Le risposte che ho dato, si riferiscono anch'esse alla messa di san Pio V del 1962.Originally posted by el Bardo
Non mi ero spiegato bene, forse
Mi riferivo alla Messa cosidetta di San Pio V.
Anch'io, come "lumen" penso che dai documenti conciliari si poteva arrivare ad una liturgia più moderna senza esagerare.
E l'inserire la lingua volgare nelle letture, in alcune preghiere sarebbe stato sicuramente un fatto positivo. Anche il Pater Noster cantato tutti insieme non mi dispiace naturalmente senza troppe sceneggiate quali mani in alto o tutti in cerchio a darsi la mano. Quando parlavo del Kyrie, intendevo dire proprio due Kyrie eleison, due Christe eleison, due Kyrie eleison...... qualche volte tre finali per esempio nella messa De Angelis.
La spiegazione ad una mia domanda è stata "Segue lo schema del Signore Pietà" e poi "La Messa cantata in latino è già più lunga, cerchiamo di stanzare meno la gente"
Riguardo ai canti:
Nel Novus Ordo c'è il Canto d'inizio, il Canto all'Offertorio (o presentazione dei doni" il Canto alla Comunione e il Canti finale.
Ed io quello volevo dire. Quando il Sacerdote entra, prima dell'Introibo ad altare Dei (canto d'inizio) dopo il Credo e prima del Prefazio (canto d'Offertorio) dopo il Domine non sum dignum (Comunione) e dopo l'Ite Missa est.
A me non dispiace questo schema.
Ma siccome una volta (prima della riforma) non era così, mi chiedevo se di abuso si trattava.
La questione del numero di Kyrie mi tocca poi in modo particolare in quanto, avendo composto una "Missa facillima a duas voces" proprio per dare modo a tutti di cantare mi chiedo se faccio bene a seguire i consigli del "Don" che mi dice di tagliare i troppi Kyrie e Christe o se devo puntare i piedi e eseguire i canonici 3-3-3.
Devo dire che anche l'Ordinario del luogo preferisce farla corta
E un'ultima coriosità
Amici sacerdoti mi dicono e stuzzicano a fare il diacono, dopo naturalmente tutto l'iter ....... io rispondo sempre che sentirei la vocazione al diaconato tradizionalista qualcuno di voi conosce il genere ?
el Bardo
Una precisazione: il canto d'inizio è l'introito, che la preghiera che inizia la Messa. L'introibo ad altare Dei, è il salmo 42, che si dice prima della Messa, ma di fatto, liturgicamente, non fa parte del rito, anche se col messale vecchio, era quasi sempre obbligatorio prima della Messa (tranne quando la messa segue una processione).
Con il rito vecchio, la messa aveva l'introito, il graduale, l'alleluia col versetto, l'offertorio e il communio cantati. Intendo con questo, dire le preghiere del proprio della messa, come si riscontra sul Liber Usualis.
Se invece si intende un canto con il quale accompagnare le parti della messa, ma non riproducente le parole del messale, dunque non di una messa cantata, ma di una messa letta con accompagnamento di canti non liturgici, ebbene anche col vecchio rito ciò era possibile, come si vede nel "Parrocchiano Cantore", dove sono presenti numerosi canti per accompagnare l'Introito, l'offertorio, la comunione ( e addirittura l'elevazione, prima e dopo).
sulla questione dei Kirie, se la messa è di rito vecchio, bisogna dirne 9.
In genere i Diaconi permanenti non brillano per studi, o per attaccamento alla tradizione cattolica. Ciononostante puoi fare il diacono, e una volta ordinato, essere tradizionalista per conto tuo. Chi te lo impedisce? All'uopo, come preparazione ti consiglio un corso di scienze religiose, uno molto buono è questo qui. Unisce il vantaggio nella non frequenza giornaliera o settimanale dei corsi, alla formazione teologica tradizionale (totalmente tomista) che difficilmente si trova nelle diocesi.