Le consultazioni di Ratzinger. Italia colonia vaticana

[aguas]

MASTELLA E RUTELLI GIA’ SENTITI, A GIORNI BERLUSCONI
Casini, udienza dal Papa

Il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, è stato ricevuto ieri in udienza privata dal Papa. Al centro dei colloqui con Benedetto XVI i temi della famiglia, della scuola e della società. Finora nell’agenda di Benedetto XVI hanno trovato spazio soltanto i moderati, eredi della stagione dell’unità politica dei cattolici. Da un lato gli ex democristiani come Mastella e Casini, dall’altro i leader che della Dc aspirano a colmare il vuoto, Berlusconi (atteso il 19 novembre) e Rutelli. Una scelta che equivale a un segnale di apprezzamento e di attenzione, quasi l’indicazione per una futura, possibile «Casa dei moderati», qualora dalle urne esca un risultato di parità tra i Poli come nelle elezioni tedesche.

La Stampa web 09 novembre 2005

[aguas]

Dal Salon Voltaire

IL PAPA CHIAMA CASINI PER UN "PARTITO CATTOLICO"

"Ottocenteschi", chi? Quelli della Curia

Non vorremmo essere diffidati dal "delegato" pontificio (il commissario di pubblica sicurezza, ai tempi di Pio IX), perciò usiamo le maiuscole di rispetto. Ma ormai siamo davvero al Papa-Re del primo Ottocento, prima cioè che a Roma arrivassero i liberali. Clericalismo per le pressioni dei cardinali della Conferenza episcopale italiana? No, peggio, per la moral suasion dello stesso Papa. Anzi, avrete notato, da quando i radicali hanno cominciato a parlare di "superamento del Concordato" il cardinal Ruini, presidente della Cei e capo del Governo ombra, si è azzittito. Qualcuno deve avergli detto che, a forza di straparlare su questo o quell’aspetto della politica italiana, a forza di intromettersi perfino nelle leggi in discussione in Parlamento, il suo interventismo cominciava a diventare controproducente per i disegni della Chiesa. Ruini alleato segreto di Pannella? Be’, certo, è stato lui ha svegliare il "can che dorme" anticlericale. L’anticlericalismo, pochi liberali se ne ricordano, è parte sostanziale del laicismo, cioè della distinzione tra sfera privata e sfera pubblica, politica e religione. E il laicismo non è un "eccesso", un "estremismo", come sono riusciti a farci credere, ma è parte integrante del liberalismo storico come reazione e autodifesa di fronte al clericalismo. Insomma, voi non fate i clericali, e noi non faremo gli anti-clericali.

"Ottocenteschi"? Sì, ma non noi, piuttosto i religiosi, i cardinali di Santa Romana Chiesa. Ma ora è il papa stesso, esautorato come troppo invadente e grossier Ruini, che ha "avocato a sé" la pratica "Partito cattolico in Italia". E sarà un faldone voluminoso e pesante. Papa Ratzinger, verso cui il laicista Salon Voltaire ha sempre manifestato stima ("preferiamo gli avversari aperti e decisi a quelli subdoli e all’acqua di rose, perché rafforzano il nostro liberalismo…"), ha addirittura convocato il presidente della Camera, Casini (che si è detto sorpreso dell’attenzione pontificia alle cose italiane), dopo aver messo in calendario tutti i leader cattolico-moderati, da Berlusconi a Rutelli, per sondare l’ipotesi d’un nuovo e potente partito unico dei cattolici in Italia. Sembra di capire – suggerisce Cesare Vallocchia – che in Vaticano si stiano orientando verso un nuovo partito cattolico per liberare la Cei dalla evidente sovraesposizione nella politica italiana, che sta provocando la salutare reazione dei laici (proposta di revisione del Concordato). Duemila anni di esercizio del potere rendono la Chiesa molto avvertita sul pericolo che il governo di fatto oggi esercitato dalla Cei sulla politica italiana possa rivelarsi un boomerang. Un partito-cuscinetto, invece, renderebbe meno evidente il suo potere e la metterebbe in salvo dalle possibili reazioni.

Ma siamo nel 2005 o nel 1830? Una coalizione di cattolici "liberali" riunita dal Papa? Gioberti nella tomba si gratta le parti basse, con decenza parlando: lui ci cascò e sa che "porta sfiga". Oddio, che giramento di testa. Perfino divertente, se non fosse allarmante. Clericalismo puro, allo stato nascente. Ditemi voi se non è una ingerenza bell’e buona. E poi, questa non era la prima illusione dei cattolici liberali alla Rosmini e Manzoni, poi naufragata quando si accorsero che alla Chiesa interessava solo una libertà, la propria? Fatto sta che abbiamo corsi e ricorsi storici: politici a rapporto dal pontefice, cardinali che dicono come fare leggi e votare, perfino la "manomorta ecclesiastica" (che non è il prete lubrico che allunga le mani sul sedere delle ragazze in bus, ma oggi è l'esenzione dall’Ici e l'8 per mille). A quando, ci chiediamo, il ripristino dei "lampioni a gas" nelle strade? Che aria di restaurazione beghina. E che atmosfera nostalgicamente passatista. Smetto di giocare a volano e corro subito in farmacia a comprare l'acqua di rose per mia nonna e una bottiglia di Seltz per papà.

E poi c’è qualche cretino di Centro, di Destra e di Sinistra (quello dell’intelligenza, si sa, è un bipartitismo imperfetto), perfino infiltrato tra i liberali, che si lagna di quanto siano "ottocenteschi" gli anticlericali. Dove, quali e quanti, di grazia?

[anton]

però ai divorziati non danno la comunione
ma ai divorziati ricchi anche più della comunione

[aguas]

http://www.rassegna.it/2005/esperti/...ratzinger6.htm

Casini ha la faccia allegra dinanzi al cronista che implora qualche scampolo di notizia. Si sente confortato, è appena uscito dal Vaticano, dove è stato accolto dal Papa come un figlio. Colloquio privato, dicono nel suo entourage, preparato da tempo e con discrezione. Tanto privato non è, quest’incontro, giacché cade nel terzo anniversario della storica visita a Monte Citorio di Karol Wojtyla, quando il Gran Polacco parlò alla politica tratteggiandone i confini morali e gli obiettivi civili. Quante cose sa della nostra Italia – osserva Casini – conosce tutto, l’ho fatto notare a Sua Santità e mi ha risposto che non si perde un Telegiornale dei nostri. Andrà avanti sulla strada aperta da Wojtyla, andrà a suo modo incontro alla politica? La risposta non c’è.

Ma soccorre una piccola voce dal Vaticano che spiega come, in realtà, Benedetto XVI non si perda una battuta della vita italiana, compreso quel sondaggio un po’ irriguardoso, stando al quale oltre il 40% degli italiani sarebbero favorevoli a una revisione in senso più laico di alcuni punti del Concordato. Non è un dato indifferente e invita a pensare. Per tornare al resto, il Papa non manca mai di chiedere notizie e dare consigli su scuola, famiglia, vita sociale, insomma su tutto. Ogniqualvolta riceve o riesce a parlare con esponenti pubblici di vario calibro.

Ma chi riceve il Papa? Con Pera, suo amico, non ha bisogno di formalizzarsi, l’intesa è perfetta, come testimonia il messaggio firmato di pugno da Benedetto XVI per il convegno neo-con di Norcia.
Quanto alle udienze private più significative, basterà ricordare,
nell’ordine, Mastella, Rutelli, Casini appunto, e il 19 novembre
Silvio Berlusconi. Per gli osservatori politici basta e avanza per
stilare una prima, forse un po’ tranciante, analisi: è la rassegna
dei centristi militanti e dei centristi possibili, nei confronti dei
quali si possono cogliere, a seconda dei casi, “apprezzamenti”,
“attenzione”, “indicazioni”. Certo, pare già di ascoltarlo,
Berlusconi toccherà il cielo con un dito e farà sapere a tutti della
promozione più completa ottenuta dopo l’esame papale. Per gli altri,
il discorso è necessariamente articolato, in dipendenza di eventi
possibili ma non sempre probabili. Analisi sbrigativa, dicevamo: 1°
• tutti questi tronconi di ex democristiani o di cattolici di nuovo conio, con appendici varie di atei-devoti, potrebbero trovare momenti di congiunzione previa, cioè prima del voto di primavera, ipotesi debole, anzi impossile per l’ìncombere della campagna elettorale; 2°
• l’esito del voto politico potrebbe risultare più bilanciato di quanto oggi possa prevedersi, a favore sia dell’uno o dell’altro polo, in tal caso i tronconi di centro, anche quelli di centro- sinistra, potrebbero essere attratti l’un l’altro in modo tale da punire una volta per tutte le aree di voto di sinistra-centro, ipotesi questa considerata, allo stato, meno peregrina anche se pur sempre complicata. Insomma, il centro-sinistra vinca pure di poco, dopo i giochi sarebbero di nuovo aperti, le occasioni, gli attriti non mancherebbero.

[anton]

CHE ISTRUZIONI AVRà DATO IL PAPA??
VUOI VEDERE CHE ANCHE QUESTA VOLTA SI è DIMENTICATO DI DIRE CHE RUBARE, CORROMPERE ED EVADERE LE TASSE è UN DELITTO GRAVE OLTRE CHE UN PECCATO??
E ANCHE DIRE BUGIE PER FARE LA GUERRA

[legio_taurinensis]

bè il segnala era chiaro di un ritorno al passato...

tra poco ricominceranno a spaventare la gente con il pericolo di andare all'inferno....


hanno pure fatto i corsi per gli esorcisti...

[aguas]

http://www.sdionline.it/index.php/content/view/2747/

Ancora ingerenze dal Vaticano
Il Papa consulta i centristi
martedì 08 novembre 2005

Si fanno sempre più pesanti le ingerenze del Vaticano nella politica italiana. Dopo il Cardinale Ruini è il Papa stesso a scendere in campo attraverso una serie di consultazioni informali su scuola, famiglia e società. Ratzinger, che lunedì ha avuto un colloquio con il presidente della Camera, Pierferdinando Casini, secondo quanto riportato da “La Stampa” avrebbe già visto nei giorni scorsi Mastella e Rutelli.
“Leggo con grande sorpresa – afferma Enrico Boselli - che il Papa in prima persona starebbe facendo una sorta di consultazioni con i principali leader politici cattolici italiani su temi quali la scuola la famiglia e la società. Insistentemente si attribuisce addirittura al Capo della Chiesa un interesse per una ricostruzione di un forte centro cattolico”.

“Che si possa arrivare a configurare un ruolo così penetrante del Vaticano negli affari interni dello Stato Italiano, è la più evidente e plateale dimostrazione del clima che si è creato a seguito dell’offensiva neo-integralista guidata dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinale Ruini, senza – conclude Boselli - che vi siano state reazioni sufficientemente adeguate da parte di tutto il mondo politico del nostro Paese”.
Secondo il quotidiano torinese, dall’elenco delle udienze papali affiora sempre la sagoma del grande centro, specie nell’evenienza, con il ritorno del proporzionale, di una marginalizzazione delle forze estreme delle due coalizioni. I colloqui, privati e informali, infatti, interesserebbero solo gli eredi della stagione dell’unità politica dei cattolici, nell’ipotesi che questa unità possa nuovamente realizzarsi, magari sotto forma della nascita di una “Casa dei moderati” che accoglierebbe, oltre all’ex Dc, anche Silvio Berlusconi, atteso in Vaticano il 19 novembre.

[aguas]

In Origine Postato da antonio
se la proporzionale non passa....certi disegnini, che ci ripoterebbero nei pasticci in cui sguazzano i casini e quelli come lui, vanno in fumo..

Non credo che questa nuova legge elettorale favorisca il trasfomismo. E' tendenzialmente bipolare, come la precendete.

E il risultato diverso del Senato è possibile anche con questa legge, ed infatti si è verificato già nel 1994.

Il trasformismo è un vizio tipico italiano e fonda le sue radici nell'istinto compromissorio della mentalità cattolica. E difatti i cattolici sono quelli che più lo praticano.

[Lollo87Lp]

In Origine Postato da aguas
Non credo che questa nuova legge elettorale favorisca il trasfomismo. E' tendenzialmente bipolare, come la precendete.

E il risultato diverso del Senato è possibile anche con questa legge, ed infatti si è verificato già nel 1994.

Il trasformismo è un vizio tipico italiano e fonda le sue radici nell'istinto compromissorio della mentalità cattolica. E difatti i cattolici sono quelli che più lo praticano.

Ammetterei che è nell’ordine delle cose possibili prevedere, con il mattarellum, una larga maggioranza sia alla Camera sia al Senato... mentre il proporzionellum potrebbe consegnarci una quasi parità assoluta a Palazzo Madama.

[borgorosso]

In Origine Postato da antonio
se la proporzionale non passa....certi disegnini, che ci ripoterebbero nei pasticci in cui sguazzano i casini e quelli come lui, vanno in fumo..

siamo sicuri? con il proporzionale, al quale sono dannatamente contrario, le posizioni, le prese di distanza sono più forti. Anche per marcare le ragioni della differenza.

secondo me la speranza della chiesa è che rimanga questo bipolarismo, con una specie di centro mobile (Mastella, Rutelli, Casini oggi di qua domani chissà). in questo modo si riesce ad influenzare TUTTA la politica, pur "controllando" poche centinaia di migliaia di voti, che con il maggioritario sono però determinanti.

[OT] un saluto a tutti [/OT]