Una Voce o almeno una lacrima per Katmandu
Sembra che ci sia lo stesso cordone ombelicale fra la vecchia politica dell'India nei confronti dello Sri Lanka e questo in un passato, non troppo lontano, nel quale noi identifichiamo la politica di un presente in cui I'India deve necessariamente affrontare questa crisi del Nepal : Il governo di Delhi come allora, mentre parla e promette sostegno al governo al contempo stesso subisce un intelligence, che interloquisce con i terroristi; ai tempi dello Sri Lanka questa tecnica ,ad un incolpevole Rajiv Gandhi, grazie a cui l'India ha potuto concretizzare una rivoluzione industriale, costò la vita.
Delhi, non si può,-e non deve-assolutamente permettere che Katmandu cada nelle mani dei terroristi nelle mani di un assassino,così come lo è il Leader terrorista di ideologia maoista Prachanda.
Molta gente crede a torto che il Nepal sia uno stato a maggioranza buddista, bisogna correggere questa informazione, poiché il Nepal è a larghissima maggioranza Hindu, quasi il 90 % e comunque sia, sono accettate anche le altre religioni, il Buddismo una di queste, il pensiero del Budda, la bellisima via del Non Odio, trova in Nepal molti aderenti e poi, chi ha esperienza sa benissimo che gli Hindu quando non sono integralisti venerano qualunque forma di Divinità compreso il Cristo. Budda quì a Katmandu è veneratisimo e da tutti, ma ricordiamoci con attenzione, per non cadere in una disinformazione, che le Himalaya, da queste parti sono Hindu.
Poi siano le pallottole, sia una preghiera di chi non vuole vedere più alcuna atrocità, sia un sussurro,un gemitodi una donna appena maritatasi, oppure sia un grido, un vagito di bimbo spaventato dai rumori delle guerra, sia che ci pensino gli uomini, o che invece ci si dedichino 5 minuti questi Dèi,comunque sia è, e rimane importante che Katmandu non cada assolutissimamente nelle mani dei macellai di Prachanda. Lo so, lo so che Re Gyanendra, l'usurpatore, sta antipatico a Gran ragion veduta, a tutti ma non è mica immortale. Se ne andrà anche Lui prima o poi, mentre un ideologia basata sullo sterminio come quella dei People's War and Maoist Comunist Centre, lascerebbe un segno ben più doloroso di tutte le nefandezze, specie nei confronti degli esponenti dell'informazione, fino ad adesso commesse dal Regnante Re Gyanendra.I Nepalesi specialmente i Gurkas hanno tutta la mia solidarietà, ma servirebbe anche una presa di posizione internazionale, da cui mi auguro si esentino le solite ragazzine e nonnine europeee, infervorate di filoislamismo-terroristico, poiché sinceramente ormai siamo ampiamente annoiati di essere costantemente, informati sui loro pruriti, espressi ,attraverso la loro politica, che è un politicare, ormai chiaramente, basata solo sulla di loro, afflizione di natura patologica, denominata dalla scienza medica come «Furor Uterinus»; mascherato da pacifismo,come al solito naturalmente.
Asia 15th/Nov/2005
Francesco G. Mangascià francesco.g.m.gmail.com