Comica la dichiarazione di Berlusconi di essere sempre stato contro la guerra. Però è curioso che abbia anticipato a sinistra paradossalmente (chissà se Celentano ed il suo 70% di share in certi momenti, così come ha riferito attentamente "Il grande Talk", su RAITRE, ha avuto un peso in questo. Oggi la politica si fa anche così. Coi giornati impregnati di valutazioni su uno show, seppure di alto livello, e segretari di partiti che vanno ad incontrare le tate in tivvù) i tanti leader che ci stavano accomodando sulla guerra in Irak non dichiarando quasi mai (come ha fatto in modo inequivocabile, sempre, Cofferati) "Via dall'Irak ora, subito, senzza ma".
Così mentre Bush sta passando pessimi momenti proprio a causa delle dichiarazioni dei suoi ministri e portavoce per le scuse addotte per giustificare l'intervento in Irak (che è costato migliaia di morti civili e non), berlusconi fa marcia indietro, i soliti imbecilli col cerino acceso in mano, ancora una volta spiazzati, sono i leader che hanno tanto inseguito il centrodestra sul loroterreno e si ritrovano, ancora una volta, a non avere una posizione chiara ed univoca...