Purtroppo quello che dice Leonida è giusto. Per sensibilizzare in modo efficace contro lo stesso problema immigratorio (che è, innanzitutto, un problema identitario) è necessario combattere contemporaneamente contro una società che fa dell'omologazione culturale ed etnica una sorta di dogma intoccabile.Testo originale scritto da LEONIDA
li vedi i 'giovani' italiani, quelli 'normali' ? La vedi la mtv's generation...? Italia, cosa vuol dire per loro , che dentro ormai sono "negrizzati".
Il problema immigrazione è una priorità? Certo che lo è, perchè c'è poco da lottare per l'Europa se muoiono, anche esteriormente, gli Europei (perchè interiormente, vale a dire spiritualmente, sono già in fin di vita). Questo non vale per quanto mi riguarda a liquidare come "paccottiglia ideologica" gli altri problemi sul terreno. Per il semplice motivo che sono tutti legati tra loro a doppio filo, la buona battaglia insomma va fatta su tutti i versanti, senza trascurarne alcuno e valutando, naturalmente , le priorità legate alla sopravvivenza stessa del nostro popolo.
Nel fare questo, e qui Enea dice cose giuste, bisogna naturalmente considerare i vari piani di comunicazione: ci sono determinati messaggi che possono essere percepiti in modo più immediato, altri che interessano un piano più "alto" e meno popolare dell' azione politica e che tuttavia non possono non far parte della nostra piattaforma programmatica.
Quello dell' immigrazione è certamente un buon tema per iniziare a comunicare con le masse: proprio perchè è un nemico visibile.
L'importante è che non si perda la consapevolezza del Problema...nella sua complessità.