Dal governo cinque milioni e mezzo per la mancata scorta 2002
L´indennizzo per la protezione tolta e mai restituita al professore ucciso dalle Br
BOLOGNA - L´Avvocatura dello Stato aveva cominciato a lavorarci prima ancora che Marina Orlandi, la moglie del professor Biagi, avanzasse una richiesta. Ora ha concluso il suo lavoro. La famiglia del giuslavorista assassinato dalla Brigate Rosse verrà risarcita dallo Stato per la mancata scorta con cinque milioni e mezzo di euro. E la vedova Biagi devolverà la parte che le compete, come ha sempre ripetuto di voler fare, alle persone che soffrono e soffrono più di lei.
Il governo ha dunque preferito la via della trattativa, seguita direttamente dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e dal ministro degli Interni Giuseppe Pisanu, ma la decisione era stata presa qualche mese fa con orientamento unanime dall´intero Consiglio dei ministri. Logica conseguenza, secondo il Viminale, del desiderio comune a tutti di evitare alla famiglia la mortificazione di un ricorso al giudice civile, la quantificazione di un lutto che non si può quantificare. Ma che si sarebbe potuto evitare, come hanno ammesso gli stessi brigatisti perché, ha detto in udienza la pentita Cinzia Banelli, «se Biagi avesse avuto la scorta avremmo dovuto rinunciare all´omicidio. Non avevamo le capacità militari per farlo».
Del giudice civile certamente Marina Orlandi avrebbe chiesto l´intervento se lo Stato avesse rifiutato ogni confronto. Anche se il risarcimento pattuito non vuol rappresentare, secondo il governo, un´ammissione di responsabilità.
Al Viminale ci si augura che il gesto del governo, il riconoscimento del risarcimento, serva a superare anche gli imbarazzi creati dalle dure critiche contenute nelle motivazioni della sentenza di condanna dei brigatisti.
«Va ricordato che l´ex titolare del dicastero degli Interni (Claudio Scajola, ndr) - ha scritto il presidente della Corte d´Assise Libero Mancuso - si lasciò andare a sprezzanti giudizi verso la vittima ("Biagi, un rompicoglioni, ndr"), cui il suo successore (Giuseppe Pisanu, ndr) avrebbe potuto pubblicamente porre riparo. Cosa che non ha ritenuto di dover fare, nonostante l´occasione offertagli da questo processo». Parole, quelle di Mancuso, che sono state segnalate da Pisanu al Consiglio superiore della magistratura.
Mi spiegate cosa vuol dire "il risarcimento pattuito non vuol rappresentare, secondo il governo, un´ammissione di responsabilità ?"...
B.