Occasione perduta ? O giusta prudenza ?

[Thomas Aquinas]

Originally posted by Vandeano
Ora si offende gratuitamente e non te lo permetto ! Io non ti ho dato dello Scismatico, anche se lo sei, dal mio punto di vista, ti sto rispettando e non accetto paragoni con i Sedeprivazionisti per favore, né epiteti ingiuriosi, quindi rispetta le persone che ti rispettano !

Grazie !

Beh, nemmeno io ti ho offeso. Non sei in comunione col Papa, ergo sei scismatico, nulla di personale. E' un fatto. Se i fatti ti offendono, peggio per te.
Quelli del piano di sotto la pensano più o meno come te, papa più, papa meno ( ). Quando scopriranno che quello che loro non accettano lo diceva già Pio IX, espungeranno Mastai Ferretti dalla lista dei Papi, chissà chi resterà come Papa....sede vacante dal 33 d.C.

[Thomas Aquinas]

Originally posted by Vandeano
Thomas mi stai offendendo, stai offendendo le mie idee e la mia Fede ed io non ti ho offeso ! Con quelli del piano di sotto non ho niente da spartire e lo sai ! Basta Thomas provocarmi !

Nemmeno io ti ho offeso, ci mancherebbe.
Con quelli del piano di sotto hai in comune la sostanza del discorso, non so quale dei due procedimenti fa più acqua però..

[Thomas Aquinas]

Originally posted by torquemada
Quelli fra poco disconosceranno Pio XII... un piccolo passo l'hanno già fatto, ignorando la riforma della Settimana Santa

Infatti......disubbidire al Papa è disubbidire a Cristo. Peccano mortalmente, non lo sanno?

[torquemada]

Ridiamo ma, a considerare la gravità, ci sarebbe da piangere.

[Vandeano (POL)]

Originally posted by torquemada
Beh, non sei tu a dire chi sia o non sia scismatico

Sei tu ? O le tue "autorità ecclesiastiche" da me non riconosciute ! Impara il dialogo ed il rispetto !

[torquemada]

Vedi, Marco, l'unica lucerna pedibus meis è il magistero, il catechismo, la tradizione...

L'autorità del Santo Padre Benedetto XVI prescinde dal gradimento tuo o di chiunque altro. Ricordati che i sedevacantisti usano il tuo stesso metodo per non riconoscere l'autorità di Giovanni XXIII. Come la mettiamo? Il metodo è lo stesso: se hai ragione tu, ce l'hanno anche loro - altrimenti la critica cade per manifesta infondatezza metodologica.
Per me è semplice: sbagliate entrambi.

[Thomas Aquinas]

Appunto, non è il laico a riconoscere o meno il Papa. Questo pensiero che riconoscendo crea mi sembra molto razionalista. Sniff sniff...ideologia...

[Napoléon I]

e intanto vandeano continua a non rispondere. Poi sono gli altri che non dialogano con lui.

Sulla Cum ex apostolatus, preciso, come ho già fatto innumerevoli volte, tutte ignorate dal nostro codigorese, che essa è stata abrogata dal Codice del 1917, il quale non la menziona nemmeno una volta, dato che i canoni che trattano della rimozione e della privazione degli uffici ecclesiastici:

-non parlano del Papa

-quando parlano di Vescovi, differiscono in parte dalla Cum ex Apostolatus

-In ogni caso la cum ex faceva riferimento ad eresia formale, la quale deve essere decretata dall'autorità. Ora è certo che un papa, non potendosi autocondannare, non possa mai cadere in eresia formale. Pertanto, non si applica.

Inoltre, dato che il diritto penale non è interpretabile secondo analogia, nemmeno si può invocare, come fai tu ed i tuoi amichetti, l'eresia materiale o privata. In primis poichè non essendo di stretta attinenza col decreto, non vi rientra nell'ambito, secondo, poichè è conoscibile solo da Dio.

Tu hai la stessa identica opinione di quelli di Verrua, ovvero che si può stabilire cosa ha nel cervello un papa (non certamente in base ai documenti, che non contengono eresie), e in base al proprio privato giudizio, decidere delle sorti del mondo. Peccate di stupidità: non siete confessori al confessionale che potete giudicare delle intenzioni del penitente ed eventualmente rimandarlo non assolto, se vi sembra non pentito. Non applicate le nozioncine di teologia morale valide per questi casi, al Papa, poichè "Prima sedes a nemine iudicatur", dunque non spetta a voi porvi il problema, secondo perchè non si tratta di assolvere il proprio dovere di confessori assolvendo solo persone visibilmente pentite, ma si tratta di assolvere il dovere di cattolici, ubbidendo al papa, anche se uno non capisce e non comprende. La presunzione di capirne più di chi è assistito dallo Spirito Santo è una cosa schifosa, superba e satanica.

[Fra Savonarola]

Castrillón Hoyos: Fraternità San Pio X,
"non si puó dire che ci sia uno scisma"

Interessanti le dichiarazioni del card. Castrillón Hoyos in questa intervista su Canale 5 domenica 13 novembre, in particolare sulla questione dello scisma. Ci sembra che se il Cardinale, come del resto già in altre interviste, non parla della c.d. liberalizzazione della messa, questo non significa che ne smentisca la concreta possibilità.

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Trasmessa da Canale 5 il 13 novembre 2005

Intervista con il cardinale
Darío Castrillón Hoyos



La messa antica in latino: suggestiva, ma anche fonte di dispute. Oggi per celebrarla pubblicamente occorre il permesso del vescovo locale, ma da mesi circola voce che Benedetto XVI possa deciderne la liberalizzazione. La voce insistente non trova però conferma nelle parole del cardinale Dario Castrillon Hoyos, prefetto della Congregazione per il clero, gran tessitore del dialogo con i gruppi tradizionalisti, a cominciare dalla Fraternità san Pio X che raccoglie i seguaci di monsignor Lefebvre.

Sonoro Castrillon: "È sempre così. Il vescovo è il responsabile. Il vescovo pensa che per la sua diocesi questo è conveniente in un determinato momento o che non conviene per ragioni pastorali che lui conosce e delle quali dovrà dar conto all'autorità del Papa, ma specialmente a Gesù, a Dio".

Dunque, insieme la riaffermazione dell'autorità dei vescovi, ma anche un richiamo alla loro coscienza per evitare rigidità inutili e contribuire alla lunga marcia di riavvicinamento con i lefebvriani, intrapresa già sotto il pontificato di Giovanni Paolo II che nel 1988 aveva scomunicato il vescovo francese per aver effettuato illecitamente quattro ordinazioni episcopali. Un dialogo che sembra aver trovato un nuovo slancio con l'incontro l'estate scorsa a Castel Gandolfo tra Bendetto XVI ed il superiore della San Pio X Mons. Fellay.

Sonoro Castrillon: "Non siamo di fronte ad una eresia. Non si può dire in termini corretti, esatti, precisi che ci sia uno scisma. C'è una attitudine scismatica nel consacrare vescovi senza il mandato pontificio. Loro sono dentro la Chiesa, solo che manca una piena, una più perfetta - come è stato detto nell'incontro con monsignor Fellay - una più piena comunione, perchè c'è la comunione".



intervista trasmessa su Canale 5 domenica 13 novembre 2005





Fonte : http://www.unavoce-ve.it/11-05-93.htm