Da Liberazione di ieri:
Bologna, quartiere S.Donato:
per i bimbi poveri niente pasto a scuola
Privatizzata la mensa, e chi non può pagare pranza sul marciapiede
Franco Berardi (Bifo)
Ma che razza di gente è mai questa? può chieder l'ignaro viandante passando sulla via Emilia, all'altezza della città che un tempo si considerava vetrina del socialismo dal volto umano. Bologna. Voi già sapete degli anatemi contro i lavavetri e delle ruspe contro i poveracci che dormivano nelle baracche lungo il fiume. Le ultime notizie sono anche più commoventi, se siete in cerca di esperienze forti. State a sentire: il Comune ha privatizzato le mense delle scuole, e adesso, per mangiare, i bambini debbono pagare. Alcuni bambini però non hanno i soldi per pagare il pasto, di conseguenza, come prevede il regolamento, all'ora di pranzo i bambini poveri vengono allontanati dalla scuola, e nella nebbia autunnale, si siedono sul marciapiede lì davanti per consumare un frugale panino.
Lo so che non ci credete. Ma è vero. Succede alla scuola elementare del quartiere San Donato, nella città di Bologna. Bologna? Io la chiamo Dog City...
Tutto qui? No, state a sentire il resto. Un tempo in Comune il lavoro di battitura dei testi lo svolgevano dipendenti comunali, con regolare contratto e tutto il resto. Ora quel lavoro è affidato a una ditta privata. Ieri, martedì 15 novembre, è stato stilato il documento che indice la nuova gara d'appalto per l'azienda che dovrà fare questo lavoro. Nella nuova gara d'appalto è scritto che la ditta che vuole concorrere deve garantire lo svolgimento del lavoro anche in caso di sciopero. C'è scritto proprio così.
L'ordine regna sovrano, in città. Anche se le vie sono strette, i portici bassi, le automobili intasano ogni spazio. Ma come?, direte voi, non avevano acceso Sirio, la macchinetta che impedisce di entrare in centro alle automobili non autorizzate? Sì, è vero. Avevano anche fatto dei manifesti con su scritto: "Sirio si accende la città si distende". Poi ci hanno ripensato e hanno spento la macchinetta, e così le automobili possono entrare. Perché questa marcia indietro? Perché l'ha chiesto l'Ascom, la potente associazione dei commercianti. E il sindaco è uomo di polso quando si tratta di sbattere fuori dalla scuola i bambini che non pagano il pasto, o i rumeni che dormono illegalmente: ma quando i commercianti di Dog city chiedono, è meglio non farli aspettare...