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  1. #1
    Rage against the Empire
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    Predefinito Cosa succede se il referendum boccia la devolution?

    L'idea federalista declina definitivamente abbandonando lo scenario politico?

    La Lega Nord ne prende atto e si trasforma in un movimento populista italiano privo di ambigui richiami al fascismo?

    Che ne sarà del "padanismo"? Si ritornerà a leghe regionali con percentuali da prefisso telefonico che prenderanno la distanza dalla Lega? Oppure questi spazi saranno occupati da formazioni civiche che di volta in volta tenteranno di guadagnare scranni in comuni, province e regioni? Oppure ancora la difesa identitaria si sposterà sul semplice e placido terreno culturale, limitandosi magari a qualche sporadica strategia di lobbing?

    Vi saranno esperimenti di sintesi fra un ambientalismo autonomo dalla sinistra con formazioni regionaliste, sulla scia ad esempio del pensiero anti-modernista di Massimo Fini?

    Che ne sarà del titolo V? La sinistra al potere correggerà la sua precedente riforma incamerando il semplice ritorno di 12 materie, fra quelle che aveva compartecipato, sotto l'egida dello Stato e limitandosi a "modernizzare" l'istituto della conferenza Stato-regioni?

    Inutile comunque negare che questo referendum rappresenterà uno spartiacque. Fasciarsi la testa ora non serve, ma è singolare come per ottenere un brodino caldo e dal sapore dubbio ci si giochi tutto.

  2. #2
    The Kount
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    si ritorna ai bei tempi, col moniker LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA, niente più alleanze con nessuno, si abbandona il caccamento itagliano, dova al massimo si lasciano un solo deputato ed un solo senatore come ambasciatori, e si punta solo al governo delle regioni del Nord, delle amministrazioni provinciali e comunali.
    Tutto il resto sarebbe tempo sprecato.


    N.B: ovviamente sto descrivendo un sogno..

  3. #3
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    Se il referendum boccia la devolution, bisogna vedere se la Lega Nord esistera' ancora come entita' autonoma al momento del referendum. Ne dubito.

    Se esistesse, alleata di FI allora la Lega spiegherebbe che e' stata la sinistra a seminare disinformazione, tanto la sinistra ha il potere su tutti i media e comunque e' la classica disinformazione di bolscevica memoria.

    Se esistesse, indipendente, direbbe che e' stata tutta colpa degli alleati della CdL che hanno dato vita ad un qualcosa di completamente diverso da quello che voleva la Lega.

    Comunque andranno le cose, i giochi si faranno prima delle elezioni. Se la Lega cambia idea dopo, allora e' roba da Badoglio. Penso che gia' se uscisse dalla CdL domani potrebbe essere tardi per la credibilita'.

  4. #4
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    Predefinito proprio adesso sto ascoltando la proclamazione dell'indipendenza della padania

    siamo qui a sbatterci per piccolezze.
    forse tutti saranno contenti che la lega sparisca : una volta per tutte fuori il pensiero. quasi tutti coloro che scrivono su questo forum si sentiranno liberati da un già movimento, ora partito, che ne ha combinate di tutti colori, ma almeno un'idea l'ha sparsa in giro : che l'itaglia fa schifo e che bisogna tagliare i ponti con essa.
    andarsene o buttare le bombe, ciascun decida.
    non sarà così. la lega alle prossime elezioni strapperà il 6%. assisterà mpassibile (ma fregandosi le mani) all'affossamento della devolution. l'unico interrogativo che mi pongo è se bossi sia ancora integro e in grado di pensare qualcosa. non parlo di attività fisica, parlo di attività mentale.

  5. #5
    Rage against the Empire
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    Predefinito

    Non vorrei avviare un discorso eccessivamente complesso, ma credo che il futuro del padanismo non possa ormai prescindere da un mutamento radicale di prospettiva, che abbandoni le categorie politiche tradizionali per AGIRE su un piano completamente diverso da quello definito "moderno".

    Urge una riflessione che ridiscuta perfino la scienza, la tecnologia, la medicina, oltre all'energia, alle tele-comunicazioni, all'istruzione, a tutti quegli ambiti che, sul nostro suolo, sono stati "occupati" senza posa e irreversibilmente dallo Stato italiano, dall'idea di nazione italiana. Che su di essi ha apposto il suo marchio indelebile.

    Ciò che voglio dire è che non avremo un ritorno alle radici padane finchè non avremo nuove categorie di pensiero scientifiche, mediche, energetiche, comunicative, pedagogiche, antropologiche.

    La devoluzione, da questo punto di vista, poco o nulla può, perchè non fa altro che decentrare senza ridiscutere alle fondamenta ciò che, invece, andrebbe "rivoluzionato".

    Il compito del padanismo, allora, dovrebbe esser quello di dare risposte sociali e culturali completamente avulse dalle istituzioni attuali, dallo Stato nazionale e dallo Stato sociale: dovrebbe ripensare l'epistemologia, la medicina, i consumi, le forme di comunicazione in modalità pienamente autonome, modalità "proprie" che indichino una nuova via, nuove risposte, alle comunità padano-alpine. Dovrebbe annunciare questo cimento attraverso una nuova arte.

    Il compito è immane, specialmente per l'attuale movimento, ma è solo per questo sentiero che si può produrre storia.

  6. #6
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    Predefinito

    In origine postato da Zena@free
    Non vorrei avviare un discorso eccessivamente complesso, ma credo che il futuro del padanismo non possa ormai prescindere da un mutamento radicale di prospettiva, che abbandoni le categorie politiche tradizionali per AGIRE su un piano completamente diverso da quello definito "moderno".

    * Su questo concordo pienamente: non riguarda solo i Popoli Padano-Alpini, ma almeno tutta l' Europa. Siamo in mezzo ad un cambiamento epocale, che non si sa bene in che direzione stia andando: fascismo fallito, capitalismo fallito, socialdemocrazia strangolata dalla sbronza della caduta del comunismo, comunismo fallito anche lui...
    Io cerco su Internet nuove idee decenti, ma per ora gli unici spunti sono Lafontaine, qualcosa di Blair (non ho capito dove ha trovato tanti posti di lavoro, ma, giudicando dai risultati qualche idea buona la deve avere) e tutto il complesso "local" (Miglio, Blondet, Oneto, Haider, Illy), che pero' si vende malissimo e si chiude in se stesso.
    Quando saranno cacciati Bush e Berluska forse si comincera' a capire che la via maestra non puo' essere la pura economia di mercato.

  7. #7
    la ricerca della bellezza nascosta
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    Predefinito

    In origine postato da Zena@free
    Non vorrei avviare un discorso eccessivamente complesso, ma credo che il futuro del padanismo non possa ormai prescindere da un mutamento radicale di prospettiva, che abbandoni le categorie politiche tradizionali per AGIRE su un piano completamente diverso da quello definito "moderno".

    Urge una riflessione che ridiscuta perfino la scienza, la tecnologia, la medicina, oltre all'energia, alle tele-comunicazioni, all'istruzione, a tutti quegli ambiti che, sul nostro suolo, sono stati "occupati" senza posa e irreversibilmente dallo Stato italiano, dall'idea di nazione italiana. Che su di essi ha apposto il suo marchio indelebile.

    Ciò che voglio dire è che non avremo un ritorno alle radici padane finchè non avremo nuove categorie di pensiero scientifiche, mediche, energetiche, comunicative, pedagogiche, antropologiche.

    La devoluzione, da questo punto di vista, poco o nulla può, perchè non fa altro che decentrare senza ridiscutere alle fondamenta ciò che, invece, andrebbe "rivoluzionato".

    Il compito del padanismo, allora, dovrebbe esser quello di dare risposte sociali e culturali completamente avulse dalle istituzioni attuali, dallo Stato nazionale e dallo Stato sociale: dovrebbe ripensare l'epistemologia, la medicina, i consumi, le forme di comunicazione in modalità pienamente autonome, modalità "proprie" che indichino una nuova via, nuove risposte, alle comunità padano-alpine. Dovrebbe annunciare questo cimento attraverso una nuova arte.

    Il compito è immane, specialmente per l'attuale movimento, ma è solo per questo sentiero che si può produrre storia.
    Queste non sono cose che si possono costruire a tavolino.
    Ma sono processi storici che si instaurano spontaneamente.
    Mi permetto di consigliarti qualche lettura di Vico sui corsi storici.

  8. #8
    la ricerca della bellezza nascosta
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    Predefinito

    In origine postato da Mitteleuropeo
    * Su questo concordo pienamente: non riguarda solo i Popoli Padano-Alpini, ma almeno tutta l' Europa. Siamo in mezzo ad un cambiamento epocale, che non si sa bene in che direzione stia andando: fascismo fallito, capitalismo fallito, socialdemocrazia strangolata dalla sbronza della caduta del comunismo, comunismo fallito anche lui...
    Io cerco su Internet nuove idee decenti, ma per ora gli unici spunti sono Lafontaine, qualcosa di Blair (non ho capito dove ha trovato tanti posti di lavoro, ma, giudicando dai risultati qualche idea buona la deve avere) e tutto il complesso "local" (Miglio, Blondet, Oneto, Haider, Illy), che pero' si vende malissimo e si chiude in se stesso.
    Quando saranno cacciati Bush e Berluska forse si comincera' a capire che la via maestra non puo' essere la pura economia di mercato.
    Ma quali Blair, Lafontaine, Miglio e banalità varie!
    Suvvia!

    Presta piuttosto attenzione a Bossi se vuoi trovare qualcosa di nuovo.
    Qualcosa di nuovo in Europa si può trovare solo in Bossi anche se lui è talmente ignorante che non se ne rende conto.

    Anche Calderoli si inquadra in queste novità.
    Gli altri dirigenti della Lega sono invece banali se non addirittura deficienti.
    Almeno quelli che conosco io. Non escludo però che ce ne possano essere altri di interessanti che io non conosco.

  9. #9
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    Predefinito

    In origine postato da uqbar
    Ma quali Blair, Lafontaine, Miglio e banalità varie!
    Suvvia!

    Presta piuttosto attenzione a Bossi se vuoi trovare qualcosa di nuovo.
    Qualcosa di nuovo in Europa si può trovare solo in Bossi anche se lui è talmente ignorante che non se ne rende conto.

    Anche Calderoli si inquadra in queste novità.
    * Non voglio fare della facile ironia con un forumista serio, quindi la domanda e' reale: Me tu consideri Bossi e CALDEROLI 2005 come qualcosa di nuovo? Se e' uno sputtanamento, allora amici come prima , it's part of the job, ma se pensi questo sul serio, io comincerei a preoccuparmi
    Non so se conosci la barzelletta diffusa in tutti i Paesi di lingua tedesca:

    Quali sono i libri piu' sottili della letteratura mondiale?

    1. Il registro della marina svizzera
    2. l' enciclopedia dell' umorismo tedesco
    3. beh, proprio a te non vorrei dirlo...

    Tieni conto che io cado sotto il punto 2.

    Stammi bene!

  10. #10
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    Predefinito Re: Cosa succede se il referendum boccia la devolution?

    [QUOTE]In origine postato da Zena@free
    QUOTE]

    Secondo me se l'andazzo si menterrà su questa falsa riga, in questo paese si stancheranno tutti della situazione, al nord, al centro e al sud, e l'equazione sarà:
    No devolution= Si revolution ............e poi saranno caxxi amari per tutti

 

 
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