ROMA - "Di diritto di voto agli immigrati si tornerà a parlare nella prossima legislatura".
Lo ha detto il ministro degli Esteri Gianfranco Fini ai microfoni di Radio 24, rilanciando l'idea che nel 2003 provocò un terremoto politico all'interno della Casa della Libertà per trasformarsi in una proposta di legge targata An attualmente arenata in Parlamento.
"Quella proposta non è stata mai discussa e questo mi dispiace, - ha ammesso - ma nella prossima legislatura il tema tornerà"
"Nel passato - ha ricordato Fini - ho espresso un interrogativo che è poi rimasto senza risposta, vale a dire l'opportunità di consentire agli immigrati regolari che sono in italia da un certo numero di anni, che pagano le tasse, che mandano i loro bambini nelle nostre scuole, che conoscono la nostra lingua che quindi si sono pienamente integrati nella nostra società, di esprimere il voto a livello amministrativo".
"Credo che contribuire con il voto all'elezione di un sindaco o di un consigliere comunale, - ha spiegato il ministro degli Esteri - sia una forma di integrazione di tipo politico certamente degna di essere considerata".
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