei problemi quotidiani, allontanandoci così dall'aspetto più immediato degli stessi e dalla fiducia della gente.

    A che vale dire "bisogna combattere il capitalismo e la massoneria responsabili dell'immigrazione di massa"? Sarà pur vero, ma i problemi citati nell'articolo riportato da Orazio sono ben più tangibili e quotidiani, e non sono da poco. Non è solo questione di capitalismo e massoneria, è anche questione di un sistema socio-legislativo che ci mortifica sempre di più in quanto europei, e contro il quale si deve far sentire la propria voce.

    Sono problemi che vanno affrontati uno per uno nel merito e non semplicemente "dall'alto" di una generica lotta al maxi-sistema che li ha generati. Altrimenti non ne saltiamo fuori.
    condivido pienamente.

  4. #14
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    Testo originale scritto da LEONIDA
    Voglio provare a chiarire la mia posizione : non è differente il punto cui tendere, ma il come arrivarci. Un cero sciovinismo, anche se ora 'pare' di 'destra' ha una matrice culturale giacobina (sovversiva, a iniziare dalle rivolte anti.imperiali...etc...) , quindi, nessun abbaglio. Uno sguardo dis-incantato alla realtà italiana : li vedi i 'giovani' italiani, quelli 'normali' ? La vedi la mtv's generation...? Italia, cosa vuol dire per loro , che dentro ormai sono "negrizzati".
    Dio quanto è vera questa cosa... qualche giorno fa ero in un locale, davanti vedo un tipo che conosco circondato da altre 3-4 persone, per la maggiorp arte allogene. C'era quello davanti a lui che, ciondolando come uno scimmione, faceva con la bocca il suono della batteria, e 'sto deficiente che agitando il braccio come fanno gli scimmioni afro-americani, "rappava" improvvisando. Saranno andati avanti per un quarto d'ora, sotto lo sguardo divertito degli allogeni che li circondavano. A me veniva da vomitare.
    Riaffiorano i ricordi degli anni di passione
    ritorna il vecchio sogno per la rivoluzione.
    Racconti senza fine di gente che ha pagato
    non puoi mollare adesso la lotta a questo stato.
    La rivoluzione è come il vento, la rivoluzione è come il vento.

  5. #15
    Identitario Europeo
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    Testo originale scritto da Fenris
    Dio quanto è vera questa cosa... qualche giorno fa ero in un locale, davanti vedo un tipo che conosco circondato da altre 3-4 persone, per la maggiorp arte allogene. C'era quello davanti a lui che, ciondolando come uno scimmione, faceva con la bocca il suono della batteria, e 'sto deficiente che agitando il braccio come fanno gli scimmioni afro-americani, "rappava" improvvisando. Saranno andati avanti per un quarto d'ora, sotto lo sguardo divertito degli allogeni che li circondavano. A me veniva da vomitare.
    In america li chiamano "whiggers" (o wiggers)

  6. #16
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    Testo originale scritto da enea08
    Tempo fa avevo scritto, che bisognava prendere esempio dai testimoni di Geova.
    Conosco gente da galera che ammazzava solo con lo sguardo ridotta ad agnellini con la Bibbia sempre sotto il braccio da questa gente.
    Ecco, noi dobbiamo fare proselitismo fra le masse, ma in maniera costante, organizzata, con un'unica direzione che vigili e coordini dall'alto, con dei testi validi per tutti, sapendo parlare ogni volta un linguaggio differente, in modo da porci in rapporto empatico con qualunque italiano.
    Andare in casa di un disoccupato che ha gli incubi su come fare per pagare l'affitto e non parargli della tradizione, di Enea e degli assetti geopolitici, ma fargli vedere begli articoli sulle illuminanti iniziative del governo, sempre prodigo quando si tratta di regalare case agli stranieri, mostrare la realtà ai disoccupati, terrorizzare gli anziani con lo spettro della delinquenza straniera...insomma, organizzare il materiale, formare delle persone preparate, prevedendo tutte le possibili obiezioni che arrivano alla mente degli ingenui dal bombardamento buonista, e convincere totalmente le persone alla causa.
    Quello, insomma, che fanno i Testimoni di Geova.
    Non c'è nulla che dicano, o che tu gli risponda, che già non l'abbiano previsto con anticipo.
    Ecco, quello sarebbe il primo passo. È vero che oggi i nostri ragazzi sono rincoglioniti da MTV e compagnia, ma perchè? cominciamo ad avvicinarli, ( ma in maniera seria, non dilettantesca), parliamogli e aiutiamoli ad uscire da questo coma cerebrale nel quale vegetano.
    Ottimo Enea. E' quello che ho sempre pensato e ho fatto sino ad ora.
    Direi con discreti risultati.
    Se lo facessero tutti. . . !
    Ciao.
    Wallace_60

  7. #17
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    Testo originale scritto da cristiano72
    In america li chiamano "whiggers" (o wiggers)
    Io invece in Italia li chiamo mongoloidi.
    Riaffiorano i ricordi degli anni di passione
    ritorna il vecchio sogno per la rivoluzione.
    Racconti senza fine di gente che ha pagato
    non puoi mollare adesso la lotta a questo stato.
    La rivoluzione è come il vento, la rivoluzione è come il vento.

  8. #18
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    Se avessimo l'organizzazione della sinistra dalla nostra parte otterremo sicuramente risultati sorprendenti in pochi anni. Purtroppo non l'abbiamo, per decenni è stata scoraggiata la creazione di una rete dal basso collegata ad una forte intellettualità di destra, la quale poteva dare indicazioni con tutti gli strumenti della cultura, dalla musica, al cinema, alla televisione, alla letteratura, fino ai mass media, che sono dominati da sempre, in tutti i campi da loro, non certo da Berlusconi (e lo dimostra il fatto come sia passata come acqua fresca l'idea che Berlusca abbia 6 televisioni,le quali di fatto dicono a parte una di ogni su di lui).

    E ci troviamo che dominati da questa idelogia, la cui colpa è anche del fascismo, con i suoi slogan, la sua retorica; è stato facile una volta che la sinistra ha sostituito in tutto il fascismo, assicurandosi lo spazio che questo si era creato nella società, rivoltare la frittata, e sostituire ad una retorica patriottica, una i cui miti erano nelson mandela, che guevara, o'chi min o lenin.

    Hanno sempre violentato la storia e l'informazione, e continuano a farlo per i loro sporchi comodi, a tutti i livelli, è ora di piantarla di usare il bianco guanto di velluto della verità e cominciare anche noi con i loro metodi, i quali in ultima istanza sono vincenti! Quindi vanno prima create le basi, e vanno anche raccontate balle, se serve per controbattere alla loro propaganda antistorica. Non si può combattere a mani nude con uno che bara usando un'ascia.
    Bisogna che ci armiamo di ascia pure noi, o di qualcosa di meglio.
    Intanto possiamo almeno pareggiare, poi si vedrà, non capisco questa idiosincrasia ad usare i metodi della sinistra, falsi e spergiuri ma vincenti. Se non lo faremo perderemo, e stavolta hanno tutto il terzo mondo con il suo schiacciante peso demografico dietro le spalle, saremmo annientati definitivamente, e poco dopo toccherà a loro, ai sinistri che ancora non si saranno meticciati.

    Ciò per non va fatto usando parole come "identità", o "etnia", l'unica ancora di salvezza è la nazione, la stessa che idea che ha dato ai popoli europei una vitalità mai vista in nessun tempo, che gli ha permesso di conquistare il mondo.
    Con le etnie e le "identità", si rimarrà sempre ancorati al particolarismo locale, di fatto perdente, perchè 1) troppo piccolo per sostenere la pressione, e 2) perchè sostanzialmente fasullo e non sentito dalla gente come la gloria storica delle nazioni.
    Quando le armi saranno fuorilegge, solo i fuorilegge avranno le armi

  9. #19
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    Una volta, era alla vigilia delle ultime elezioni regionali, ero andato a fare delle commissioni nel mio quartiere (un quartiere popolare e proletario, a fortissima densità immigratoria e dal forte disagio sociale, da sempre roccaforte della sinistra) e ho assistito a una scena particolare quanto significativa: in una mercato di piazza, c'erano alcuni militanti di sinistra incravattati (ds o margherita? o ulivisti boh) che facevano propaganda per il candidato dell'Unione. A parte un paio di persone che l'hanno rifiutato, tutti, dico tutti hanno preso volentieri i volantini di sinistra, chiacchierando, chiedendo opinioni ai militanti sinistrorsi, finchè a un certo punto attorno a loro si era formata una piccola folla "multietnica" quasi festante, surreale. Dopo avere visto questa scena, mi sono spostato piu' verso il centro citta', dove un gruppetto di ragazzi, alcuni skin e altri no, stavano diffondendo materiale elettorale di Alternativa Sociale.
    Oltre gli immancabili poliziotti, ho visto la gente che li schifava: nessuno prendeva i volantini (solo io e un vecchietto l'abbiamo preso), volavano insulti (razzisti, sporchi fascisti, ecc) verso questi ragazzi, che si sono presi pure degli sputi da una donna allogena (e anche io che mi sono beccato uno sputo sulle scarpe da un tizio solo per avere preso il volantino). E il fatto drammatico è che a insultare i militanti di AS non erano le solite figure dei centri sociali, ma gente "comune" di passaggio, giovani e anziani, gente che mai uno si immaginerebbe. Un "humus" ostile, di base, montato ad arte dai mass media ma anche sintomo di una società che sta cambiando radicalmente dal basso: la mtv generation oramai sta entrando nel dna della gente, e i pochi spazi di manovra politica possibili sono già (guarda caso) occupati dai compagni. Che fare?
    <p><center>Europa Dei Popoli!
    http://www.slowplayers.org/SBSP/images/Animated_Scots_Flag.gif<p><center>

  10. #20
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    Testo originale scritto da Padanik
    Una volta, era alla vigilia delle ultime elezioni regionali, ero andato a fare delle commissioni nel mio quartiere (un quartiere popolare e proletario, a fortissima densità immigratoria e dal forte disagio sociale, da sempre roccaforte della sinistra) e ho assistito a una scena particolare quanto significativa: in una mercato di piazza, c'erano alcuni militanti di sinistra incravattati (ds o margherita? o ulivisti boh) che facevano propaganda per il candidato dell'Unione. A parte un paio di persone che l'hanno rifiutato, tutti, dico tutti hanno preso volentieri i volantini di sinistra, chiacchierando, chiedendo opinioni ai militanti sinistrorsi, finchè a un certo punto attorno a loro si era formata una piccola folla "multietnica" quasi festante, surreale. Dopo avere visto questa scena, mi sono spostato piu' verso il centro citta', dove un gruppetto di ragazzi, alcuni skin e altri no, stavano diffondendo materiale elettorale di Alternativa Sociale.
    Oltre gli immancabili poliziotti, ho visto la gente che li schifava: nessuno prendeva i volantini (solo io e un vecchietto l'abbiamo preso), volavano insulti (razzisti, sporchi fascisti, ecc) verso questi ragazzi, che si sono presi pure degli sputi da una donna allogena (e anche io che mi sono beccato uno sputo sulle scarpe da un tizio solo per avere preso il volantino). E il fatto drammatico è che a insultare i militanti di AS non erano le solite figure dei centri sociali, ma gente "comune" di passaggio, giovani e anziani, gente che mai uno si immaginerebbe. Un "humus" ostile, di base, montato ad arte dai mass media ma anche sintomo di una società che sta cambiando radicalmente dal basso: la mtv generation oramai sta entrando nel dna della gente, e i pochi spazi di manovra politica possibili sono già (guarda caso) occupati dai compagni. Che fare?
    Direi che una cosa utile sarebbe abbattere gli stereotipi. Non dico giacca e cravatta che fa molto Forza Italia, ma un impatto visivo che non incuta timore, che non sembri a priori ostile.

 

 
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