La natura di questo basso mondo materiale (detto ormai anacronisticamente "sub-lunare") è la sintesi di forze caotiche e istintive; tuttavia ammetto che la sua origine paradossalmente risiede appunto nel kosmos. Io parlo sulla scorta della mia visione filosofico-religiosa: quello che per voi è "kosmos" per me è ordine, si, ma ordine spietato, destino ineluttabile, ananke, heimarmene, ordine e legge, ripeto, ma un ordine rigido e nemico, una legge tirannica e malvagia, priva di significato e bontà, estranea agli scopi dello spirito umano, non oggetto della sua comunicazione e affermazione.Testo originale scritto da avversario
La Natura non è buona o cattiva.
La Natura semplicemente è.
Esiste un Ordine delle Cose, un kosmos, che il mito modernista del Progresso sta cercando di scardinare, e le conseguenze le stiamo pagando tutti.
Il pensiero greco classico era stato una grande espressione dell'appartenenza dell'uomo al mondo, ma il pensiero gnostico che contesta quello classico, è giustamente ispirato dalla scoperta angosciosa della solitudine cosmica dell'uomo, della totale alterità del suo essere rispetto a quello dell'universo in genere. Sotto questo cielo senza pietà, che non mi ispira più confidenza reverenziale, l'uomo "sveglio", "illuminato", diventa consapevole della sua completa solitudine, del non essere parte del sistema che lo circonda, ma inspiegabilmente situato in esso senza protezione da forza demiurgiche.
Ho un senso quasi di compassione verso coloro che, credendo inenuamente di elevarsi spiritualmente, si affannano in attività ambientaliste fini a se stesse, altri, da parte neopagana, si danno a culti di entità mondane e alla venerazione, con un pizzico di sapore new age, a quella che chiamano "Madre Terra".
Come ho già detto il mio discorso non mira a giustificare la distruzione dell'ambiente quasi fosse una vendetta... cosa comunque impossibile giacché non è vero che la Natura soffre della nostra presenza, al massimo siamo noi stessi che ci roviniamo danneggiando l'ambiente che nonostante tutto permette al nostro corpo di sopravvivere anche se tra mille difficoltà. In effetti la Terra, per quanto possiamo danneggiarla, troverà sempre il modo per risorgere, anche a nostro discapito... come è risorta dopo le tremende catastrofi - paradossalmente naturali - che ha dovuto subire nel corso della sua storia.
I gas inquinanti, il buco dell'ozono, il dissesto idro-geologico, etc., non danneggia la natura, ma noi... e il compito di un ambientalista moderato dovrebbe essere quello di non aiutare la natura a farci altro danno, ma cercare una dimensione di equilibrio, quasi fosse un patto di reciproca "non aggressione".
E infine ripeto ancora: badate bene che piante e animali non costituiscono, la Natura, ma sono anch'esse VITTIME della Natura prima ancora che dell'uomo. È giusto quindi che queste creature siano oggetto di compassione tant'è vero che ritengo cosa fondamentale essere contro la caccia indiscriminata, la vivisezione e contro il maltrattamento in genere di animali o piante.