E adesso, Silvio?

[bianconero (POL)]

In Origine Postato da MetaPapero
Spese = uscite
Fisco = entrate

bananas...

[/i]

Embè?

E poi, a leggere bene la sentenza della consulta, il governo anzichè specificare su cosa le regioni dovevano stringere la cinghia (ovvero in gran parte spese inutili, dove da anni le amministrazioni locali stavano facendo veri e propri sperperi), avrebbe dovuto specificare un tetto di spesa massimo, e poi le regioni tagliavano quello mici consulenti esterni e tagliavano la spesa sociale, no?)

[monzasinistra]

In Origine Postato da monzasinistra
No guarda che l'ho capito benissimo. Qua il governo centrale vuole imporre tagli agli enti, ma anche a quelli che i soldi ce li hanno. La cosa che non tutti sanno e chenessuno ha capito è che questa manovra impedisce di spendere ai governi locali, anche a quelli che di soldi ne hanno. Faccio l'esempio del mio comune, Monza: l'entrate sono del 96% autonome, senza quindi gravare sullo stato. Tagliando lo stato taglia solo i soldi che entrano nel mio comune, senza guadagnarci una cicca. Parola di carte comunali ed amministratori locali. Quindi è giusto che la consulta blocchi boiate come quelle del governo bananas.

Volevo correggermi: lo stato tagli i soldi delle spese dei comuni, non alle entrate (un lapsus). Queste spese nel caso del comune di Monza sono totalmente finanziate dal comune stesso. Qundi il governo non si può permettere di legiferare su ciò (invece lo fa). Poi se i soldi sono spesi male lo decideranno i cittadini alle prossime comunali, ma di sicuro non si denneggia lo stato.
In reltà tutto è stato fatto per impedire alle amministrazioni locali tutte di sinistra di lavorare come si deve!

[Metapapero]

In Origine Postato da bianconero
Embè?

E poi, a leggere bene la sentenza della consulta, il governo anzichè specificare su cosa le regioni dovevano stringere la cinghia (ovvero in gran parte spese inutili, dove da anni le amministrazioni locali stavano facendo veri e propri sperperi), avrebbe dovuto specificare un tetto di spesa massimo, e poi le regioni tagliavano quello mici consulenti esterni e tagliavano la spesa sociale, no?)

Guarda che alla fine lo stato avrebbe dovuto dire proprio cosi': infatti quello che e' stato leso e' stata l'autonomia delle regioni nel decidere dove tagliare, in quanto gli era stato imposto dal governo di andare su certi capitoli di spesa.

E la cosa mi sembra molto piu' corretta, in tema di autonomie: io stato dico quanto puoi/devi spendere in totale. Tu regione decidi (ergo ti assumi la responsabilita' politica del taglio) dove tagliare...

Per questo sghignazzo quando vedo leghisti e pollisti vari...
La Consulta ha affermato il principio di autonomia, che voi avete violato nel 2004, alla faccia della devoluscion...

[bianconero (POL)]

In Origine Postato da monzasinistra
Volevo correggermi: lo stato tagli i soldi delle spese dei comuni, non alle entrate (un lapsus). Queste spese nel caso del comune di Monza sono totalmente finanziate dal comune stesso. Qundi il governo non si può permettere di legiferare su ciò (invece lo fa). Poi se i soldi sono spesi male lo decideranno i cittadini alle prossime comunali, ma di sicuro non si denneggia lo stato.
In reltà tutto è stato fatto per impedire alle amministrazioni locali tutte di sinistra di lavorare come si deve!

Infatti dalle mie parti la ex giunta di sx aveva fatto spegnere metà dell'illuminazione pubblica, perchè non bastavano i soldi per colpa del governo; per lo stesso motivo, aliquote comunali innalzate al massimo. Si fanno le elezioni, straperdono, e la nuova giunta riaccende tranquillamente le luci: è bastato tagliare le inutili consulenze esterne (tra cui una ricchissima per l'organizzazione di spettacoli teatrali... che senza il consulente si tengono lo stesso... e poi si piange della mancanza dei fondi dello spettacolo )

[bianconero (POL)]

In Origine Postato da MetaPapero
Guarda che alla fine lo stato avrebbe dovuto dire proprio cosi': infatti quello che e' stato leso e' stata l'autonomia delle regioni nel decidere dove tagliare, in quanto gli era stato imposto dal governo di andare su certi capitoli di spesa.

E la cosa mi sembra molto piu' corretta, in tema di autonomie: io stato dico quanto puoi/devi spendere in totale. Tu regione decidi (ergo ti assumi la responsabilita' politica del taglio) dove tagliare...

Per questo sghignazzo quando vedo leghisti e pollisti vari...
La Consulta ha affermato il principio di autonomia, che voi avete violato nel 2004, alla faccia della devoluscion...

Per cui mi confermi che il federalismo fiscale è perfettamente legittimo: buono a sapersi.

[monzasinistra]

In Origine Postato da bianconero
Infatti dalle mie parti la ex giunta di sx aveva fatto spegnere metà dell'illuminazione pubblica, perchè non bastavano i soldi per colpa del governo; per lo stesso motivo, aliquote comunali innalzate al massimo. Si fanno le elezioni, straperdono, e la nuova giunta riaccende tranquillamente le luci: è bastato tagliare le inutili consulenze esterne (tra cui una ricchissima per l'organizzazione di spettacoli teatrali... che senza il consulente si tengono lo stesso... e poi si piange della mancanza dei fondi dello spettacolo )

Appunto, a me sembra che mi stai dando ragione. Ma devi correggermi se sbaglio.

[Dario]

In Origine Postato da xvmayo
voglio vedere, dopo questa sentenza, chi dice che la corte costituzionale è di sinistra, si aprono le scommesse, favoriti sono:

1 - Bondi
2 - Tremonti
3 - Schifani
4 - Vito

Secondo me Cicchitto batterà tutti in volata...

[Dario]

In Origine Postato da Forrest Gump
Se il governo non può esercitare il controllo sulle spese degli enti pubblici, DITE VOI IN CHE PAESE SIAMO E DITE SE QUESTO E' UN PAESE GOVERNABILE O NO.

E' un paese democratico, caro Forrest. Per la dittatura ripassa fra qualche annetto.

[maimaria]

In Origine Postato da bianconero
Per cui mi confermi che il federalismo fiscale è perfettamente legittimo: buono a sapersi.

No.
"Inammissibile ingerenza nell'autonomia degli enti quanto alla gestione della spesa"

Una cosa è bloccare le spese di chi non può e una cosa è bloccare le spese di chi può. Questo non c'entra niente con il federalismo fiscale, caso mai assomiglia al blocco dei conti correnti bancari del Governo argentino.

[Barbera]

Ecco un riassunto delle amenità:

FINANZIARIA 2003


1. Blocca la capacità impositiva degli Enti locali vietando di modificare le addizionali IRPEF in essere

2. Introduce un nuovo condono. Prevede infatti che gli enti territoriali istituiscano provvedimenti di sanatoria per i tributi di loro competenza: la decisione finale spetterà dunque ai comuni. Nella realtà quasi tutti i Comuni scelgono di non percorrere questa strada in quanto verrebbero penalizzati tutti quei contribuenti (e sono molti) che in un recente passato hanno sanato la loro posizione contributiva.
3. viene stabilita una nuova disciplina relativa al patto di stabilità. Dovranno, infatti, essere rispettati i seguenti limiti:
• per l'anno 2003, il disavanzo finanziario non potrà superare quello dell'anno 2001.
• per l'anno 2004, il disavanzo finanziario non potrà superare quello dell'anno 2003, incrementato dal tasso di inflazione programmato indicato dal Dpef.
• Il sistema di calcolo del disavanzo finanziario per l'anno 2005 sarà, invece, riferito al disavanzo del penultimo anno fissato in sede di prima applicazione in una percentuale di aumento del 7,8% rispetto al 2003.
Il mancato rispetto degli obiettivi del patto farà scattare tre divieti:
• divieto di assunzione del personale a qualsiasi titolo (comprese dunque le assunzioni a tempo determinato);
• divieto di avvalersi di eventuali deroghe in materia di assunzioni, previste al riguardo per il periodo di riferimento;
• divieto di ricorrere all'indebitamento per investimenti;
• ai divieti succitati si aggiunge l'obbligo di ridurre almeno il 10 % rispetto al 2001 le spese per acquisti di beni e servizi.

4. Inoltre ovviamente vengono diminuiti i trasferimenti dallo Stato - 2% nel 2003 calcolato sul 2001 e viene limitata per gli enti superiori a 5.000 abitanti la possibilità di turn over al 50% dei pensionamenti avvenuti entro l’anno precedente.



FINANZIARIA 2004


a) Mantiene la sospensione degli aumenti delle addizionali Irpef per tutto l'anno 2004
b) Trasferimenti: tagli ordinari pari a - 3% nel 2004 calcolati sui trasferimenti 2001
c) Azzera il Fondo di adeguamento all’inflazione programmata.
d) fissa, per le province e i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti, che abbiano rispettato le regole del patto di stabilità interno per l’anno 2003, criteri e limiti per le assunzioni a tempo indeterminato per l’anno 2004 (max 50% che scende al 20% per gli enti il cui rapporto tra spesa corrente e costo del personale supera una determinata percentuale – è il caso del Comune di Asti!)
e) Gli enti (comuni con più di 5000 ab.) che non hanno rispettato il patto di stabilità nell'anno 2003, non possono procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo tranne che per le assunzioni connesse al passaggio di funzioni e competenze.
f) I costi dei rinnovi contrattuali per il biennio 2004-2005 vengono posti a “totale” carico degli enti locali




FINANZIARIA 2005

Il Governo ha approvato nella scorsa settimana la proposta di legge finanziaria, che è da questa settimana all’esame della Camera.

Le novità di maggiore rilievo sono le seguenti:
o la capacità di spesa viene limitata al 4,8% nel 2005 ed al 2% negli anni successivi comprensive della quota destinata agli investimenti;
o il patto di stabilità viene esteso a tutti gli enti locali, compresi i comuni al di sotto dei 5.000 abitanti;
o i comuni possono assumere deliberazioni sulla addizionale all’Irpef e sui propri tributi;
o il blocco delle assunzioni viene limitato ai soli enti che non hanno rispettato il patto di stabilità
o Le stesse disposizioni previste per le assunzioni a tempo indeterminato si applicano anche per quelle a tempo determinato: gli enti in regola con il patto di stabilità potranno effettuarle senza alcun tipo di limitazioni.
o Gli enti che non lo hanno rispettato non potranno effettuare assunzioni a tempo determinato a qualsiasi titolo; l’unica eccezione è disposta per il direttore generale.
o Gli enti che non hanno rispettato il patto di stabilità non potranno stipulare convenzioni o conferire incarichi di collaborazione coordinata e continuativa.
o Si dispone il blocco della trasformazione in rapporti a tempo indeterminato dei contratti di formazione e lavoro in scadenza nel corso dell’anno, con proroga di questi ultimi fino al 31 dicembre 2005.
o Sono consentite tali trasformazioni entro i tetti previsti per le assunzioni a tempo indeterminato, tetti che ricordiamo non essere previsti per gli enti che hanno rispettato il patto.
o La proposta quantifica gli oneri per la contrattazione collettiva del personale statale e stabilisce che per il personale delle altre PA il limite di tali oneri è fissato nella stessa percentuale.
o Gli oneri per tali rinnovi sono posti a totale carico dei singoli enti.