Presentata con una conferenza stampa a Sassari l'iniziativa del 29 ottobre 2005 con la quale iRS intende riaffermare la sovranità del popolo sardo sul proprio territorio nazionale occupato da eserciti di Stati stranieri.
iRS invita tutti i movimenti, i partiti, le associazioni e i singoli ad unirsi alla manifestazione indetta dal movimento per sabato 29 ottobre 2005 che partirà dal porto di Palau alle ore 11 del mattino.
Insieme ci riapproprieremo della nostra Terra.
Insieme dichiareremo che la sovranità sul territorio nazionale sardo spetta al popolo sardo.
Insieme affermeremo la nostra condanna alle politiche di guerra sperimentate sulla nostra Terra da Stati stranieri.
Insieme diremo a statunitensi e italiani che stiamo applicando e porteremo a compimento il diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza del nostro popolo.
Dai la tua adesione, scrivi a irs@indipendentzia.net o chiamaci al numero
338.777.63.74
Il comunicato
Occupammo in tre la rampa di lancio missilistica del poligono militare interforze di Quirra, scoprimmo in cento la collina dei veleni dell'industria chimica italiana a Porto Torres, irrompemmo in centotrenta nella villa del premier italiano, ci autodenunciammo in cinquecento in solidarietà con i nostri attivisti, raccogliemmo trentamila voti in poco meno di due anni ... la progressione è
chiara, la lotta popolare stimolata e promossa da iRS si ingrandisce in qualità e quantità. Tra pochi giorni in centinaia andremo a riprenderci la nostra sovranità nazionale sulla nostra Terra. E lo diciamo in pubblico: sabato 29 ottobre 2005 occuperemo pacificamente e ci riprenderemo ciò che è già
nostro attraverso azioni intelligenti e creative. L'appuntamento è al porto di Palau, alle ore 11 del mattino.
iRS invita il popolo sardo a partecipare, a dare la propria adesione. Solamente agendo sul nostro territorio potremo riuscire a bloccare il sistema che vede la nostra nazione soggetta alla volontà di guerra e all'occupazione militare dello Stato italiano e degli Stati Uniti. Vogliamo interrompere la frustrazione, la sottomissione, il fatalismo del popolo sardo. Per farlo utilizzeremo tutta la nostra creatività, tutta la nostra intelligenza. Con azioni simboliche e pratiche sconfiggeremo l'ignoranza
e la barbarie e consolideremo l'autocoscienza del popolo sardo. Con le nostre azioni nonviolente ci riprenderemo la nostra Terra, la nostra libertà, il nostro diritto ad essere padroni del nostro futuro, il nostro diritto all'autodeterminazione e alla sovranità nazionale.
Ai militari statunitensi e italiani
Ai rappresentanti diplomatici di Stati Uniti e Italia iRS, movimento indipendentista sardo, cosciente della volontà di liberazione e di sovranità del popolo sardo sul proprio territorio nazionale, si fa interprete della vasta insofferenza nei confronti della vostra occupazione militare e rilancia la lotta contro la presenza delle vostre basi militari in terra sarda. È evidente che la nazione sarda non vuole le vostre armi e non tollera le tragedie da esse
generate.
Riteniamo illegittima e illegale la vostra presenza sul territorio nazionale sardo. Per questo siamo intenzionati a riprenderci ciò che è già nostro: la nostra Terra è stata spartita a tavolino tra due Stati stranieri, Italia e Stati Uniti. Con le nostre azioni nonviolente ci riprenderemo la nostra Terra, la nostra libertà, il nostro diritto ad essere padroni del nostro futuro, il nostro diritto all'autodeterminazione e alla sovranità nazionale.
Ai fratelli portoricani
iRS, movimento indipendentista sardo, propone al proprio popolo una mobilitazione
contro l'occupazione militare straniera, italiana e statunitense, del proprio territorio nazionale. Tale coinvolgimento popolare, già in atto, porterà inevitabilmente all'affermazione del diritto di autodeterminazione del popolo sardo e alla dichiarazione della totale sovranità del nostro popolo sulla propria Terra. In questo senso vi rivolgiamo un saluto fraterno e vi ringraziamo per il coraggio che ci dà la vostra decennale lotta indipendentista e contro le servitù militari straniere. Siete l'esempio concreto di un popolo cosciente, determinato e vincente. Vieques da Porto Rico si è trasferito in Sardegna.