letto sul forum rifcom
moooolto interessante.....
Cofferati fa la faccia feroce con gli immigrati perchè,
essendo stato a capo della CGIL per tanti anni, sa bene due
cose: uno, come la pensano i lavoratori italiani; due, da che
parte è imburrato il suo pane, come si dice in Inghilterra.
Premesso che in Italia l'applicazione sistematica della legge
sarebbe una eccezionale novità e causerebbe un sommovimento
tellurico epocale; e rammentato che la legge serve a tutti, ma
soprattutto ai poveri e deboli (i ricchi e potenti credono di
non averne bisogno, anche se si ricredono molto in fretta
quando non riescono più a farsela su misura) faccio presente
quanto segue.
1) Gli immigrati, regolari e clandestini, non vengono qui a
fare del turismo culturale. Vengono per così dire invitati a
venire qui per tenere basso il prezzo della manodopera, e ci
riescono molto bene, perchè accettano, per cause di forza
maggiore, condizioni economiche e normative che gli italiani
cercheranno ragionevolmente di non accettare fino a quando non
ci saranno costretti (cioè sin quando durerà la ricchezza -
case, risparmi, pensioni - accumulata dalle generazioni
precedenti).
2) Sinora gli immigrati che vengono in Italia possono fare
soltanto lavori dequalificati, e dunque entrano in diretta
concorrenza sul mercato del lavoro con i lavoratori italiani
che sanno fare lo stesso tipo di lavori. Se i suddetti
lavoratori italiani non li accolgono con gioia, ne hanno
sostanziosi motivi che non si riducono alla loro ignoranza o
al loro (sinora) inesistente razzismo.
3) Però, se passano la direttiva Bolkenstein e l'abolizione
degli ordini professionali e della validità legale dei titoli
di studio (progetti sostenuti dai tecnocrati tanto di destra
come Brunetta che di sinistra come Monti) arriveranno in
Italia anche i medici, i dentisti, gli avvocati, i professori,
gli ingegneri extracomunitari, che lavoreranno il doppio per
la metà della tariffa.
Scommettiamo che allora i ceti medi riflessivi cambieranno
prospettiva sulla società multiculturale?
Scommettiamo che la sinistra dirà ai lavoratori italiani
dequalificati che è per il loro bene, per fargli pagare meno
le protesi dentarie? E che strizzerà l'occhio al loro
risentimento contro i guidatori di Mercedes laureati?
Chi crede che stia vaneggiando si informi di quel che avviene
già ora negli USA, dove anche le aziende maggiori privilegiano
per l'assunzione ai livelli tecnici intermedi gli stranieri:
cinesi, indiani, coreani, eccetera. Non mi invento nulla: ci
sono gli annunci economici sui maggiori quotidiani USA con
scritto papale papale che tra i requisiti preferenziali c'è la
cittadinanza straniera. Se qualcuno non si fida, basta
chiedere e gli posto un po' di materiale informativo.
4) Cofferati queste cose le sa, perchè ha gestito la sconfitta
epocale del movimento sindacale italiano.
I lavoratori italiani, di destra, di sinistra e di centro,
hanno già dovuto accettare un passo indietro gravissimo e
immorale quando hanno permesso che nelle fabbriche e nelle
amministrazioni pubbliche ci fossero due regimi normativi e
salariali, uno di serie A (gli assunti a tempo indeterminato,
cioè i padri) e uno di serie B (i precari, cioè i loro figli).
La concorrenza sleale sul mercato del lavoro che hanno portato
gli immigrati è venuta subito dopo, come diretta conseguenza
(sempre bastonare il cane che affoga).
Affrontare il problema vero, cioè il ridisegno della politica
economica (ed estera) del nostro Paese, Cofferati, oltre a non
poterlo fare, perchè ora come ora non può farlo nessuno, non
lo può neanche pensare, perchè chi si mette a pensarlo viene
escluso dal ceto politico dirigente, perde il diritto di
parola e viene confinato fra i matti, i populisti, i razzisti,
i nazicomunisti, i marziani.
Così, che fa Cofferati?
Nella guerra tra poveri fra immigrati extracomunitari e
lavoratori italiani, si schiera con i lavoratori italiani.
Non migliorerà in nulla la situazione reale dei lavoratori
italiani, che migliorerebbe solo se gli immigrati non
immigrassero e se si ricostruisse lo Stato sociale (e quindi
se l'Italia facesse una politica economica radicalmente
diversa: protezionismo, investimenti statali per
infrastrutture e riconversione industriale, etc.) però gli dà
una soddisfazione psicologica, e gli permette di sfogare su un
capro espiatorio un po' del loro rancore.
Perchè? Perchè il lavoratori italiani votano alle
amministrative e alle politiche, gli immigrati no.
Se poi anche gli immigrati votassero alle amministrative, a
votare sarebbero soltanto quelli regolarizzati e sistemati,
che hanno un interesse immediato a che sia regolato e se
possibile fermato l'afflusso degli irregolari, e alla rigorosa
applicazione della legge contro i loro immediati concorrenti
sul mercato del lavoro (i clandestini).
Quindi, volete scommettere? Se gli immigrati bolognesi
potessero votare alle amministrative, voterebbero in massa per
Cofferati, facendo quel che hanno fatto gli immigrati regolari
messicani nelle elezioni californiane che hanno dato la
vittoria a Schwarzenegger.
Insomma, Cofferati fa quello che fanno in genere tanto la
sinistra quanto la destra italiane: confonde le idee, e fa nè
più nè meno che disinformazione e manipolazione, spostando il
dibattito pubblico dai problemi reali agli stereotipi
mediatici etichettati destra e sinistra, mentre prende ordini
da forze che lo sovrastano, e cerca di mediare il consenso
sociale a politiche decise altrove.
Ah: le suddette forze che sovrastano Cofferati e ben altri che
Cofferati non si chiamano Marziani, Illuminati di Baviera o
Templari: si chiamano grande capitale finanziario
internazionale, amministrazione USA, ceto politico
euroatlantico.
I nemici veri degli italiani sono quelli, e non gli immigrati
o i poveracci che applaudono le ruspe.
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