Molti, nelle settimane scorse, hanno sperato, che il Documento finale del Sinodo sull'Eucarestia, tenutosi in Vaticano, contenesse la sospirata Liberalizzazione della celebrazione della Santa Messa in Latino, celebrata con il Messale del 1962, ultima edizione Latina, prima dell'ibrido Messale del 1965, tale celebrazione é detta erroneamente Santa Messa Tridentina o di San Pio V, ma comunque la si denomini, il suo valore e la bellezza di tale Rito é infinita e la sua Mistagogia é eterea e paradisiaca ! Purtroppo solo un blando accenno ad : "una raccomandazione di celebrare una messa in latino in ogni Diocesi", se con il Messale del 1962 o con il messale del 1969, stile Radio Vaticana, non si sa ? Molte anime sia Indultiste, che Fedeli della Fraternità Sacerdotale San Pio X, hanno sperato invano ? Forse sì ! Per ora non se ne parla, perché ? Infondo garantendo a tanti Sacerdoti Diocesani, giovani o anziani, di celebrare la Santa Messa con tale Rito, lo si sarebbe proprio sdoganato da quel "Cattolicesimo di Frangia" di cui oggi é la bandiera e si sarebbe favorita proprio la resa dei meglio intenzionati di tale ambiente, ma invece un no ! Perché ? Questo Articolo di Andrea Tornielli, da una chiave di lettura, http://www.unavoce-ve.it/10-05-84.htm , ma le polemiche non mi interessano, vorrei capire. La Santa Messa di Sempre, perciò rimane un "optional", nelle mani di Vescovi Residenziali, che spesso Ultra-Progressisti, interpretano con somma prudenza le attuali disposizioni per la concessione dell'Indulto per tale celerazione, proponendo, a mò di sberleffo, ai Cattolici Tradizionalisti, il valore dell'Attuale Rito e del messale del 1969, ottenendo spesso, solo una cementificazione del Cattolicesimo Tradizionalista, che sfocia, anche a causa dell'intolleranza massima di oggi, nel Sedeprivazionismo Tesista o Sedevacantismo.
Meditate vi prego !
Jeronimi Savonarola