Seminano odio e neppure lo sanno

[salvo.gerli]

Come potrà reagire un giovane e «sincero democratico» scorrendo le parole pronunciate da Giacomo Matteotti in Parlamento prima di essere assassinato da una squadraccia fascista?

Cosa penserà se legge un editoriale dal titolo «Piano eversivo» in cui si vagheggia l’introduzione di uno Stato di polizia? E cosa sarà indotto a fare se lo informano che stanno per essere decretate leggi repressive come in Cina e in Iran e limitazioni alle partecipazioni ai comizi?

E infine: come commenterà il «giro di vite» annunciato in un’intervista che dice «ormai è come il fascismo, manca solo l’olio di ricino»?

Sono queste le domande che mi sono posto ieri mattina sfogliando l’Unità, giornale che almeno formalmente risulta ancora essere l’organo del Partito democratico, ovvero di quella sinistra la quale in questi giorni si presenta come un agnellino, predicando il dialogo e il rispetto delle leggi e tante altre belle cose che dovrebbero essere patrimonio di un Paese civile.

Sono certo che la direttora dell’organo rosso, se la interpellassimo e le facessimo notare che il suo quotidiano potrebbe eccitare qualcuno e spingerlo a commettere qualche insensatezza, negherebbe sostenendo che evocare in prima pagina Matteotti, l’olio di ricino, le leggi speciali, le condanne a morte è una semplice manifestazione del dissenso, non un invito a delinquere e nemmeno a lanciare una miniatura del Duomo in faccia al presidente del Consiglio.

E, ne sono altrettanto convinto, sbagliereste a pensare che Concita De Gregorio, ragazza ammodino della buona sinistra, vi stia prendendo in giro.

No, credetemi, la signora in rosso è uguale ai tanti intellettuali italiani i quali hanno visto nascere il terrorismo e semplicemente non si sono accorti di nulla.

Ovviamente c’era anche chi tifava per la rivoluzione, ma tanti – anche blasonati – non capirono un’acca: miopi fino alla fine.

Fosse stata in servizio, la direttora avrebbe scritto esattamente le stesse cose che sostenne Giorgio Bocca, il quale mentre le Brigate rosse già sequestravano e sparavano non si accorse che i proiettili arrivavano da sinistra e continuò a pensare e stampare che si trattasse di una creatura dei servizi deviati.

Per la buona, intelligente, democratica stampa in stile Cederna e Bocca le brigate erano sedicenti e non rosse e quando qualcuno s’azzardò a sostenere il contrario fu messo all’indice, se non processato.

Giampaolo Pansa, che credo all’epoca fosse inviato del Corriere, in un memorabile pezzo ruppe il velo d’ipocrisia, raccontando il consenso che già le Br si erano conquistate nelle fabbriche, in particolare a Mirafiori, e per questo fu accusato d’essersi inventato tutto e chiamato a discolparsi di fronte a una specie di tribunale del popolo di colleghi e militanti.

Accecati dall’ideologia, dal convincimento di essere migliori di altri, ma soprattutto dal cinismo, giornalisti e intellettuali banalmente non capirono e continuarono a parlare di Stato di polizia (perché la legge Reale impedì ai manifestanti di sfilare col passamontagna e con i bastoni, di fermare e trattenere un sospetto), di piani eversivi in stile cileno, di repressione e fascismo.

Le frasi sono le stesse di adesso, i toni sono uguali a quelli usati contro Berlusconi e il suo governo.

Ma se tentate di dire che esiste il rischio di tornare al clima canaglia d’allora, gli stessi pensatori o i loro nipotini vi risponderanno che non si possono evocare gli anni di piombo, che nel 2009 è tutto diverso, manca la lotta di classe, non c’è la piazza, gli scontri per le vie cittadine, le armi.

Oggi come allora paiono non comprendere il clima d’odio che stanno fomentando e non si rendono conto che non c’è bisogno di cortei o ciclostili, che la piazza è on line e se oggi radunandosi via internet non rompe le vetrine, non è detto che prima o poi non spacchi la faccia, o altro, a qualcuno.

Quando un leader dell’opposizione come Antonio Di Pietro spiega che siamo all’annientamento politico e fisico degli avversari, sostiene la necessità di un nuovo Cln contro il governo fascista e piduista e – due giorni dopo l’aggressione a Berlusconi – si rallegra che «qualcuno inizi a fare resistenza» (l'Unità di ieri), non dice cose molto diverse da quelle pronunciate quarant’anni fa dal capo di Lotta continua.

Semmai dimostra che stiamo ripercorrendo gli stessi errori o, meglio, li stanno ripercorrendo giornalisti e intellettuali che continuano a non capire.

Allora alcuni di loro furono definiti cattivi maestri. Oggi io li definirei cattivi e basta.

P.S. Ieri un volantino è stato recapitato alla sede di Libero. È un testo che promette terrore e morte. Non sono un esperto e non so stimare se sia opera di terroristi o mitomani, mi limito a osservare che, anche se di limitata potenza, nei giorni scorsi sono stati lasciati qua e là alcuni ordigni esplosivi. Neanche questo basta agli odiatori di professione e ai loro portavoce per fermarsi?


Scritto da Maurizio Belpietro - Libero
giovedì 17 dicembre 2009

[Daniel.San]

mai dubitato che tu sappia usare bene i colori

[luciana]

vero
1019::13007::13003::211:

[Sognatore]

Sono queste le domande che mi sono posto ieri mattina sfogliando l’Unità, giornale che almeno formalmente risulta ancora essere l’organo del Partito democratico, ovvero di quella sinistra la quale in questi giorni si presenta come un agnellino, predicando il dialogo e il rispetto delle leggi e tante altre belle cose che dovrebbero essere patrimonio di un Paese civile.

Da questo si evince che belpietro in materia di politica vale men che zero.

[Noir]

due stelle per la soppressataostridicolo:

[salvo.gerli]

Da questo si evince che belpietro in materia di politica vale men che zero.

...ma tu sei un Sognatore...lo dice la parola stessa...come FALQUI...basta la parola....

:sofico::sofico:

iaociao:

[salvo.gerli]

mai dubitato che tu sappia usare bene i colori

...tu nemmeno quelli...

iango:iango:


iaociao:

[Daniel.San]

...tu nemmeno quelli...

iango:iango:


iaociao:

Non saprei...li ho mollati da un pezzo, a differenza tua.iaociao:
Dai continua a colorare da bravo bimbo.

[salvo.gerli]

vero
1019::13007::13003::211:

...volevo mandarti 3-4 faccine tipo...

0012:

...ma poi ho dato una sbirciata alla lista dei tuoi amici...ed ho dovuto correre alla toilette...

...scusami, sarà per la prossima!!!

repapelle:repapelle:

iaociao:

[salvo.gerli]

Non saprei...li ho mollati da un pezzo, a differenza tua.iaociao:
Dai continua a colorare da bravo bimbo.

...ok ok...però tu rimetti la "testa a posto" dove e come sai...

:sofico::sofico:

iango: