I consiglieri bolognesi di Rifondazione Comunista hanno bocciato oggi la mozione sulla legalità presentata da Cofferati alla sua Giunta alla cui approvazione l'ex capo della CGL aveva legato il permanere della Giunta (In sostanza aveva minacciato i suoi alleati che se non l'avessero approvato sarebbero usciti automaticamente dalla Giunta)
"La proposta avanzata dal sindaco Cofferati non offre alcuna risposta positiva ai problemi che insieme a tanti altri abbiamo posto in questi mesi, è palesemente ambigua e tende ad offrire una copertura ai provvedimenti di sgombero delle ultime settimane, eseguiti senza offrire alcuna soluzione alternativa alle persone". Così Loreti e il capogruppo in Consiglio comunale Roberto Sconciaforni, hanno commentato il documento sulla legalità presentato in giunta da Cofferati. "In particolare - hanno detto - è impossibile per noi accettare l'idea di mettere sullo stesso piano situazioni di disagio e sofferenza sociale con comportamenti di carattere criminale. Un'azione di governo che parta da questi presupposti è destinata inevitabilmente a colpire soltanto i più deboli".
Nel frattempo è scattata la denuncia per i manifestanti legati a Rifondazione che avevano contestato il loro (ex) amato sindaco per il quale avevano fatto precedentemente campagna elettorale.Dopo il rapporto della Digos, che ha esaminato numerose fotografie e filmati, per 34 giovani è scattata l'accusa di manifestazione non autorizzata, mentre alcuni sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale, getto pericoloso di cose e l'aver indossato caschi o altri indumenti tali da rendere difficoltoso il riconoscimento in una manifestazione, comportamento, quest'ultimo vietato dalle disposizioni per la tutela dell'ordine pubblico. L'inchiesta è stata affidata al Pm Paolo Giovagnoli. Negli scontri erano rimasti feriti tre carabinieri, altrettanti studenti e il segretario cittadino di Rifondazione comunista Tiziano Loreti: per questo alcuni manifestanti, se identificati, rischiano anche l'accusa di lesioni.