l'Iran non rappresenta un "oriente islamico" a noi ostile, non lo è mai stato ne tanto più lo è potenzialmente; anzi, era una delle Nazioni con le quali feconde relazioni culturali ed economiche sono intercorse per secoli e, nel secolo scorso in particolare, l'Iran ha rappresentato uno dei nostri maggiori acquirenti nonché tra i partner privilegiati per il petrolio, tanto in ragione della nostra esportazione di tecnologia e tecnici (che non poco hanno contribuito allo sviluppo della locale industria prima dell'estrazione e poi della raffinazione), tanto in ragione delle importazioni di greggio. Geopoliticamente il loro contesto si inscrive nel quadro di quelle che dovrebbero essere relazioni privileggiate con Italia e con l'Europa, tanto in tema di risorse energetiche, quanto di ubicazione geografico-strategica (come ben sa quel furbacchione di Putin). L'Iran è considerato uno "Stato canaglia" perchè rivendica la sua sovranità rispetto agli USA e ritiene responsabile Israele di "terrorismo"; questo è non solo ontologico ad una Nazione islamica, ma coerente in termini di autodeterminazione e solidarietà con i Palestinesi. Non è mai venuta a noi dall'Iran alcuna minaccia, tutt'altro, nonostante l'assurda contrarietà che in Italia e in Europa incontrò la "rivoluzione islamica" ed invece il favore per la preesistente monarchia (che per i propri interessi e quelli dei "soliti noti d'oltreoceano" immiseriva da decenni la Nazione); anche la sinistra europea, che inizialmente sembrava simpatizzare per la rivoluzione islamica, fece tosto marcia indietro, quando comprese che di rivoluzione nazionalpopolare si trattava e che si andava ricostituendo uno Stato nazionale secondo "la via della tradizione". Ciononostante, con pochissime eccezioni, la Repubblica islamica dell'Iran ha sempre cercato un dialogo con l'Europa.
On. Luca Romagnoli

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Il testo della lettera all'ambasciata:


Al Signor Ambasciatore della Repubblica Islamica dell'Iran
Bahram Ghasemi
Via Nomentana 361
Fax 0039 06 86328492



Bruxelles 29 giugno 2005

Oggetto: congratulazioni per l'elezione del Presidente Sig. Mahmud Ahmadinejad



Egregio Signor Ambasciatore,
Voglio esprimerle il compiacimento personale e credo della maggioranza del Partito che mi onoro di rappresentare per l'elezione del Presidente Sig. Mahmud Ahmadinejad.
Chi sostiene l'autodeterminazione e la sovranità dei popoli e, apprezzando la tradizione, lascia ad altri stereotipi abusati di "amicizia della democrazia e della libertà", della cui ipocrita semina da sessanta anni è frutto lutti, sfruttamento avvilimento di Popoli e Nazioni.
Certi invece che chi crede nella democrazia organica e nelle relazioni eque e giuste tra i popoli, assicura il futuro alla Nazione ed un sereno prodigo alla propria comunità, presentiamo le nostre più sincere congratulazioni al Presidente Ahmadinejad.
Voglia pertanto gradire i migliori auguri per il futuro del suo fiero popolo.

Prof. Luca Romagnoli
Segretario Nazionale
Movimento Sociale Fiamma Tricolore