dedicato a Ciampi e a chi lo applaude

[nowastes]

In Origine Postato da Ezechiele
I dazi non servono a nulla. E se questa è l'unica idea che brilla ai leghisti, sono francamente alla frutta.

Ci vogliono investimenti in ricerca per la competitività, non protezionismo.

i dazi servono in parte.
devono essere accompagnati da una politica di flessibilizzazione del lavoro.
devono essere accompagnati da una politica di aiuto alle aziende per essere competitive a livello internazionale.
Il dazio serve ad arginare temporaneamente la valanga cinese nel mentre si modifica l'assetto del mercato del lavoro e dei beni.

[capexx]

In Origine Postato da nowastes
i dazi servono in parte.
devono essere accompagnati da una politica di flessibilizzazione del lavoro.
devono essere accompagnati da una politica di aiuto alle aziende per essere competitive a livello internazionale.
Il dazio serve ad arginare temporaneamente la valanga cinese nel mentre si modifica l'assetto del mercato del lavoro e dei beni.

teniamo presente che i dazi alla cina potrebbero essere una lama a doppio taglio... l'italia nn solo importa dalla cina, ma il mercato cinese (della domanda) sta diventando sempre più allettante per l'occidente. la cina è in rapidissima espansione economica e quello che nn riescono a produrre nel loro paese in termini sia di beni che di know how lo cercano in occidente, mettendo dazi alla cina ci tagliamo le gambe dal punto di vista competitivo in quel paese perchè mettendo dazi sui prodotti cinesi, i cinesi li metteranno sui prodotti italiani ed europei a tutto vantaggio della concorrenza.
bisognerebbe cercare d far migliorare la situazione interna dei lavoratori cinesi, purtroppo ho l'impressione che la cina sia ancora abbastanza a porte chiuse e quindi nn ho idea di come si possa fare.
nn sono d'accordo nemmeno sul precariato come soluzione... considerate che per sviluppare un economia è necessaria assolutamente la domanda dei mercati, e questa domanda è rappresentata in gran parte anche dai cittadini. ora... se questi cittadini nn hanno un posto fisso ma sono assolutamente precari, se nn ho hanno la certezza del posto di lavoro, nn effettueranno sicuramente investimenti importanti perchè il loro pensiero principale sarà la spesa corrente e il soddisfacimento dei bisogni nel breve o al max medio-lungo periodo. come si può sperare che l'economia possa progredire se a un ragazzo di 22 anni viene proposto un contratto di lavoro a tempo determinato ad es 2 anni, e scaduto il termine l'azienda lo lascia a casa assumendone un'altro allo scopo di beneficiare nuovamente delle sovvenzioni per i neo-assunti?
secondo me l'ECCESSIVA precarizzazione del lavoro nn è la risposta giusta, hai detto che il centro-sinistra l'ha introdotto nel '97, considera però che l'attuale governo l'ha portata all'esasperazione.
inoltre per quanto riguarda la pensione, d'accordo è impensabile a 45 anni e con questo mi trovi dalla tua, però nn puoi sperare che un soggetto lavori fino a 67 anni, primo perchè le capacita psico-fisiche del soggetto con l'anzianità diminuiscono, secondo perchè più a lungo dura la permanenza nel mercato dei lavoratori anziani meno posti si liberano per i giovani con conseguente innalzamento del tasso di disoccupazione, terzo perchè per come la vedo io nn si può passare la vita a lavorare, si lavora per vivere nn si vive per lavorare!!!

[nowastes]

In Origine Postato da capexx
teniamo presente che i dazi alla cina potrebbero essere una lama a doppio taglio... l'italia nn solo importa dalla cina, ma il mercato cinese (della domanda) sta diventando sempre più allettante per l'occidente. la cina è in rapidissima espansione economica e quello che nn riescono a produrre nel loro paese in termini sia di beni che di know how lo cercano in occidente, mettendo dazi alla cina ci tagliamo le gambe dal punto di vista competitivo in quel paese perchè mettendo dazi sui prodotti cinesi, i cinesi li metteranno sui prodotti italiani ed europei a tutto vantaggio della concorrenza.
bisognerebbe cercare d far migliorare la situazione interna dei lavoratori cinesi, purtroppo ho l'impressione che la cina sia ancora abbastanza a porte chiuse e quindi nn ho idea di come si possa fare.
nn sono d'accordo nemmeno sul precariato come soluzione... considerate che per sviluppare un economia è necessaria assolutamente la domanda dei mercati, e questa domanda è rappresentata in gran parte anche dai cittadini. ora... se questi cittadini nn hanno un posto fisso ma sono assolutamente precari, se nn ho hanno la certezza del posto di lavoro, nn effettueranno sicuramente investimenti importanti perchè il loro pensiero principale sarà la spesa corrente e il soddisfacimento dei bisogni nel breve o al max medio-lungo periodo. come si può sperare che l'economia possa progredire se a un ragazzo di 22 anni viene proposto un contratto di lavoro a tempo determinato ad es 2 anni, e scaduto il termine l'azienda lo lascia a casa assumendone un'altro allo scopo di beneficiare nuovamente delle sovvenzioni per i neo-assunti?
secondo me l'ECCESSIVA precarizzazione del lavoro nn è la risposta giusta, hai detto che il centro-sinistra l'ha introdotto nel '97, considera però che l'attuale governo l'ha portata all'esasperazione.
inoltre per quanto riguarda la pensione, d'accordo è impensabile a 45 anni e con questo mi trovi dalla tua, però nn puoi sperare che un soggetto lavori fino a 67 anni, primo perchè le capacita psico-fisiche del soggetto con l'anzianità diminuiscono, secondo perchè più a lungo dura la permanenza nel mercato dei lavoratori anziani meno posti si liberano per i giovani con conseguente innalzamento del tasso di disoccupazione, terzo perchè per come la vedo io nn si può passare la vita a lavorare, si lavora per vivere nn si vive per lavorare!!!

io rispetto la cina se la cina rispetta me: non è possibile che abbiano dazi al 20% e noi allo 0%. Non è concorrenza perfetta, si tratta di protezionismo a tutti gli effetti. Il mercato cinese per questo è ancora tutto da scoprire. Comunque gli imprenditori italiani ed europei che hanno tentato di andare a vendere in cina hanno avuto grosse delusioni: mafia locale, dazi e ostruzionismo da parte delle autorità locali hanno impedito qualsiasi approccio al mercato cinese.
son d'accordo con te che le condizioni dei lavoratori cinesi devono essere migliorate. ma se ben ricordi in europa per arrivare alla situazione attuale son serviti ben 100 anni di lotte sociali.
in cina avverrà lo stesso, nella migliore delle ipotesi, in 10 anni... forse.
e durante questi 10 anni cosa facciamo? ci mettiamo a discutere col sig Bertinotti che vuole reintrodurre la scala mobile (???!!!!)?
ci mettiamo a discutere con una sinistra estrema che invece di proporre soluzioni innovative ci propone soluzioni di 30/40 anni fa che hanno miseramente fallito????
dobbiamo seguire il sindacato che al fallimento dell'alitalia propone solo scioperi ad oltranza oltre ogni responsabilità?

ripeto: l'unica soluzione è rimboccarci le maniche e lavorare per frenare la valanga cinese. gli italiani arroganti devono smettere di riempirsi la bocca di "voglio, voglio, voglio..". Gli anni della cuccagna e dello stato assistenzialista son finiti. (e anche gli anni del debito pubblico per garantire una situazione economica alta anche a chi non se lo merita).
Gli anni dei diritti e nessun dovere son finiti.
Dobbiamo svegliarci da questo sonno durato 50 anni che è stato inculcato dai governi catto-socialisti.

E ' venuto il momento di remare tutti nella stessa direzione per il bene comune: sindacati, lavoratori, imprenditori ecc. ecc.


altrimenti do ragione ai cinesi i quali dissero:
non è colpa nostra, la colpa è solo vostra. erano 20 anni che sapevate che le quote di importazione cadevano. e nel frattempi invece di riformare il mercato del lavoro e di aiutare l'imprenditoria avete parlato, parlato e parlato ancora...... senza concludere un cazzo (evviva bruxelles!!!! aggiungo io).

[Gigand]

In Origine Postato da nowastes

Comunque in Italia il cdx chiede più flessibilità dato che la concorrenza con l'Asia è impossibile.
Certo che la Cina dovrà fare un passo avanti nel senso dei diritti umani e sociali. Nel frattempo noi però dobbiamo fare un passo indietro capendo che non c'è altra via se non quella di tirarci su le maniche e cercare di competere in termini di produttività.

Fammi capire ...... nel frattempo che la Cina fa passi avanti sui diritti civili dei lavoratori, noi dobbiamo fare passi indietro per avvicinarci a loro e guadagnare competitività????
Ma voi siete proprio fuori!!!!!

Non è certo con gli scioperi a manetta dei sindacati che si risolve la guerra commerciale.

neanche con le politiche degli imprenditori che mirano a scaricare tutto sui lavoratori. Quanto al problema della produttività scarsa del lavoratore questa è maggiormente diffusa nella pubblica amministrazione non nelle piccole e medie imprese italiane dove l'operaio si fa il mazzo.
Investite in innovazione, ricerca scientifica, formazione!
Siamo la settima potenza mondiale ed ancora siamo ancorati a produzioni di scarso valore come il tessile e l'arredamento: abbiamo per anni esportato macchinari e conoscenze in Cina ed ora che vi aspettavate?

Un lavoratore orientale, per cultura produrrà di più di un lavoratore occidentale(vedi giappone) anche senza sfruttamento come in cina

[Gigand]

In Origine Postato da nowastes
altrimenti do ragione ai cinesi i quali dissero:
non è colpa nostra, la colpa è solo vostra. erano 20 anni che sapevate che le quote di importazione cadevano. e nel frattempi invece di riformare il mercato del lavoro e di aiutare l'imprenditoria avete parlato, parlato e parlato ancora...... senza concludere un cazzo (evviva bruxelles!!!! aggiungo io). [/B]

e te pareva? riforma del mercato del lavoro con conseguente riduzione dei diritti dei lavoratori ed aiuti agli imprenditori .... questa è la ricetta .....

ma prendersi la propria dose di responsabilità no?
ridurre il prezzo dei prodotti attraverso una contrazione del profitto no? ma giusto .... gli imprenditori ed i commercianti sono tutti in perdita .... poi vai a scoprire che un vestito in un negozio ha un ricarico del 200% rispetto ai costi di produzione!!!

tutti devono prendersi la propria responsabilità e tutti significa anche chi produce e chi vende. E' ora che chi si è approfittato dell'euro per fare profitti enormi si rimetta in gioco e faccia la sua parte, non solo i lavoratori.

[nowastes]

In Origine Postato da Gigand
Fammi capire ...... nel frattempo che la Cina fa passi avanti sui diritti civili dei lavoratori, noi dobbiamo fare passi indietro per avvicinarci a loro e guadagnare competitività????
Ma voi siete proprio fuori!!!!!

TU, SEI FUORI SE NON HAI CAPITO IL PROBLEMA:
L'UNICA NAZIONE AL MONDO CHE RIESCE A TENER TESTA ALLA CINA (SEPPUR DIFFICOLTOSAMENTE) SONO GLI USA.
E NON A CASO HANNO UNO DEI MERCATI DEL ALVORO PIU' FLESSIBILI AL MONDO.
ADESSO IO NON DICO DI DIVENTARE COME LORO MA DI AMMORBIDIRE LE POSIZIONI RIGIDE QUESTO SI.
COSA SIGNIFICA FARE UN PASSO INDIETRO L'HO GIAA' SPIEGATO SOPRA. NON SONO COSE FUORI DAL MONDO, SON COSE OVVIE.
MA SE SI CONTINUA A FARE DEMAGOGIA E A NON VOLER AFFRONTARE IL PROBLEMA SERIAMENTE NON SI VA AVANTI.

LA CINA CI STA COLONIZZANDO E QUESTO E' UN FATTO CHE NESSUN PUO' CONTROVERTIRE!!!!!!
E' VERAMENTE ORA DI FARLA FINITA CON I PRIVILEGI!!!
LA DEDIZIONE AL LAVORO E LA SERIETA' SON L'UNICA MANIERA PER SALVARCI.
ED E' PER QUESTO CHE AVVERSO I SINDACATI CON TUTTE LE MIE FORZE: INSEGNANO SOLO A PROTESTARE, A RIVENDICARE DIRITTI, A SCIOPERARE....
NON PROPONGONO MAI NULLA DI SENSATO. SON INDIETRO CONE LE IDEE DI 50 ANNI.
MA CHI VOGLIAMO PRENDERE IN GIRO: IN QUESTO MODO SIAMO DESTINATI ALLA FINE.

DOPO SON D'ACCORDO CON TE CHE ANCHE GLI IMPRENDITORI ITALIANI DEVON FARE LA LORO PARTE. MA DEVONO ESSERE AIUTATI: NON E' POSSIBLE CHE LA BUROCRAZIA FERMI L'IMPRENDITORE ITALIANO. HO CONOSCIUTO IMPRENDITORI CHE NON ESPORTAVANO NULLA PERCHE' CIO' AVREBBE IMPLICATO ENORMI ADEMPIMENTI FISCALI, E BUROCRATICI. TI SEMBRA POSSIBLE UNA COSA DEL GENERE???

[nowastes]

In Origine Postato da Gigand
e te pareva? riforma del mercato del lavoro con conseguente riduzione dei diritti dei lavoratori ed aiuti agli imprenditori .... questa è la ricetta .....

ma prendersi la propria dose di responsabilità no?
ridurre il prezzo dei prodotti attraverso una contrazione del profitto no? ma giusto .... gli imprenditori ed i commercianti sono tutti in perdita .... poi vai a scoprire che un vestito in un negozio ha un ricarico del 200% rispetto ai costi di produzione!!!

tutti devono prendersi la propria responsabilità e tutti significa anche chi produce e chi vende. E' ora che chi si è approfittato dell'euro per fare profitti enormi si rimetta in gioco e faccia la sua parte, non solo i lavoratori.

CHI HA APPROFFITATO DELL'EURO NON SON STATI I PRODUTTORI (CHE HAN PREZZI FERMI A 3 ANNI FA) MA IL DETTAGLIANTE E IL GROSSISTA.
E POI LE ASSOCIAZIONI (SINISTROIDI) DEI COMMERCIANTI HAN ANCHE IL CORAGGIO DI LAMENTARSI......
SON I COMMERCIANTI CHE HAN FATTO I FURBI DA QUANDO C'E' L'EURO. MA ADESSO SI TROVANO TUTTI I PROBLEMI ADDOSSO PERCHE' NON RIESCONO A VENDERE, TRASCINANDOSI DIETRO, AHIME', ANCHE I PRODUTTORI.

[Forrest Gump (POL)]

Il sindacato è in un cul-de-sac. Il suo problema si chiama competitività (e globalizzazione). Sa benissimo che per competere con le importazioni a minor costo deve avallare tutti quegli interventi finalizzati a ridurre il costo del lavoro e aumentare la competitività.
L'alternativa è la disoccupazione dilagante e la perdita di quel che chiamano "la tradizione del made in italy".
Per non parlare della necessità ormai chiara a tutti di ridurre gli alti costi e le inefficienze della pubblica amministrazione.

Quella del sindacato non è una situazione invidiabile... ma è la stessa in cui si dibatte la sinistra.

[Gigand]

In Origine Postato da nowastes

LA CINA CI STA COLONIZZANDO E QUESTO E' UN FATTO CHE NESSUN PUO' CONTROVERTIRE!!!!!!
E' VERAMENTE ORA DI FARLA FINITA CON I PRIVILEGI!!!

i privilegi di cui hai parlato sopra riguardavano la scarsa produttività, le baby pensioni e l'impossibilità di licenziare un fannullone.

Tutto questo riguarda il mondo della Pubblica Amministrazione! Sono d'accordo con te che è una piaga che drena risorse dallo stato ma non è il problema principale per la competizione con la Cina.

Le imprese in difficoltà, che chiudono, sono le piccole e medie imprese del settore tessile, dell'arredamento, della ceramica.
In quelle realtà difficilmente assisterai a scarsa produttività degli operai, difficilmente ci sono baby pensionati e meno che mai operai fannulloni visto che sotto i 15 operai l'articolo 18 non ha validità.
Precarizzare i lavoratori non è la soluzione o meglio è voler far pagare agli operai i costi della concorrenza

DOPO SON D'ACCORDO CON TE CHE ANCHE GLI IMPRENDITORI ITALIANI DEVON FARE LA LORO PARTE. MA DEVONO ESSERE AIUTATI: NON E' POSSIBLE CHE LA BUROCRAZIA FERMI L'IMPRENDITORE ITALIANO. HO CONOSCIUTO IMPRENDITORI CHE NON ESPORTAVANO NULLA PERCHE' CIO' AVREBBE IMPLICATO ENORMI ADEMPIMENTI FISCALI, E BUROCRATICI. TI SEMBRA POSSIBLE UNA COSA DEL GENERE??? [/B]

Allora facciamo una sburocratizzazione dell'economia, togliamo tutti i vincoli ed i lacci, riformiamo le professioni abolendo i privilegi degli ordini professionali. Non possiamo sempre chiedere ai lavoratori di sopportare il peso delle ristrutturazioni

[Texwiller (POL)]

sinistrorso?

Tex Willer