C'era della polvere pirica e il plico era potenzialmente offensivo.
Sono arrivati a questa conclusione gli esperti della polizia scientifica che hanno esaminato la busta recapitata (e poi disinnescata nel cortile della sede del Comune) al sindaco di Bologna Sergio Cofferati. Il contenuto della busta sarebbe stato quello ormai tradizionale della "Cooperativa artigiana fuoco e affini" che aveva annunciato in una lettera recapitata alla redazione bolognese del quotidiano La Repubblica un'ondata di buste esplosive nel capoluogo emiliano. Oltre alla polvere pirica c'erano anche una videocassetta con una spoletta e dei cavi elettrici legati con del nastro adesivo (che formano quindi un potenziale ordigno). I gruppi anarco-insurrezionalisti bolognesi avevano rivendicato gli ordigni esplosivi dell'estate del 2001, indirizzati fra gli altri all'allora presidente della Commissione Ue Romano Prodi.
Il sindaco Cofferati č da alcune settimane al centro di aspre critiche da parte dell'estrema sinistra
locale per la sua politica di legalitą applicata anche alle abitazioni abusive, che ha condotto a diversi sgomberi nel capoluogo emiliano. Nella lettera arrivata alla redazione bolognese di Repubblica si annunciava anche la presenza di due ordigni in un parco a Parma, vicino alla sede dei carabinieri del Ris.
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