Iraq. E' il caso forse più emblematico. Di certo, è incredibile che una coalizione che si candida a governare il paese non abbia una politica estera comune. E' incredibile, anche che ciò si voglia far passare in cavalleria come una 'normale contrapposizione in una coalizione'.
Prodi, come è solito fare, fa una dichiarazione diversa a seconda di chi sia il suo interlocutore. E' la volta del presidente Iracheno Talabani, in visita in Italia. Il buon Romano afferma: "Non farò colpi di teatro alla Zapatero, se vinco decideremo un'agenda per il ritiro delle nostre truppe". Cui è seguita l'affermazione di Fassino: "Il calendario deve essere concordato con Usa, Gb e Iraq.". Tutti d'accordo? Macchè. A questi ha risposto immediatamente Pecoraro Scanio: "O il calendario di Prodi e Fassino dura 2 mesi, o l'Unione si rompe".
Ieri, a Porta a Porta, ha rincarato la dose Giordano di Rif.Comunista: "Su questo tema non scendiamo a compromessi".
Allora le cose sono due. O si scende a compromessi o l'Unione si spacca.
Sicilia. La guerra, qui, è solamente per la candidatura. L'ala radicale preme per la signora Rita Borsellino, sorella del grande Paolo. Rutelli invece rivendica propria la candidatura per le regionali:"Noi pensiamo che per vincere in Sicilia, occorrano candidati in grado di conquistare voti al centro e di recuperarne al centrodestra, piuttosto che nomi proposti dalla sinistra radicale". Le primarie ci diranno. Ma Rutelli ha già detto che "il candidato siciliano spetta comunque alla margherita". Primarie si, primarie no...
Vaticano. Boselli, dopo l'offensiva contro il concordato, stavolta attacca Benedetto XVI, reo di aver avuto colloqui con esponenti politici del mondo cattolico. "Leggo con sorpresa che il Papa in prima persona starebbe facendo consultazioni con i leader politici cattolici". E aggiunge: "Avremo una controffensiva neo-integralista da parte del Card.Ruini e degli esponenti cattolici". Alcuni esponenti della Margherita gli hanno consigliato di calmarsi. L'Udeur ha ribadito che i Radicali non faranno il programma con l'Unione. O loro o noi.