manifestazione per la libertà scolastica
Almeno un milione in piazza contro Zapatero


Madrid - Dalle strade di Madrid è giunta ieri quella che appare come la sfida di popolo più imponente a Jose Luis Rodriguez Zapatero. Almeno mezzo milione di spagnoli - ma oltre un milione e mezzo per le autorità di Madrid - sono scesi in piazza, a fianco di esponenti della chiesa cattolica e dirigenti del Partito Popolare (PP) per chiedere al governo socialista di ritirare la Legge organica della scuola (Loe) che, affermano, limita la libertà di istruzione e declassa l'insegnamento della religione. Secondo la polizia nazionale alla marcia hanno partecipato oltre 400 mila persone, ma per fonti del governo regionale di Madrid, rappresentato oggi in piazza dal suo presidente Esperanza Aguirre, ci sono stati più di un milione e mezzo di spagnoli. Gli organizzatori parlano di due milioni di persone. La manifestazione, sotto lo slogan «Per un’educazione libera», era stata preceduta venerdì da una visita non annunciata in Vaticano della vicepremier socialista Maria Teresa Fernandez de la Vega, apparentemente allo scopo di aprire un filo diretto con la Santa Sede sul contenzioso con la chiesa cattolica spagnola e ribadire quella disponibilità al dialogo che i vescovi dicono mancare del tutto. A capo della delegazione del PP (opposizione di centrodestra) c’era in piazza il “numero due” del partito, Angel Acebes, che ha accusato Zapatero di «disprezzare gli spagnoli» e di spegnere il Paese allo «scontro» con «un modello educativo fallito». Assenza annunciata quella del presidente della Conferenza episcopale Ricardo Blazquez. Al termine della manifestazione di ieri, promossa da decine di associazioni familiari e scolastiche con cartelli quali «Zapatero non rispetta la libertà di insegnamento» o «Vescovi coraggio, non siete soli», gli organizzatori hanno chiesto «subito» un incontro al premier invitandolo a tener conto della volontà del popolo. In un documento letto in piazza, si è accusato il governo di «avere violato la promessa di una riforma educativa con l’accordo di tutti». Contro il progetto di legge avevano dimostrato la settimana scorsa a Madrid anche migliaia di studenti sostenuti dalle forze di sinistra, ma per ragioni diverse da quelle della manifestazione di ieri, e cioè per chiedere più sostegno all’insegnamento pubblico. Secondo il governo il fatto che contro la Loe protestino sia la destra che la sinistra vorrebbe dire che il testo è equilibrato. La Chiesa, al pari delle associazioni e del PP respinge nel suo insieme la riforma scolastica sostenendo che viola il principio della libertà educativa e religiosa. Ma il nodo più doloroso è la questione dell’insegnamento della religione che nella Loe manca di valore quale elemento di valutazione dei risultati e nel curriculum degli alunni.
Questa è stata la seconda grande manifestazione antigovernativa cui dà il suo aperto avallo la chiesa cattolica dopo quella del giugno scorso contro la legge sul matrimonio omosessuale e cui presero parte vescovi e dirigenti del Partito Popolare (Pp, opposizione di centrodestra). Gli ultimi sondaggi danno in discesa il Partito socialista (Psoe), in un caso segnalando una “parità tecnica” col PP e in un altro addirittura un sorpasso da parte dei Popolari.


[Data pubblicazione: 13/11/2005]