Da L'Unità 22.11.05
Contro la pena di morte: raccolta di firme per salvare Stanley Williams
di red.
Stanley Williams ha passato gli ultimi 26 anni scrivendo libri per ragazzi che raccontano l’inferno delle gang di strada per convincere i giovani a sfuggire alla spirale della violenza e dell’autodistruzione. È stato cinque volte candidato al premio Nobel per la Pace. La sua esecuzione è prevista per il prossimo 13 dicembre.
Williams è stato condannato per quattro omicidi nel 1979 quando era capo della gang dei Crips, responsabile di numerosi crimini. Durante la sua detenzione ha predicato e lavorato dal carcere di San Quintino per arrivare ad una pacificazione tra le bande del ghetto nero e ha scritto appunto cinque libri per spiegare ai figli del ghetto che la violenza è esattamente ciò che il mondo degli oppressori usa per mantenere viva l'oppressione. Su questo sito è possibile firmare una petizione al governatore della California Arnold Schwarzenegger per salvarlo.
Anche in Virginia, intorno al 30 novembre, è prevista un'esecuzione che sarà la millesima nella storia degli Stati Uniti. Proprio il 30 novembre sarà la giornata mondiale contro la pena di morte. In quell’occasione oltre 300 città del mondo, 30 capitali, nei cinque continenti si collegheranno con Roma e daranno vita alla più grande mobilitazione internazionale finora mai realizzata per fermare nel mondo tutte le esecuzioni capitali.
L’iniziativa è della comunità di S. Egidio che da quattro anni ha lanciato, da Roma, questo progetto di pace. Il numero delle città coinvolte è cresciuto di anno in anno, si è passati da 65 città ad una rete mondiale in crescita e che quest’anno toccherà centri importanti come Los Angeles, San Francisco, Berkeley, Barcellona, Londra, Bruxelles, oltre che Firenze, Roma, Napoli e gran parte d’Italia e d’Europa. Le principali organizzazioni per i diritti umani e la Coalizione mondiale contro la Pena di morte sostengono ufficialmente l’iniziativa.
Il coinvolgimenti di tanti paesi e l’interesse di numerose associazioni testimonia come quello della pena di morte sia un tema molto sentito in diversi parti del mondo. Le storie e i dati che ci giungono quotidianamente mostrano come la pena capitale sia una realtà ancora troppo presente nel nostro pianeta. I paesi in cui è in vigore sono spesso al centro di polemiche per il mancato rispetto dei diritti umani, ma questo non sempre è sufficiente a condannare la brutalità di questo strumento di punizione. Qualcosa sta cambiando, in Africa, ad esempio, il Senegal ha abolito la pena di morte e alcuni paesi si incamminano verso una moratoria e l’abolizione per legge. In Asia, la Corea, Taiwan, il Giappone, vedono cambiamenti importanti a livello legislativo e dell’opinione pubblica, ma scenari opposti si presentano in California, dove, appunto, l’esecuzione di Williams va in direzione contraria.
Potete firmare la petizione per Stanley su questo sito:
www.savetookie.org/clemency_letters.html