Roma, 15 novembre 2005

Gli Stati Uniti hanno usato armi chimiche in Iraq e hanno mentito a riguardo. L'utilizzo di questo genere di armi è confermato da diverse fonti americane e lo stesso Dipartimento di Stato Usa ha dovuto rettificare le prime dichiarazioni rilasciate nelle scorse settimane sull'utilizzo di armi al fosforo bianco, così come già accaduto negli scorsi anni per l'uso di armi al napalm, scrive oggi lo scrittore e giornalista britannico, George Monbiot, sulle colonne del Guardian. Fino alla scorsa settimana il dipartimento di stato americano sosteneva che il fosforo era stato usato "molto raramente a Fallujah e con lo scopo di illuminare". Veniva usato per "illuminare le posizioni del nemico di notte, non contro i nemici che combattevano". Davanti all'evidenza, continua il quotidiano britannico, giovedì hanno cambiato la loro posizione. "Abbiamo saputo che alcune delle nostre informazioni erano scorrette...Proiettili al fosforo bianco, che produce fumo, sono stati usati a Fallujah non per illuminare, ma per oscurare i movimenti delle truppe e, secondo la rivista degli artiglieri americani Field Artillery 'come una potente arma pricologica contro gli insorti nelle trincee e nelle buche'. L'articolo delle forze armate americane stabilisce che il fosforo bianco è stato usato per snidare i nemici in modo da poterli poi uccidere con l'esplosivo". Il governo americano, continua Monbiot, in altre parole sembra ammettere che il fosforo bianco è stato usato a Fallujah come arma chimica.

Ora che sappiamo che bombe al fosforo e al napalm sono state sganciate contro gli iracheni, perché - si chiede Monbiot- gli stessi falchi che hanno sostenuto la guerra in Iraq per il bene del popolo iracheno "non hanno alzato la loro voce contro l'uso di armi non convenzionali da parte delle forze della coalizione?".

"Ci hanno detto che la guerra in Iraq era necessaria per due ragioni - scrive Monbiot - Saddam Hussein era in possesso di armi chimichi e batteriologiche che avrebbe potuto usare un giorno contro un altro paese. E gli iracheni dovevano essere liberati dal suo regime di oppressione che, tra gli altri crimini, aveva usato armi chimiche per ucciderli. Tony Blair, Colin Powell,
William Shawcross (scrittore e giornalista televisivo, ndr), David Aaronovitch (regista e presentatore tv, ndr), Nick Cohen (giornalista, ndr) Ann Cwwyd (parlamentare laburista, ndr) e molti altri portavano ad esempio l'uso dei gas da parte di Saddam contro i curdi ad Halabja nel 1988. E accusavano quanti si opponevano alla guerra di non avere a cuore il benessere degli iracheni".

"Saddam rischia la pena di morte nel processo che lo vede accusato di omicidio, tortura, ingiusta incarcerazione e uso di armi chimiche - conclude lo scrittore - Saddam è certamente colpevole di tutti questi capi di imputazione. Come, a quanto pare, sembrano quelli che lo hanno rovesciato".