Oggi, parlando con un vecchio amico di famiglia, apicoltore da generazioni, ho appreso con dispiacere della prossima cessazione della sua attività. Infatti egli, come la maggior parte dei piccoli produttori di miele italiano, sta ormai per cedere il passo alla spietata, e sleale, concorrenza cinese.
Pare che i prezzi competitivi degli asiatici non lascino scampo. Poco importa poi, se il miele in questione sia inquinato, o prodotto seguendo metologie per lo meno sospette, nonchè irriguardose nei confronti dell'ambiente. L’importante è che costi un po’ meno.
E così un’altra piccola fetta della nostra tradizione montana, e contadina , sta per dissolversi per sempre, triturata anch’essa nel vortice impazzito dell’economia globalizzata.
Qui po anca, vène ajua a chanta:
Lou deuit d'notri paire, pérdre se dèou panca.
(Chi può ancora farlo, venga, ci aiuti a cantare:
le usanze dei nostri padri non devono ancora sparire).