Disoccupazione in continua ascesa

[ugolupo]

il problema è che la maggior parte della popolazione italiana è al di fuori del mercato del lavoro, casalinghe, pensionati e dipendenti statali, più una serie di caste composte da lavoratori autonomi (notai, avvocati, taxisti) che non sentiranno mai della crisi, questo numero costituisce almeno il 70% della popolazione votante in italia quindi per sentire un vero impatto sociale di una crisi ci dovrebbe essere una disocupazione immensamente alta per poter portare qualche effetto, ecco uno dei tanti paradossi italiani, che anche con una disoccupazione altissima i politici se ne fregano perchè tanto chi la sente sulla propria pelle è una minoranza e non sarà decisiva

sono decisivi i pensionati a cui dici che gli islamici vogliono togliere tutto della nostra cultura, quelli sono e persone grazie ai quali vinci le elezioni, non 1 o 2 milioni di disoccupati incazzati neri

Basta seghe: se cala la produzione calano le entrate ed aumentano le spese degli ammortizzatori sociali.

Perdurando la crisi, dove verranno presi i soldi per pagare

casalinghe, pensionati, dipendenti statali, cassaintegrati, lavoratosi socialmente inutili

e di conseguenza una serie di caste composte da lavoratori autonomi (notai, avvocati, taxisti) che non avranno più clienti?

Al nord (dove ci sono poche "paghe pubbliche" autoctone) gli effetti della disoccupazione sono già a livello di dramma.

Ora stiamo chiudendo le attività per un lungo ponte di fine anno.

Una fortuna per aziende senza lavoro.

Quante riapriranno nel 2010?

[Krn]

Al nord (dove ci sono poche "paghe pubbliche" autoctone) gli effetti della disoccupazione sono già a livello di dramma.

Purtroppo e' vero.

Ora stiamo chiudendo le attività per un lungo ponte di fine anno.

Una fortuna per aziende senza lavoro.

Quante riapriranno nel 2010?

Molte meno temo, e anche quelle ''ridimensionate'' nel numero di dipendenti.

[benjamin_linus]

Probabilmente questi aggiustamenti produrranno una situazione più aderente alla realtà delle cose.
I numeri e le dinamiche dell'utimo decennio erano pesantemente alterati.
Probabilmente ci abitueremo a considerare un tasso di disoccupazione intorno al 10% come fisiologico.

[Gian_Maria]

I governi non possono fare niente contro le crisi economiche, perché sono causate dalla produzione che nel capitalismo è fuori controllo. Quando le imprese meno efficienti saranno fallite e i capitali improduttivi saranno stati eliminati, allora la crisi finirà.

[ugolupo]

Molte meno temo, e anche quelle ''ridimensionate'' nel numero di dipendenti.

Purtroppo sarà sempre più difficile usufruire di cassa integrazione, e la cassa integrazione in deroga ha già tracimato mettendo in crisi l'Inps e i lavoratori che in attesa degli spiccioli che tardano ad arrivare sono ricorsi a prestiti bancari.
Un dramma per alcuni miei conoscenti.

Ho appena lasciato un cliente venuto a lacrimare nel mio ufficio: ricordava i vecchi tempi (10 anni fa) quando alcune aziende non avevano ancora "delocalizzato" e gli passavano decine di impianti al mese per la stampa di confezioni.
Produzioni di eccellenza nella rubinetteria o nelle pistole a spruzzo...

Ora sono sulle pagine della cronaca locale perché non sono sopravvissute nemmeno alla "delocalizzazione"

Forse non avevano sufficiente "fantasia", oppure non hanno assunto abbastanza extracomunitari...

[Sognatore]

I governi non possono fare niente contro le crisi economiche, perché sono causate dalla produzione che nel capitalismo è fuori controllo. Quando le imprese meno efficienti saranno fallite e i capitali improduttivi saranno stati eliminati, allora la crisi finirà.

Ora ti prenderanno per un pazzo idealista :giagia:

[ugolupo]

I governi non possono fare niente contro le crisi economiche, perché sono causate dalla produzione che nel capitalismo è fuori controllo.

I governi sono chiamati a legiferare proprio per mettere dei paletti, evitando che il capitalismo vada fuori controllo.

Se si appecorano beotamente e con grande gioia davanti alle decisioni degli Stati Falliti in materia di WTO, ecco che poi arrivano le valanghe che ci spazzano via.

Quando le imprese meno efficienti saranno fallite e i capitali improduttivi saranno stati eliminati, allora la crisi finirà.

Una grave crisi internazionale non è un "bombardamento intelligente", ma come una grande epidemia può causare la morte di persone sane e forti.

In ogni caso ogni stato dovrebbe proteggere quei comparti produttivi fondamentali per la ripresa o per il sostentamento di intere popolazioni, indipendentemente che siano competitivi o meno con il modo di produrre cinese basato sullo sfruttamento indiscriminato di manodopera e risorse, alla faccia delle nostre leggi sul lavoro e di quelle sull'inquinamento.

[Gualerz]

E pensate che si sono ancora molti lavoratori in cassa integrazione che rimarranno a casa a breve. Più un discreto numero di commessi e impiegati in esercizi che chiuderanno dopo le vacanze di Natale. Dal punto di vista occupazionale il peggio non è ancora arrivato.

[mosongo]

Ma la crisi non era già passata?:gluglu:

infatti...il numero di disoccupati scoppia di salute: saranno quotati in borsa

[virus]

Non oso pensare a quando finiranno i soldi per la cassa integrazione, a quel punto le persone oltre a rimanere a casa rimarranno pure senza il cibo.
In più questi dati della disoccupazione mi paiono estremamente ottimisti, iniziamo a calcolare il tasso di occupazione e ne vedremo delle belle.